ALIVE IN THE NIGHT

La libertà è una forma di disciplina ....


... mai come ora rimbomba nella mente questa canzone  ascoltata in giovane età ...diciamo pure che nel tempo della deliranza tutto andrà come deve andare ... ma sicuramente non saremo (chi? ) tutti migliori ... saremo quel che saremo ... a prescindere dal fatto che io in questo social contesto,  tanto bene non ci sono mai stata ... forse per scelta, talvolta per casuale e causale inerzia qui sono arrivata ... Diceva sempre Lindo che si valeva piu' di un posto fisso o di un aumento che non avrai ... forse mai ... mio dio cosa siamo ...sono diventata un soprammobile social... da generazione povera contadina e guerrigliera ... a appariscente  asburgica schiava salariata ... in stasi impiegata ed impiagata ...Diciamo poi che ho sempre affermato che sono tutta la mia solitudine e questo non è poi cosi malaccio ...anzi piu' mi tendo verso di essa e meglio sto ... l'ho capito bene quest'estate nelle lunghe camminate sopra i colli della mia adorata valle... colli che toccano  i 3000 metri quando in appenino a quota 700 mt si è gia su un monte ... da qui la relatività --- dicevamo l'ho capito soprattutto quella volta che dopo tre ore di salita pensavo di essere arrivata allo "svalico" del mount Fourten ed invece no! C'era un passo più insidioso e franoso esposto sul precipizio...ora, vuoi le vertigini vuoi la stanchezza le mie gambe così forti in salita hanno cominciato a tremare forte e non tenermi piu' su ... avevo paura di non farcela ...di scivolare giu' ... ma non emotivamente come prima di partire ...era una cosa fisica la consapevolezza che con uno solo passo falso sarei finita nel vuoto e poi sfracassata sulle rocce ... ora non voglio certo drammatizzare, erano in fondo solo 50 metri che ho fatto strisciando e ripentendomi : " non guardare giu' ...ok dai ce la fai " ... era una paura viva e vitale ... non come le paranoie che si insidiano nella testa nel fantozziano ripertersi quotidiano... era paura di sentire male prima di morire sfracassata sulle pietre ... un po' come quando nuoto nel mio "lago" e penso che potrei sprofondarvi ... per sempre ... non sarebbe poi un brutto posto dove morire ... questo l'ho pensato ... mi spiacerebbe solo lasciare i miei figli che non sono ancora molto grandi ...ecco questo si ...Ho avuto un nonno che ha combattutto negli arditi ed è sopravvissuto e NON POSSO E NON VOGLIO AVERE PAURA ... come si dice male non fare paura non avere ... dalla dificoltà puo' nascere l'opportunità ...la civiltà MI ALLERGICA come dice sempre il "mio" Lindo ,  Comunque ...alla fine non sono caduta nel precipizio come dedurrete e lo spettacolo che ho avuto di fronte agli occhi mi ha riempito il cuore .., penso fosse l'immagine di un paradiso, uno dei tanti dove tutto era immobile eppure in movimento ... il silezio rotto dall'urlo dell'aquila o da un volo improvviso di piccoli uccellini... ho pensato perchè non potessi rimanere li per sempre nel decorrere delle stagioni .... era reale ...così come è reale quanto io ora mi rompa i miei CIGLIONI ...è tutta transizione in transumanza ma di questo parleremo poi ,,,,