In1 giorno ordinario

Veggie Pride 2008] Newsletter numero 2


1. Pranzo benefit (Milano) 16 marzo.2. Organizzazione viaggi da Milano per il Veggie Pride di Roma.3. F.A.Q. dal sito www.veggiepride.it1. Lo Staff del Veggie Pride vi invita al primo pranzo di finanziamento,organizzato per domenica 16 marzo a Milano, presso l'associazioneculturale "La Barricata", che si trova in zona p.zza Greco-Bicocca (perchi è interessato verranno inviati dettagli su come raggiungere il luogo),con la collaborazione di Marco Bortolon.Il costo sarà di 20 euro (bevande escluse) e le pietanze sarannoovviamente senza alcun derivato animale.I posti saranno limitati (40), pertanto si pregano prego gli interessat*di prenotare entro il giorno 12/3 scrivendo a marco.reggio@unimi.it eindicando:-Numero di persone per cui si prenota, relativi nomi.-Contatto e-mail e, per chi lo possiede, telefono per ricevere conferma edettagli vari.2. Lo staff del Veggie Pride si offre per coordinare gruppi di viaggiatoriin partenza da Milano per il corteo di Roma (17 maggio), allo scopo diapprofittare delle tariffe speciali per comitive di Trenitalia. Leistruzioni per prenotare sono state pubblicate sul sito:http://www.veggiepride.it/home/info/milano.html3. Di seguito, una prima parte delle Domande e risposte frequentipubblicate sul sito (http://www.veggiepride.it/home/faq.html), relativeall'impostazione del Veggie Pride.Perché si è scelto il nome "Veggie Pride"?Con il "Gay Pride" gli omosessuali hanno potuto fare un "coming out"pubblico, dire sulla piazza pubblica che non avevano vergogna della lorosessualità e denunciare l'omofobia. Numerosi veg*ani vogliono fare lostesso a proposito della vegefobia di cui sono vittime quando esprimono laloro volontà di non sfruttare gli animali.L'uso del termine pride (orgoglio) per difendere i diritti dei veg*anipermette di stabilire un parallelo tra queste due manifestazioni, i cuiprincipi militanti sono per certi versi molto simili.D'altra parte, il Veggie Pride ha una vocazione internazionale. Il suosito Internet (www.veggiepride.org) è tradotto in più lingue; leassociazioni che lo sostengono appartengono a paesi diversi; nella secondaedizione, si contavano tra i partecipanti numerosi stranieri, e nel 2008per la prima volta si svolgerà un'edizione italiana. Contrariamente ad unadenominazione come "orgoglio vegetariano", il nome "Veggie Pride" puòessere facilmente usato tale quale, senza traduzione, in ogni paese.Perché essere fieri di essere veg*ani?Ciò di cui soprattutto andiamo orgogliosi è la nostra volontà di affermareapertamente che non c'è nulla di vergognoso nel rifiutarsi di uccidere glianimali per il nostro consumo e che noi non ci lasceremo più intimidiredalle risate che questa scelta ispira. Dal nostro punto di vista, losfruttamento degli animali non è un comportamento moralmentegiustificabile. Per questo non mangiare gli animali è il meno che si possafare (come non stuprare, non torturare, ecc.).Ma chi mangia la carne non fa che continuare orrori già inscritti nellacultura di cui fa parte e disfarsi di questo sistema non è cosa facile. Èper questo che noi preferiamo porre l'accento sull'orgoglio di rifiutarelo sfruttamento animale condannandolo come ideologia piuttosto che sulbiasimo di coloro che oggi partecipano al massacro.Il premio Nobel della letterature Isaac Bashevis Singer diceva che la cosadi cui era più fiero di tutta la sua vita era il fatto di essere diventatovegetariano. Il nostro orgoglio è di aver fatto il meno che si possa fare,una cosa molto importante ma elementare, che tutti potrebbero e dovrebberofare.In che cosa l'approccio del Veggie Pride è differente da quello deglialtri movimenti di promozione del veg*anismo o di difesa degli animali?Il Veggie Pride è una manifestazione di veg*ani contro lo sfruttamentoanimale e si inserisce dunque nell'insieme del movimento per gli animali(che sia per la protezione animale o per la liberazione animale, contro lavivisezione o per la promozione del vegetarismo o veganismo...).Quello che distingue però il Veggie Pride all'interno del movimento pergli animali è lo spazio di primo piano dato al vegetarismo, poiché ilconsumare degli animali è di gran lunga la prima causa della sofferenzaanimale.Ciò che lo distingue d'altra parte dai movimenti per la promozione delveg*anismo è che non ha come fine di presentare un regime alimentare o unostile di vita, interessante sotto più aspetti. La sua particolaritàessenziale è affermare un messaggio morale (l'orgoglio di non mangiareanimali) e numerose rivendicazioni legate alla lotta contro la vegefobia.Infatti, noi pensiamo che, oltre ad incoraggiare i carnivori a smettere dimangiare carne e altri prodotti animali, occorra interrogarsi sulledifficoltà oggettive che i veg*ani incontrano nella loro vita quotidiana enei loro rapporti sociali. Tali difficoltà possono svolgere un ruolo diprimo piano nell'impedire ai carnivori sensibili alla sofferenza animaledi diventare veg*ani; esse non devono essere minimizzate, al contrario,devono essere denunciate.Questa società fa di tutto per obbligarci a partecipare allo sfruttamentoanimale: vogliamo e dobbiamo difendere la nostra libertà di scelta.Lo staff del Veggie Prideinfo@veggiepride.ithttp://www.veggiepride.it/