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ALIVE IN THE NIGHT

(foto di viaggioMIE)

 

Messaggi di Gennaio 2021

Der Katzenhai und die ANGST und der gestrandet Wal _ UNDER_open_WATER racconti

Post n°324 pubblicato il 29 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk
Foto di Vasilissaskunk

( trad titolo il gattuccio la paura e la balena spiaggiata) 


E‘ un momento storico dove è facile rimanere invischiati nell'ambrosia dei ricordi ... forse uno tra i desideri più preponderanti sebben nemmeno l'unico di fare nuovamente un'immersione in mare ... nel mare Ligure così profondo e così blu come direbbe Nemo ...

Tre flashback ...il primo è l'incontro o meglio lo scambio di sguardi con un gattuccio un piccolo squaletto ...questa era una mamma che stava in una piccola grotta e il mio istruttore mi fece cenno di affacciarmi a questo piccolo rifugio e al contempo fece il cenno di silenzio per dirmi di non disturbarla lei era li' e ci guardo' e pensai che non fosse proprio vero che lo sguardo dei pesci fosse inespressivo ... era vicina alle suo ova che pendevano come piccole torrette dal soffitto ..sembravano candele ma piu' gelatinose e trasparenti ... la sua tana si trovava nella parete che dalla superfice di Punta Chiappa digradava a sprofondare nel nulla o così mi parve considerando che pur essendo a 25 metri di profondità ne percepii almeno almeno altri 25 o forse piu' per arrivare al fondale .... Ed è li che le recondite paure insorsero ...e se dal quel blu fosse spuntato un mostro marino e a trascinarmi negli abissi ? Oppure le fauci di un'enorme squalo bianco ? ...
Flashback due ... erano le prime immersioni, il peso della bombola 18 kg , io ero anche l'unica donzella in una comitiva di maschi i quali dal diving al gommone del porticciolo di Camogli portavan la stessa sulla spalla io invece indossavo il gav con la bombola a modi zainetto e curva traversavo quel piccolo tratto sotto gli occhi sarcastici e sarcazzici dei mie compagni ...il gav è il giubbotto che indossi sopra la muta che si gonfia e sgonfia all'occorrenza per andare su e giù e a cui devi fermare e collegare la bombola .... Bene tutto questo preambolo per arrivare al dunque anche quella volta l'immersione era lungo la parete ... io ad un certo punto cominciai a sentire che invece di stare in assetto nonostante le pinnate venivo come dire , tirata giu' verso l'abisso allora feci esattamente quello che al corso ti dicono di non fare ... cominciai ad agitarmi e urlare solo che non mi sentiva nessuno .... Allora scendendo sempre più afferrai la mano di uno che era piu' sotto e lui capi al volo ...mi prese sbattendomi su un ripiano di parete e sussurrandomi stai ferma ed insieme al suo compagno mi riallacciarono per bene la bombola la gav .... Perché quest'ultima mi si stava sfilando ed il suo peso, mannaggia a lei mi stava tarscinando giu....

Flashback tre sempre la mia amica bombola ... immersione con ingresso da riva ...sempre mar Ligure ma non ricordo bene da che spiaggia ma il mare era bello incazzereccio ... mi dissero " Cogli la risacca ! Cogli la risacca quando entri " e io "OK !" ...bene la risacca colse me e io rantolai a terra, non è che mi feci male ... è che le pinne mi si accartocciarono sotto i piedi ed io non riuscivo piu ad alzarmi ....allora non ricordi chi dell'allegra combriccola testosteronica mi disse " Forza alzati !" e poi rivolto gli altri " Non aiutatela ! ma per quanto mi sforzassi beh non riuscivo proprio a liberarmi dalla morsa su cui mi ero accartocciata dissi allora " Ue' raga andate pure che io via spetto qui " e pensai " deve sentirsi così una balena spiaggiata o un otaria fuori dall'acqua "... fu allora che il mio allora fidanzato venne compassionevole a raccattarmi .... Ma non finì certo la mia disavventura ... perché quando tentai di scendere sgonfiando il gav la valvola impazzì, e invece di buttare fuori, aria gonfiava il giubbotto furentemente a stritolandomi .... io non riuscivo a raggiungere la cordicella della valvola di scarico ...e vagando fantonzzianamente per le onde sentivo ormai il respiro mancarmi ... fu sempre il mio istruttore che mi salvò facendo scaricare l'aria ...

