Creato da Vasilissaskunk il 16/06/2008

ALIVE IN THE NIGHT

(foto di viaggioMIE)

 

 

« Bilancino MONamourSchrulle in dem Kopf »

NOCE GHERIGLIA

Post n°330 pubblicato il 11 Febbraio 2021 da Vasilissaskunk

 

In noce gheriglia mi suono' stamane la sveglia e tutta attorciglia in gheriglio accartocciata ...mi svegliai. Come se per tutta notte avessi lottato tutta notte con le mani in avanti a spingere per tener fermo il muro dell'inconscio violento che spingeva avanti le sue delirante ragioni ... ed i suoi tentacoli sinuosi nonostante la mia gheriglia resistente  riuscivano ad entrare penetranti nel mio ipotalamo e con scosse elettriche frementi delineava allucinogeni e grotetschiscenari .... Corridoi lunghi dai contorni ovali in cui incontrare recondite paure od esseri inenarrabili ...immumerevoli innominabili ...  suono' la sveglia e noce gheriglia si scartoccio' dolente e pensante torno' ... finche il corpo infine da quel motifero torpor si risvegliò ...

ORA NON è sempre

Giovanni Lindo Ferretti - Ora - YouTube

 

 

Commenti al Post:
daunfiore
daunfiore il 13/02/21 alle 13:36 via WEB
Prima o poi picchio la sveglia....
 
 
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 16/02/21 alle 14:49 via WEB
ma no povera ;-)
 
amistad.siempre
amistad.siempre il 13/02/21 alle 19:39 via WEB
Sì, a volte il suono della sveglia ci salva da brutti incubi. :-)
 
 
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 16/02/21 alle 14:49 via WEB
E' la sveglia l'incubo
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 15/02/21 alle 08:09 via WEB
"Potrei vivere rinchiuso in un guscio di noce, e tuttavia sentirmi signore di uno spazio sconfinato".
 
 
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 16/02/21 alle 14:50 via WEB
esatto hai colto nel segno ! disse una lepre vegetariana ;-)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

ICH BIN EIN GOTTESANBETERIN

Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare  ...

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 24
 

ULTIME VISITE AL BLOG

alf.cosmosacer.250je_est_un_autrecassetta2giovanni80_7manu_el1970m12ps12thejumpingsolitudinesparsaMarion20ottobre5VasilissaskunkMiele.Speziato0surfinia60zapata71
 

(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)

Signor, e’ non passò mai peregrino,
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.

 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto dal 2024
Inviato da: cassetta2
il 26/03/2024 alle 20:29
 
Siamo tutti granelli di polvere che si posano sulle cose;...
Inviato da: Marion20
il 08/09/2023 alle 01:13
 
non è tanto l'evento quanto le circostanza , la morte...
Inviato da: Vasilissaskunk
il 10/03/2023 alle 12:51
 
Mi dispiace per la perdita del tuo papà. E' un...
Inviato da: zapata71
il 02/03/2023 alle 16:13
 
Ciao cara Vasilissa. Ti leggo.
Inviato da: je_est_un_autre
il 01/03/2023 alle 18:18
 
 

CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA

(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963