In1 giorno ordinario

Iniziativa nazionale "Buona Pasqua E NON SOLO!"


Una facile iniziativa cui partecipare da ogni citta' d'Italia, contro il massacro degli agnelli E DI TUTTI GLI ALTRI ANIMALI!RICORDIAMOCI infatti CHE NON SOLO GLI AGNELLI VENGONO AMMAZZATI!!POLLI, MUCCHE E MAIALI VENGONO AMMAZZATI IN QUANTITA' MAGGIORE E TUTTO L'ANNO!!INOLTRE, GIA' MOLTE PERSONE, PUR SE CARNIVORE, NON MANGIANO PIU' O NON HANNO MAI MANGIATO AGNELLI.Introduzione iniziativa "INFORMIAMO SU QUELLO CHE C'E' REALMENTE DIETRO UNA BISTECCA O UN POLLO ARROSTO"I macelli sono sempre nascosti alla vista del pubblico: per potersi nutrire di animali, le persone devono allontanare il pensiero della loro uccisione, ci deve essere separazione tra l'immagine dell'animale vivo nella "fattoria" (che oggi ormai non esiste quasi più ed è sostituita dagli allevamenti intensivi) e la sua carne da infilzare con la forchetta. Se ciascuno dovesse ammazzare da sé gli animali che mangia, sicuramente molti di loro avrebbero salva la vita.Si calcola che una persona, in Italia, nell'arco di una vita riesca a mangiare in tutto 14 bovini, 23 suini, 45 tacchini e 1.100 polliPer la produzione di uova, le galline sono costrette a vivere (fino a gruppi di quattro) in gabbie delle dimensioni di un foglio A3. Le loro ali si atrofizzano a causa dell'immobilità forzata; crescendo a contatto della griglia di ferro della pavimentazione, le loro zampe crescono deformi. Per aumentare il profitto, molti allevatori usano razze manipolate geneticamente, destinate a soffrire ulteriormente, a causa di dolorosi disturbi ossei e difetti della spina dorsale. Negli allevamenti che producono galline ovaiole, i pulcini maschi (inutili al mercato in quanto non in grado di produrre uova, né adatti alla produzione di carne di pollo) sono gettati vivi in un tritacarne, o soffocati in buste di plastica, o schiacciati in apposite macchine per diventare mangime, mentre a quelli femmina viene tagliato il becco per impedire loro di beccare a morte le compagne. Questa procedura, che comporta il taglio di tessuti teneri simili alla carne che gli umani hanno sotto le unghie, è così dolorosa che molti pulcini muoiono per lo shock. Inoltre, questa operazione lascia spesso scoperti i terminali nervosi presenti nel becco, determinando così un dolore continuo per tutta la vita dell'animale. Non appena la produttività delle galline diminuisce sotto il livello fissato, di solito dopo 2 anni, sono sgozzate per diventare carne di seconda scelta. I polli "da carne" non godono certo di un trattamento migliore: sono allevati in capannoni affollatissimi, fino a 10-15 polli per metro quadrato, sotto la luce sempre accesa, perché crescano in fretta. A 45 giorni vengono ammazzati, mentre in natura potrebbero vivere fino a 7 anni. Spesso addirittura in 38 giorni gli animali raggiungono il peso ottimale per la vendita, un peso enorme raggiunto in troppo poco tempo, così che la struttura ossea non riesce a rinforzarsi a sufficienza per reggerlo.I polli vengono sgozzati da vivi e, ancora semi coscienti, finiscono in una vasca di acqua bollente per essere spennati. Anche la produzione di uova comporta la morte delle galline e dei pulcini maschi. Le galline vivrebbero quindici anni, ma negli allevamenti sono sgozzate appena il numero di uova prodotte diminuisce (di solito a due anni) per diventare carne di seconda scelta. Chi consuma le uova incentiva quindi anche la produzione di carne, oltre che la morte e lo sfruttamento intensivo di questi animali. I pulcini maschi, inutili al ciclo produttivo, vengono buttati vivi in un tritacarne per diventare mangime, soffocati o semplicemente lasciati morire accatastati in grandi mucchi. Salvo qualche improbabile eccezione, dunque, in un anno non riusciamo da soli a mangiarci (quindi ammazzare) né un intero bovino né un intero suino. A tal fine dobbiamo dividere la responsabilità con altri, magari i familiari (l'ideale da questo punto di vista è una famiglia di 4 persone). Ma di polli possiamo stare sicuri di riuscirne DA SOLI a sterminarne abbastanza. E quindi OGNUNO DI NOI ne ha la piena responsabilità dell'agonia di ogni singolo capo fatto nascere apposta e fatto morire agonizzante e con il terrore e l'angoscia di chi ha paura e non vuole morire.