Ovviamente non vi furono solo disavventure ma anche tanti tantissimi bei ricordi che mi compaiono come visioni in un lampo ma così nitidi da farmi tremare ancora di emozione per l'incanto del mondo sommerso ....dove l'umano solo fino ad un certo punto puo' arrivare ....

 

 

 
 
 

La lepre la luna e la cernia _open_UNDER_water_UP-ground

Post n°323 pubblicato il 27 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk
Foto di Vasilissaskunk

 

Scriverò di due cose che apparentemente non centrano molto una con l'altra ...ma entrambe colgono l'essenza dell' importanza di cogliere i dettagli minimali in primo piano ... cogliere la meraviglia di un dettaglio ... sono i dettagli quelli che contano ... sono i dettagli a riempire i vuoti e a delineare visioni ...

Il primo terrestre è che già due sere  grazie a Google maps passo per una via di campagna della bassa padana... asfaltata certo ma strettissima, dove qualora incontrassi un'altra macchina,  mi metterei a piangere in quanto facendo la retro sicuramente potrei cadere negli alti fossi che la circondano sia da un lato che dall'altro .... Non a caso si chiama via degli argini... battuta pero' questa paura e con occhio sempre attento alla strada ... beh è gia due volte che in gran campo arato nell'oscurità vedo una lepre ... non so dirvi se sia la stessa o meno ma è come se il mio sguardo ( e questo l'ho gia detto in un precedente post, mi richiami a voltarmi )   sopra di lei la luna e il buio ( avete mai guidato fuori dalla città dove non c'è inquinamento di luce?  ) ... è un attimo soltanto perché poi lei scappa e io devo proseguire nel percorso ...ma i miei occhi grandi grandi si illuminano di incanto ed è un dettaglio ...un attimo e si è oltre .... La lepre e la luna ...

 

Altro ambiente quello marino, in gioventù circa metà degli anni che fui,  sperimentai l'esperienza di essere sub e fare immersioni ... io non so se avete mai provato ma anche qui un emozione grandiosa scendere nel mare che badaben badaben è diverso dal nuotarci in galleggiamento ... li ti rendi conto che sei ospite di un latro mondo  ...si respira con un qualcosa che non è del tuo corpo e quest'ultimo subisce delle trasformazioni di cui devi  tenere ben considerazione se vuoi sopravvivere ... un esempio ? quando risali mai fare apnea ma respirare costantemente,  perché i polmoni si rimpiccioliscono in profondità e se ci lasci dentro l'aria che hai respirato  a trenta metri quando arrivi a 10  questa si dilata e ti fora il polmone ... alla toscana : così fo' pe' dire ... dunque pero' sono un po' naufragata nel discorrere ... volevo invece raccontare di quando feci l'immersione vicino alle Bocche di Bonifacio a Lavezzi ... due particolari ...a parte lo scenario da favola: le stesse rocce lisce che caratterizzano la Sardegna fuori le ritrovi sotto in balzi di balconate che si affacciano su acqua che tende dallo smeraldo al profondo blu ... corrente pesissima tant'è che per scendere bisognava tenersi ad una corda ... giunsi con il gruppo sul fondo e li arrivarono le cernie giganti  (  dire il vero vi erano piu' sub che cernie ) ...una in particolare si mise in mezzo al cerchio degli umani bolleggianti e si girò proprio verso di me ... il nostro sguardo si incrocio' e in lei colsi l'espressione della faccia di Aldo Fabrizzi ...  sai quando bofonchiava "AH Commissa'" ... poi di scatto svolto' via avendo perso in me l'interesse ...e andò altrove ...ed io mi ripromisi di non mangiare più pesce ... fu  solo pero'  qualche decennio  fa che decisi che io gli animali non li avrei mai piu' mangiati ...

