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Post n°64 pubblicato il 25 Giugno 2012 da totobino
Ormai e' tutto pronto, l'approvazione della riforma del lavoro e del contestatissimo art. 18 sembra , con l'ennesima fiducia , essere arrivata in dirittura di arrivo . Tutti l'apettano con grande interesse quasi con un tifo da stadio tanto e' stata enfatizzata . Sembra quasi che con l'approvazione della riforma tutti i problemi in materia di lavoro saranno risolti e la disoccupazione diventa un ricordo. Sinceramente vorrei sfatare questa illusione si e' fatto credere che la riforma potesse colmare tutto il vuoto normativo e riempire i vuoti con contenuti che potranno concretizzare le aspettative di milioni di lavoratori. Anche se i sindacati hanno sempre detto di non essere soddisfatti per la verita' non l'hanno neppure ostegggiata e combattuta sufficientemente . Fino ad oggi e' stata solo fatta una timida protesta che ha fatto un lieve solletico al governo. In questo caso la timidezza del sindacato va attribuita principalmente alla cgil che ha avuto ordini da Bersani di non tirare troppo la corda per non compromettere i rapporti tra il partito ed il suo sindacato. Una attivita' troppo determinata del sindacato avrebbe portato o alla caduta del governo o alla caduta di Bersani Per questo motivo e' stato necessario da parte del sindacato una protesta molto timida .Non si spiega altrimenti la remissivita della Camusso che in altre circostanze e con altri governi dichiarava uno sciopero a settimana. Anche la confindustria ha apertamente detto che la riforma cosi' come presentata e' una scatola vuota ma deve essere comunque approvata Questa considerazione tuttavia mi sembra alquanto inopportuna e sconcertante . Molto recentemente prima del cambio dei vertici l'organizzazione degli imprenditori non faceva nessuno sconto al governo di centrodestra oggi invece si mostra accomodante verso una riforma che apertamente dichiara essere una scatola vuota. Qualcosa non convince se un provvedemnto non piace bisogna avere il coraggio di contestarlo con determinazione e non essere necessariamente accomodanti solo perche' la politica ha imposto l'approvazione del provvedimento prima che il premier Monti vada agli incontri europei . Simili motivazioni sono sconcertanti e ridicole se si arriva al punto da dover approvare a tutti i costi una legge comunque essa sia per permettere al premier di andare a trattare con l'unione europea con le spalle coperte. Nessuno ha tra l'altro pensato che in questo modo potremmo esporre il Premier Monti alle critiche dei colleghi europei che hanno titoli e meriti per capire che la riforma e' solo uno specchieto per le allodole e non e' quelllo che l'europa ci ha chiesto. Inoltre portare ai capi di governo europei una scatola vuota solo per dimostrare di aver fatto il compito e' deprimente e fa perdere anmcor piu' la dignita' al nostro paese. Con questa non riforma sono stati illusi tutti i giovani ed i disoccupati che ormai da anni stavano aspettando di finire il loro precariato ed e' stato fatto credere che trovare lavoro non sarebbe piu' stato una chimera. Si e' fatto tanto rumpore per nulla ed ora invece questi giovani stanno peggio di prima . Questi signori governanti non sanno che il lavoro non si crea con i bonus o con la riduzione di qualche decina di euro di irap o stanziando milioni di euro per il sud che poi non arrivano mai o si disperdono strada facendo. Il lavoro si crea con la crescita o finanziando le imprese piccole o grandi che siano con soldi veri. Quei soldi che devono venire dalle banche non come regali ma veri e propri prestiti che consentano alle imprese di non chiudere e di incrementare invece la produzione, fino a quando il governo la politica e le banche non capiranno questi principi elementari della scienza delle finanze e delle politiche economiche non caveranno mai un ragno dal buco
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Inviato da: totobino
il 10/12/2011 alle 23:18