Creato da Vasilissaskunk il 16/06/2008

ALIVE IN THE NIGHT

(foto di viaggioMIE)

 

 

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Der Katzenhai und die ANGST und der gestrandet Wal _ UNDER_open_WATER racconti

Post n°324 pubblicato il 29 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk

( trad titolo il gattuccio la paura e la balena spiaggiata) 


E‘ un momento storico dove è facile rimanere invischiati nell'ambrosia dei ricordi ... forse uno tra i desideri più preponderanti sebben nemmeno l'unico di fare nuovamente un'immersione in mare ... nel mare Ligure così profondo e così blu come direbbe Nemo ...

Tre flashback ...il primo è l'incontro o meglio lo scambio di sguardi con un gattuccio un piccolo squaletto ...questa era una mamma che stava in una piccola grotta e il mio istruttore mi fece cenno di affacciarmi a questo piccolo rifugio e al contempo fece il cenno di silenzio per dirmi di non disturbarla lei era li' e ci guardo' e pensai che non fosse proprio vero che lo sguardo dei pesci fosse inespressivo ... era vicina alle suo ova che pendevano come piccole torrette dal soffitto ..sembravano candele ma piu' gelatinose e trasparenti ... la sua tana si trovava nella parete che dalla superfice di Punta Chiappa digradava a sprofondare nel nulla o così mi parve considerando che pur essendo a 25 metri di profondità ne percepii almeno almeno altri 25 o forse piu' per arrivare al fondale .... Ed è li che le recondite paure insorsero ...e se dal quel blu fosse spuntato un mostro marino e a trascinarmi negli abissi ? Oppure le fauci di un'enorme squalo bianco ? ...
Flashback due ... erano le prime immersioni, il peso della bombola 18 kg , io ero anche l'unica donzella in una comitiva di maschi i quali dal diving al gommone del porticciolo di Camogli portavan la stessa sulla spalla io invece indossavo il gav con la bombola a modi zainetto e curva traversavo quel piccolo tratto sotto gli occhi sarcastici e sarcazzici dei mie compagni ...il gav è il giubbotto che indossi sopra la muta che si gonfia e sgonfia all'occorrenza per andare su e giù e a cui devi fermare e collegare la bombola .... Bene tutto questo preambolo per arrivare al dunque anche quella volta l'immersione era lungo la parete ... io ad un certo punto cominciai a sentire che invece di stare in assetto nonostante le pinnate venivo come dire , tirata giu' verso l'abisso allora feci esattamente quello che al corso ti dicono di non fare ... cominciai ad agitarmi e urlare solo che non mi sentiva nessuno .... Allora scendendo sempre più afferrai la mano di uno che era piu' sotto e lui capi al volo ...mi prese sbattendomi su un ripiano di parete e sussurrandomi stai ferma ed insieme al suo compagno mi riallacciarono per bene la bombola la gav .... Perché quest'ultima mi si stava sfilando ed il suo peso, mannaggia a lei mi stava tarscinando giu....

Flashback tre sempre la mia amica bombola ... immersione con ingresso da riva ...sempre mar Ligure ma non ricordo bene da che spiaggia ma il mare era bello incazzereccio ... mi dissero " Cogli la risacca ! Cogli la risacca quando entri " e io "OK !" ...bene la risacca colse me e io rantolai a terra, non è che mi feci male ... è che le pinne mi si accartocciarono sotto i piedi ed io non riuscivo piu ad alzarmi ....allora non ricordi chi dell'allegra combriccola testosteronica mi disse " Forza alzati !" e poi rivolto gli altri " Non aiutatela ! ma per quanto mi sforzassi beh non riuscivo proprio a liberarmi dalla morsa su cui mi ero accartocciata dissi allora " Ue' raga andate pure che io via spetto qui " e pensai " deve sentirsi così una balena spiaggiata o un otaria fuori dall'acqua "... fu allora che il mio allora fidanzato venne compassionevole a raccattarmi .... Ma non finì certo la mia disavventura ... perché quando tentai di scendere sgonfiando il gav la valvola impazzì, e invece di buttare fuori, aria gonfiava il giubbotto furentemente a stritolandomi .... io non riuscivo a raggiungere la cordicella della valvola di scarico ...e vagando fantonzzianamente per le onde sentivo ormai il respiro mancarmi ... fu sempre il mio istruttore che mi salvò facendo scaricare l'aria ...

Ovviamente non vi furono solo disavventure ma anche tanti tantissimi bei ricordi che mi compaiono come visioni in un lampo ma così nitidi da farmi tremare ancora di emozione per l'incanto del mondo sommerso ....dove l'umano solo fino ad un certo punto puo' arrivare ....

 

 

Commenti al Post:
martin.tales
martin.tales il 31/01/21 alle 22:50 via WEB
..flashback 3... troppo divertente! Avrai imparato un sacco di cose.. io la mia prima immersione nel mio mare, dalla riva, un 18 dicembre di un po di anni fa, incazzereccio pure quello ..scrivi bene Vasiliska ;-)
 
 
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 01/02/21 alle 09:35 via WEB
Grazie mille... penso che è un emozione che vorrei ripetere in futura quella di tornare giu' nel mar buona giornata
 
cassetta2
cassetta2 il 01/02/21 alle 14:43 via WEB
Mi piacciono le persone che hanno sempre una scusa per sorridere.
 
 
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 01/02/21 alle 15:56 via WEB
esiste un buon motivo oppure lo si trova ....
 
saturno.leo
saturno.leo il 01/02/21 alle 15:14 via WEB
Ho letto solo un quarto del post.:) Ma auguro un buon febbraio.
 
Bouvard
Bouvard il 05/02/21 alle 01:43 via WEB
Rose è un fanatico di Punta Chiappa. La lunga stradina attorcigliata e ripida come un dispetto per san Nicolò, la chiesetta tozza del quarto secolo come una fresca meditazione coronata di verde cupo e posata sul mantello azzurro che circonda il promontorio... seminando briciole di focaccia come Hansel sorpassa con mistico slancio porto Pidocchio per spingersi incespicando sulla punta di quella lingua aguzza e nera da cui osserva la scogliera o l'orizzonte sconfinato come un Moitessier da poltrona... souvenirs,souvenirs...
 
 
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 05/02/21 alle 14:51 via WEB
Questione di prospettive....io percorsa sotto il mare o in superficie dello stesso...dopo Punta Chiappa porto pidocchio ci sono le Tonnarelle,..io le ho scavalcare e ho incontrato un branco di baby calamari.. ..
 
   
Bouvard
Bouvard il 08/02/21 alle 01:20 via WEB
La densità infinita del Reale...
 
     
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 08/02/21 alle 11:06 via WEB
che a volte appare ... e poi scompare ....
 
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Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare  ...

 

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(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)

Signor, e’ non passò mai peregrino,
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.

 

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CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA

(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.

 

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