 

 

 
 
 

OPENwater _battaglie lacustri ..

Post n°322 pubblicato il 25 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk

 

I movimenti profondi dell'anima disarmano la psicologia ( Soren Kierkengaard )  .... I movimenti profondi .... I movimenti .....

 

I movimenti dell'anima sono nell'estasi natatoria delle mie  bracciate ... Diciamo che io mi sento piu' lacustre che marina ... per l'esattezza una tinca di lago .... Una delle piu' belle nuotate in lago che feci fu  la traversata per il lungo del lago d'Orta 14 km 6 ore di nuotata... un'esperienza sciamanica di una sciammannata quale sono ... la partenza fu travagliata ...spostata di un ora a causa di un nubifragio violento e fu un lungo viaggio con il mio se  ... la cosa che piu' adoro di queste lunghe nuotate, essendo il mio spirito agonistico zero, è il tempo circoscritto all'esperienza stessa  ...un tempo che è solo per me ...un tempo di sofferenza fisica ...di appello alle proprie forze mentali  ..un tempo dove si alternano compilation di canzoni cantate tra le bolle ....a pensieri di ogni genere e matrice di un improbabile filosofia ardente ....

Ricordo che gli ultimi 5 km sbagliai clamorosamente rotta aggiungendo quindi ulteriori 2 km all'arrivo e ai 9 già fatti ...non so se fu la delusione per il fatto che al ristoro mi ero preparata un panino alla nutella...cosa che normalmente non mi concedo ...e che il personale invece di aspettare il mio avvicinamento a riva lancio'  il sacco rifornimento in lago... rompendo la lattina di bevanda energetica su cui la mia mente faceva affidamento per terminare e inzuppando irrimediabilmente il mio panino ... stoica strizzai quest'ultimo  mi forzai di mangiarlo .... Ma da li all'arrivo fu una gran lotta mistica con quella parte di me votata alla resa ... che  ogni bracciata mi ripeteva  .." Ritirati non vedi che non ce la fai piu'" ... ma in quel mentre la  parte pertinace  alzava su la testa nonostante questo implicasse un ulteriore sforzo a ricacciare giu' il rigurgito di vomito che assaliva ... guardavo quindi dove fosse la boa piu' vicina e partepertinace sussurrava  ..."ok dai fino lai e poi ti ritiri" .... E via di bracciate ...alzate di testa ripetute  e combattimento  conati ... essendo poi nelle retrovie patii anche una gran solitudine e abbandono ... tra le scure acque di quel meraviglioso e ripulito lago ... fintanto che non mi accorsi che dietro di me un signore mi seguiva e io era la sua guida allora fiera ricacciai giù sempre più tenace i conati e raccolsi dal punto piu' profondo e viscerale della mi volontà le forze per le ultime bracciate sino all'arrivo...  ricordo che le ultime le feci piangendo di gioia e pensando alla canzone dei Rammstein che dice: "  Anche il pescane nel profondo del mare piange e le sue lacrime scorrono sulla faccia ma siccome il pescecane vive nell'acqua nessuno vede le sue lacrime"  ... e poi niente fu finita anche quell'avventura, mi riportai  in posizione eretta, uscii dall'acqua sorrisi e alzai le braccia vittoriosa (di aver vinto contro  me stessa ) e percepii nuovamente il peso terreno della mia esistenza ...

 

I movimenti profondi dell'anima disarmano la psicologia ( Soren Kierkengaard )  .... I movimenti profondi .... I movimenti .....

