In1 giorno ordinario

SCOPERTI NUOVI FOCOLARI DI INFLUENZA AVIARIA (notizia fresca fresca di un amico che lavora da Amadori)


EH SI', C'ERA DA ASPETTARSELO... SONO TROPPO AMMASSATI GLI UNI SUGLI ALTRI IN MEZZO ALLE LORO FECI.. Chi va mai a pulire un allevamento intensivo?? Sai che puzza!?!IN QUESTI MOMENTI DI SCONFORTO, MI PIACE LEGGERE QUESTI 2 ARTICOLI...1) INFLUENZA AVIARIA: QUANTO CI COSTA DAVVERO LA CARNE? Tanti perchè, una sola risposta:Influenza aviaria. Quanto ci costa la carne? Molte domande. Una sola risposta.Samuel Jutzi, direttore della divisione della FAO per la produzione e salute animale, è stato recentemente intervistato dalla BBC su come scongiurare il pericolo rappresentato dal virus H5N1 dell'influenza aviaria che si sta lentamente diffondendo in Europa, spaventando tanto i consumatori di carne quanto i vegetariani. Per garantire la sicurezza degli europei, secondo Jutzi, è importante che siano disponibili i finanziamenti adeguati per eliminare il virus e gli animali infetti. Non è però necessario alcun piano per abbattere anche gli animali selvatici: il virus che potrebbe colpire questi animali scomparirebbe gradualmente dopo un certo periodo di tempo e senza causare problemi per gli esseri umani. Non è quindi ragionevole concludere che i polli allevati per la produzione di carne sono la causa di questa minacciosa epidemia che tutti temono? Non sarebbe quindi ragionevole, vista la situazione, non consumare carne di pollame, anche se questo potrebbe essere difficile per chi ha scelto questa carne temendo le conseguenze della BSE e di altre malattie di origine animale pericolose per la salute umana, o la nocività del pesce, ricco di sostanze tossiche come ormoni, PCB (bifenili policlorinati), diossina e mercurio? Perché la FAO non ammette pubblicamente che, con un numero sempre crescente di malattie animali che si estendono oltre i confini di un unico stato, non è possibile garantire che la carne per il consumo umano sia sana? Perché nessuna organizzazione ha il coraggio di ammettere che la sicurezza della carne sta rapidamente svanendo? Perché tutte le misure prese affrontano solo i sintomi e non la causa dell'influenzia aviaria? Perché l'OMS evita di promuovere il vegetarismo nonostante tutte le raccomandazioni nutrizionali pubblicate dalla stessa Organizzazione sottolineino con sempre maggior forza l'importanza del consumo di frutta e verdura? Perché non vengono pubblicati avvertimenti sanitari ufficiali sulla salubrità delle carni per consumo umano? Perché finora si è cercato di limitare i danni abbattendo milioni di esseri senzienti e consigliando di consumare la carne di specie animali non affette dalla patologia del momento e che sembrano relativamente sicure (almeno fino al prossimo problema)? Perché, alla luce dei problemi che si stanno verificando, la carne nel mondo industrializzato viene ancora sovvenzionata con i soldi di tutti i contribuenti? Perché enti e istituzioni internazionali ed europei continuano a ignorare il fatto che quello vegetariano è uno stile di vita sano, come più volte scientificamente dimostrato? Quanto dovrà peggiorare la situazione prima che gli esperti riconoscano la necessità di studiare con serietà i benefici del vegetarismo? Queste domande conducono a un'unica conclusione: la produzione e il consumo di carne sono rischiosi, pregiudicano l'equilibrio ecologico globale, contribuiscono all'aggravarsi del problema della fame nel mondo e mettono a repentaglio la sicurezza delle generazioni future. E il prezzo che ne paghiamo è troppo alto. 2) SIAMO DEI MOSTRI E NON CE NE SIAMO NEPPURE ACCORTI. Influenza aviaria, violenza umana e sfruttamento