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LA CASSAZIONE PUNISCE EQUITALIA PER LE IPOTECHE ILLEGALI

Post n°48 pubblicato il 25 Aprile 2012 da totobino

Ancora una sentenza della Corte di cassazione  mette  equitalia di fronte alle proprie responsabilita'  e dichiara  nulle tutte le ipoteche iscritte  dalla stessa per debiti inferiori agli ottomila euro. La stessa sentenza sbugiarda i vertitici della societa' di riscossione che hanno sempre sostenuto di aver agito nella legittimita' e nel rispetto delle norme di legge vigenti.  E'  pur vero che frattanto  la normativa e' stata modificata e che ora le ipoteche non si iscrivono piu' per debiti tributari inferiori a ventimila euro ma e' altrettanto vero che fino a pochi mesi orsono violazioni alle norme di legge e comportamenti non cristallini della societa' di riscossione ci sono stati  ed ora vengono anche accertati e condannati dalla magistratura ordinaria e tributaria. Ma cio' che e' inammissibile e e che pubblicamente i vertici della societa' di riscossione sono convinti ed hanno sostenuto a torto  , di aver agito nel rispetto della norma  pur in presenza di sentenze che smentiscono questa legalita. Le numerose ipoteche illegalmente iscritte hanno creato problemi  di ogni specie a migliaia  di cittadini che sono stati costretti  a fare ricorso a prestiti usurai per pagare i debiti tributari, hanno dovuto  vendere beni di famiglia , sono stati segnalati nelle centrali rischi , si son vistin negare finanziamenti anche di poche migliaia di euro per fare acquisti rateali  , Si sono perfino verificati casi di ipoteche non  cancellate nonostante fosse gia avvenuto il pagamento ;  inoltre  Sono stati richiesti pagamenti  per piccoli importi che molti contribuenti avevano gia' pagato ma avevano smarrito le ricevute ; Ed ancor piu' grave  vengono tuttora richiesti pagamenti per cartelle  oggetto di condono non perfezionato per le quali erano state versate alcune rate  di condono e che non sono state depurate delle somme versate ; infine cosa assolutamente impensabile sono state  rifiutate rateazioni perche' l'isee indicava una situazione petrimoniale superiore a 120.000, euro  significando che quel contribuente per una cartella di circa 7500,00  euro avrebbe  obbligatoriamente dovuto svendre un immobile per ottenere la cancellazione dell'ipoteca  iscritta illegalmente . In altri  paesi i vertici delle societa'   sarebbero stati  completamente azzerati  invece nel nostro paese sono solo state inasprite le sanzioni per omessi o ritardati versamenti e tutto e' rimasto inalterato. Nell'attuale contesto economico in cui una crisi finanziaria di dimensioni   immense  sta mettendo a dura prova  gli equilibri psichici  di infinite persone  che non riescono a sostenere  le vessazioni  fiscali e di riscossione la sentenze dei tribunali e della suprema corte di Cassazione danno solo  sollievo a chi questa ragioni si e' visto riconoscere  ma non restituiscono  il maltolto ai numerosi contribuenti che  per  mancata disponibilita' non hanno potuto coltivare un contenzioso costoso per vedere riconosciute le proprie ragioni. Ebbene  questi contribuenti si domandano chi li  risarcira' per i danni ed i torti subiti a causa di un'amministrazione dello stato che dovrebbe essere  imparziale obiettiva, leale  e soprattutto rispettosa dei diritti dei cittadini?   In  questi casi come  decisi dalle sentenze  della Cassazione ci troviamo di fronte a due categorie  di cittadini la prima  soddisfatta perche' la giustizia le ha riconosciuto le proprie ragioni, la seconda meno fortunata  soccombente di fronte alla illegalita'  commessa da un settore amministrativo dello stato. Quest'ultima categoria di  contribuenti si domanda se sia giusto  continuare a pagare  tasse e balzelli  se  la giustizia sta riconoscendo le illgalita' subite  senza tuttavia che lo stato  restituisca loro i danni subiti dalle ipoteche illegali ? Per quali motivi  una ammministrazione  equa non prevede e predispone leciti  misure compensative  di queste violazioni  commesse dall'amministrazione finanziaria o dalla societa' di riscossione ?  Uno stato che si  ritiene anche vicino ai cittadini dovrebbe porre  e trovare rimedi anche a queste situazione e non mettere solo tasse e nuove imposte per impoverire ancor piu' chi si trova in difficolta. Le esosita' di Equitalia  talvolta sfociate in autentiche cattiverie ora  punite  dalla magistratura di diritto  sono anche  accertate dal alcuni comuni i cui sindaci    si stanno liberando di equitalia per riscuotere direttamente le proprie tasse.

 
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