Rammstein - Haifisch (Official Video) - YouTube

 

 

 
 
 

OpenWATER _incontri

Post n°321 pubblicato il 22 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk

 

Io sono appartenuta all'acqua ne sono certa ...amniotica mi avvolge e mi ci trovo davvero a mio agio... è stato l'ottobre scorso  nuotando per nove chilometri nel meraviglioso mare dell'Isola d'Elba che mi sono trovata in mezzo ad una tempesta ... tuoni fulmini, saette e grandine... per fortuna Poseidon ha deciso di non far alzare le onde ... ma la visibilità per la rotta era davvero ridotta ... e li mi sono sentita davvero naufragare in un mare grigio metallo ... mi sono fatta coraggio e ho deciso di puntare un ipotetico promontorio che averebbe dovuto trovarsi proprio li, dinanzi a me ...vedevo la luce dei tuoni in riflesso sott'acqua ... e poi di colpo un polipo,  che però nel suo penzolar sospeso aveva un che di sinistro ...infatti più avanti c'era un gruppo di pescatori subacquei con tanto di fiocine ... era una preda morta .... Li sorpassai e il fondale non si vedeva piu'... palle di grandine a picchiarmi ancora  sulla schiena ... forza e coraggio ... mi appellavo alla mia mamma in cielo  " Mammina so che pensi che sono fatta strana e che alla mia età non dovrei fare queste cose che tu ritenevi estreme ..ma te ne prego proteggimi " ....intorno nessuno, specifico che era una gara di open water fatta per beneficenza , e di solito i nuotatori hanno delle barche d'appoggio ... ma qui potevo solo appoggiarmi all'animadeli'.....:-)... sbraccia che ti sbraccia,  non so nemmeno dove la pioggia  infine cesso' e  fu allora che sotto di me in mare aperto vidi ad un livello sottostante al mio, un'ombra grande. In un primo momento pensai  fosse il fondo .. ma se giravo la testa dalla parte opposta l'ombra non c'era .... Venni poi a sapere che il giorno prima a Porto Ferraio erano state avvistate due balene ....

Succedono cose molto belle in mare ... come l'incontro con un banco di calamaretti appena nati... proprio dopo aver scavalcato al rete di una piccola Tonnara vicino a Camogli ...certo poi pensi a mamma Kraken che dal fondo tende un suo tentacolo per cingerti .... Ma poi riporti la mente in comunione con il piacere di nuotare sospesa su quel mondo a parte e in parte sconosciuto... è un po' come volare al contrario ...

SUCCEDE POI  che mentre stai nuotando intorno alla stupenda Isola Di Gallinara  e per giunta con la muta, essendo maggio,  che nel punto scoperto tra caviglia e collo del piede tu senta un dolore lancinante ...un misto tra una bruciatura come se ti ponessero un ferro da stiro sula parte e al contempo scartavetrassero con del filo spinato attorcigliato su una corda.. una scossa pesssissima ... allora ti fermi guardi sotto e vedi di essere in mezzo ad una enorme bollata di meduse ... qualcuna enorme,  che cortesemente sposti con le mani e altre piccoline e di un colore rosa violetto , e qui il panico facilmente sale ...se metti la testa sotto ti possono tatuare al faccia ma se nuoti a cagnolino e faccia i su non vedi poi se gli vai incontro ....imparai poi al pronto soccorso con la  gamba a zampogna,  tutto di questi esseri  meravigliosamente semplici e tremendamente efficaci .... Avevo incontrato la Pelagia Nocticula: una medusa fantastica che sprigiona veleno dalle nematoscisti in tutto il corpo e non solo dai tentacoli!  A  differenza di altre meduse che nascono polpi e poi salgon dal fondo a trasformarsi in meduse ...lei  no,  nasce già piccola e dolorosamente fetente medusina .....se la stuzzichi di notte si illumina  come una  piccole  abatjour marina... e se ti tocca non te lo scorderai mai e poi mai ... così ho imparato a riconoscere quali meduse  fanno male e quali un po' meno ...ed i nostri mari pullulano di questi esseri in qualsiasi periodo dell'anno ... ne ho rincontrate pensate,  anche in febbraio .... Le meduse pero' non hanno cattive intenzioni... non hanno cervello ...e quindi forse nemmeno coscienza come la intendiamo noi ... agiscono  per impulsi nervosi e per nutrirsi ... non sono ad attaccarti sei tu che gli vai contro ... il futuro dei mari è delle meduse ....