degli esseri senzienti.Il mondo non ne può più.L’umanità è diventata un flagello troppo grosso per gli altri esseri viventi e per se stessa.Non bastano i centinaia di campanelli d’allarme che in ogni dove suonano per avvisarci del nostro modo perverso di vivere.Abbiamo bisogno di morire noi per accorgerci che continuiamo ad uccidere gli altri, con sistematicità, noncuranza, metodo ed estrema crudeltà.Tutti corriamo in farmacia, fiduciosi di riuscire a mettere un’altra toppa al totale disastro che incombe su di noi. Tutti tremiamo all’idea di una pandemia che ci colpirà sicuramente un futuro inesorabile e prossimo. Tutti ascoltiamo attentamente le notizie in TV in attesa di quella che ci faccia ritornare sereni e gaudenti davanti al nostro pasto succulento e sanguinolento. Tutti abbiamo troppa fiducia nella civiltà e nella scienza che sapranno trovare le formule chimiche per farci andare avanti imperturbabili con la nostra agghiacciante quotidianità.Le immagini che guardiamo col fiato sospeso non ci fanno versare neppure una lacrima per quegli animali che vengono barbaramente uccisi per illuderci di sopravvivere.Siamo dei mostri e non ce ne siamo neppure accorti, o più semplicemente facciamo finta di non accorgercene. Calano le vendite di pollame ma non c’è dubbio che a breve aumenteranno quelle di manzo o maiale o pesce.La lezione non la vogliamo capire.Non siamo disposti a rinunciare a nulla, neppure a quel massacro ingiustificabile che è la caccia. Pur di non scontentare quelle poche migliaia di perversi che nel tempo libero uccidono per divertimento aspettiamo che sia qualcun altro a dover decidere per noi.Non ci interessa nulla: di niente e di nessuno. L’importante è arrivare a fine mese, poter andare a divertirsi qualche sera, avere abbastanza soldi per un po’ di vacanza o per (ironia della sorte) garantirci un sereno futuro.Siamo totalmente rimbecilliti e così egoisti che non siamo disposti a nessunissimo sacrificio personale; neppure se questo volesse dire salvare il mondo dalla totale distruzione.Vivere senza uccidere altri esseri senzienti non solo è possibile (lo dimostrano tutti coloro che ogni giorno in tutto il mondo decidono di cambiare la loro alimentazione per dissociarsi dalla barbarie epocale) ma è l’unica, radicale, rivoluzionaria, possibile alternativa a questa società umana cieca e suicida.Non c’è altro da aggiungere.Lo sfacelo è sotto gli occhi di tutti. E fra poco nella casa di tutti. Ma ancora non vorremo capire che ognuno di noi, nella sua fame di cadaveri, sarà stato la causa diretta del suicidio collettivo e dello sterminio di centinaia di migliaia di altri esseri viventi. Faremo un breve mea culpa e ancora torneremo a tavola col nostro menù a prezzo fisso: tanto il prezzo ci illudiamo che lo pagheranno sempre i più deboli, i più poveri e i più indifesi.Non essere più complice della follia collettiva. Fermati. Pensa.“(…) la storia, semplicemente, non sembra stare dalla parte della ragione o della sopravvivenza. Eppure esistono possibili vie d’uscita, strategie da inventare, scelte da fare, se il tempo lo consentirà.Non si tratta di promesse di redenzione umana, ma di indicazioni per legare la vita quotidiana ai più ampi problemi del mondo. Non saranno forse sufficienti, ma quantomeno ci permetteranno di dare più senso ai ritmi, ai rapporti, agli acquisti della nostra esistenza, giorno dopo giorno.La scelta individuale sembra trascurabile, un nulla in un mondo di più di sei miliardi di persone. Ma le azioni individuali possono avere straordinari effetti cumulativi.”Da “il tempo di cambiare. Politica e potere della vita quotidiana”Di Paul Ginsborg, Edizioni Einaudi