E così decisi,  in onor del suo bacio,  di tatuarmene una sul fianco a ricordarne il dolore...

 

 

 
 
 

Ungulati in unguento

Post n°320 pubblicato il 15 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk

 

Guardo orme faccio cose ... pavimento terrestre gelato e sulla pelle la cartavetrata delle emozioni .. e sghrrggg sgrzzzs e gratta e  grattugia giu'...giu' a acercar l'essenza ...

 

Ma giu' ... nel profondo  c'è assenza .... La morte è insopportabile per chi non riesce a vivere ( CCCP docet )

E forse anche per questo, che in questo tempo siamo a definire virus un nemico ...nemmeno  ci avesse dichiarato guerra a strega comanda color ... ci è sembrato forse  ad oggi di aver fatto molte cose, di avere avuto opportunità di progettarne altre ... ma la questione cruciale,  sempre a mio umile parere di nulla respirante, è che la maggior parte di noi  non ha un bel niente... o meglio non ha la qualità del tempo che vive ...

Da cosa lo si evince? Esempio, tanto per citarne uno: 7 giorni (numero che S'Agostino diceva si sarebbe ripetuto nell'Apocalisse, che è quello che c'è già) 5 giorni rubati dal lavoro ( se va bene) alla fine arriva il fine settimana e piove o nevica e tu sei triste li coi tuoi programmi in grembo ...lezione sarebbe da vivere sempre ogni momento con coscienza della qualità del qui e ora .... eh ma se non lavori mica mangi eh ... eccerto in secula seculorom ci siamo, senza dare colpe agli altri, ridotti a dover aver per forza denaro per mangiare ...andare al supermercato ...noi, del mondo civilizzato siamo disabituati a sopravvivere come animali quali siamo ...ed ecco che allora si un virus, che mina le nostre false sicurezze,   ci fa assai paura ...

 

Bon e non ton ...din don ... ora rientro nel mio carapace .. opinione espressa...  guardate pure fuori dalla finestra e non troverete alcuna differenza rispetto a prima di averla letta ...

 

Infine ... la scoperta della pila frontale, ma una di quelle serie eh... ha fatto si che io trovassi la forza e il coraggio di inoltrami da sola nel bosco al buio ... ora il bosco di notte appena ci entri ti toglie un po' il fiato ...cerchi di ascoltarne l'essenza ma non senti nulla fino a quando un rumore piu' vicino si amplifica nel tuo cervello ad identificare chissà quale assalto di mostro  ... e invece sono poi gli animali a scappare  ... e certo di fornte c'è la luce ma alle spalle o di lato non sai cosa succede ... se pero' poi ci si riesce a calmare,  allora piano piano cresce la convinzione che anche questo posto è poi nostro ! Che anche io sono una bestiolina ansimante ... e la cosa  che sempre piu' mi sorprende è che a volte giro la testa di scatto e in una direzione che mi sembra casuale e invece incrocio lo sguardo o il passo di un altro essere vivente ... certo allo sbuffare di un cinghialotto il passo prende  assai velocità ... ma con il rospo invece è stato amore a prima vista ... era vicino al macero, ma sul sentiero,  mi ha guardata  ed io ne ero lusingata ...

poi mentre mi cedeva il passo o gli ho detto che baciar non lo potevo in quanto già occupata...

 

 

 
 
 

ANTROpolo(LO)gicaMENTE

Post n°319 pubblicato il 14 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk

 

C'è un antro nel bosco dietro casa una piccola radura che è sempre piu' difficile raggiungere ... il sentiero non è più battuto e la vegetazione si è richiusa in  se ...arrivarci è ora un avventura viva, soprattutto quando i rovi si impigliano nella pelle graffiandola, o i rami, guardiani di quella pace che esiste dove l'essere umano non c'è, ti sfrondano in faccia o sul corpo trattenendoti . Nel  periodo invernale c'è una piccola cascata e una pozza sotto .... Con molta fatica,  da li arrampicandoti per 40 minuti circa,  quasi in verticale, aggrappandoti alla terra si giunge al crinale di confine tra le due valli... mentre si sale la fatica è come se scoppiassero in testa mille violini di Paganini eil cuore si fa tamburo oltre che di emozioni anche di conquista .... Intorno il silenzio --.

 

AULIauleTULILEMblemBLUM

Il POLO  Nord d'Estate:  quando la nebbia non ne ne nega la visione, è uno spettacolo in fioritura .... Ci sono piccoli steli con a capo un qualche cosa tra il dente di leone e il cotone ...tutto rivive  e in breve tempo prima che la morsa del ghiaccio ritorni ... allora non praticavo il nuoto invernale, il mio pensiero andava comunque al grande squalo della Groenlandia e a come potesse campare secoli girovagando in quel cupo mare gelido ...

LogicaMENTE questa domanda insorgeva poiché da piccola umana presuntuosa inconsapevole, pensavo al mio scorrerete del tempo e al significato che io ne attribuivo allora come ora  ... non capendo che un'animale ha un diverso tipo di coscienza e non umanamente accetta meglio lo scorrere della vita e il proprio destino ...

Un giorno un verme saggio mi disse " siamo animali che vivono come piante "  pur essendo un gran verme, antropologiamente parlando, aveva ragione. 

 

 

 
 
 

E'staSI

Post n°318 pubblicato il 13 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk

>>>Flashback ESTAsi ESTAno canzone del Voltage Torremolinos 1992 afterparty 

 

>> preSENTE (?)

mi ritrovo non proprio irrequieta,  ma... come dire ... sai come quando da bambini si è li e si vuol fare qualcosa ma non sai bene cosa ..e quindi ti muovi saltelli e balzi in qua e in la ma sempre sul posto ...

Stringo le mani conserti e sbuffo li nel mio angolino di presente ....

seDOVEVOstareFERMAnascevoALBERO ... seDOVEVOstareFERMAnascevoALBERO ... seDOVEVOstareFERMAnascevoALBERO... seDOVEVOstareFERMAnascevoALBERO

Accetto visioni ...venghino ! Venghino ....  guardo al cielo fiduciosa che una qual si voglia nuvola possa sorridermi e indicarmi gli strali delle possibilità ... non sto bene ... non sto male ... ma non so dove stare

 ( direbbe Lindo ) ... se ne conlude che E'stasi ...

 

Questa mattina sono uscita nel patio ... mattina, oddio  non sembrava nemmeno tale  le tenebre avvolgevano ancora l'orizzonte e ho toccato l'acqua della piscina(piscinetta ) era gelata in superficie .... ho rotto il ghiaccio coi pugni e in quel momento ho ricordato il sogno della notte appena passata ....

In una serra con un fascio di luce dai lucernari a illuminarmi vedovo una scatolina con dentro degli uccellini uno di dimensioni normali e gli altri minuscoli e ahimè agonizzanti e ricoperti di fameliche formiche .... Prendevo in salvo quello di normal dimensioni ... cercavo di nutrirlo ... per farlo,  lo poggiavo a terra ed ecco uscire dall'ombra un ragno enorme che tentava di mangiarlo ... stop

 

In quel momento ho sentito un nervo fremere anticipando un sentore di torcicollo ...nel dover essere ci sta un battito di ciglia così come un'esistenza intera  ....

 

 

 
 
 

PROpoSItiVA(?)mente

Post n°317 pubblicato il 12 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk

Bisogna, all'occorrenza, definire sempre  la natura delle proprie illusioni per chiarire la linea della propria sopravvivenza ...

Risulta invece piu' difficile delineare l'essenza del proprio disagio ... talvolta è come esserci nata impregnata ... sono quei sentimenti che con grande sensibilità percepisci come atavici ... remoti di un dna tuo ma di un vissuto che altrettanto non è ... 

di quanti inummerevoli NON ricordi è fatta un esistenza ? 

come cura alla reticenza emotiva IO  mi riprpongo la fatica 

 

 
 
 

SchneeWITTCHEN

Post n°316 pubblicato il 11 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk

Quel soffice crepitio dei passi sulla neve ...quello scricchiolare di pure molecole ancora intatte ...la magia vergine del bosco bianco non ancora calpestato da alcun essere umano ....

Lo sbuffo animale di ogni respiro a ricordare che se dovevo stare ferma sarei nata  albero ... eppure sono un animale che vive come una pianta di appartamento ...  (al pessimo docet)

Amo le salite e la fatica ..odio la discesa non so buttarmici in impeto e  le mie gambe non mi tengono ... viaggio con due tutori e non demordo ma quante volte la gravità mi ha richiamato al suolo ? Innumerevoli ... la mia nonna mi diceva sempre nel suo saggio proverbiare toscano " Il culo non ha denti "  vero... a meno che tu non batta l'osso cosiddetto sacro allora altro che denti ... ma non è questo il punto ....

E quindi tornando a questa magica visione .. tutto risulta ovattato quasi senza uno specifico spessore ...uno scenario dove ci si muove per inerzia  ... il candore,  che poco durerà nella sua purezza,  ricopre tutto e dona questa visione di potenza luminosa  ... il bianco non è il mio colore preferito, benché assegnato come tale al mio segno zodiacale ... ma non è nemmeno questo il punto ....

Il punto è che ad una certa età non si dovrebbe desistere nel perseguire i propri scopi giustificando fallimenti solo per la propria inerzia e associandoli a qualsivoglia capro  ... no non si dovrebbe

No, non basta nemmeno la neve per donare un po' di pace ... ho sempre sofferto il freddo ma desidero sa qualche anno ardentemente abbracciarlo ... ed è per questo che tolgo i vestiti  e rimango in costume e piano piano camminando sulla neve mi getto nell'acqua gelata ... mi muovo giusto un po'... respiro .... il gelo sale prepotente dalla punta delle dita alla testa ... si espande ... invade il cuore e lo ghiaccia ...richiama ad esso il sangue ... un minuto... uno soltanto ad ascoltare e regolare il respiro a vedere se oltre al corpo si sa mai  riesca a congelare  la mia  mente furente  ... annego nel mare delle possibilità...

 

 

 

 

 

 
 
 

FURENTEmenteLIVOLIssiMEVOLment

Post n°315 pubblicato il 05 Gennaio 2021 da Vasilissaskunk

Ruggisce furente la mia mente ...

non ha pace ...

comoda ma come dire poca soddisfazione ...

legata agli agi ...

fortunata ... ma senza tempo ... tempo che scorre inesorabilMENTE 

..mente che MENTE ...piperita pizzica le papille temporali ...

non c'è piu tanto tempo ... e quel che rimane non dovrebbe adar perso nell'oblio polveroso di una matrice ... il matrix inghiotte ... assolte le " funzioni essenziali " ... nascita crescita riproduzione ... produciconsumacrepa ....

che rimane ? non che io abbia prestesa d'esser ricordata ..ho ben prensente di essere un tassello di un disegno che dai secoli dei secoli si compie... 

alcuni tasselli vanno avanti con la porcreazione altri si fermano in estinzione....

 

taciTAmente taci oh mente clama il desio che io son nessun e nessun io 

 
 
 

ICH BIN EIN GOTTESANBETERIN

Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare  ...

 

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(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)

Signor, e’ non passò mai peregrino,
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.

 

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CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA

(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.

 

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