veli di tenebra

Cor et gladium


Nell'ombra attendo, attendo assieme ad altre anime, ma ognuna è persa nei propri pensieri non curante di chi gli è affianco e io come loro.....Molti di loro sono capitati qui per scherzo del destino, io ho deciso di esserci, ho ceduto una vuota libertà per una schiavitù che dia un senso.È il mio turno, salgo gli scaloni, man mano la penombra delle torcie cede il passo al sole.Per l'ennesima volta devo essere pronto a combattere.Si aprono i cancelli e già sento l'eccitazione della folla, m'immergo in tanto delirio, avanzo deciso fino a conquistare il centro dell'arena.La terra è sporca del sangue di infinite lotte tra cui il mio e miei passi terminano sulla pozza più estesa.Continuano le urla del pubblico impazziente, le sento pulsare in me come un titanico cuore.......Inizio a battere la spada daprima sullo scudo e poi sul petto nella speranza che questo ritmo primordiale sproni il mio animo assopito...... sento che il mio avversario sta arrivando!Eccolo......!!! Dalla polla di sangue dov'ero fermo, sorge un guerriero dalle vestigia nere come l'abisso decorate da finiture cremisi come rivoli di sangue, l'intera sua figura è simulacro di un corpo veterano di innumerevoli battaglie.È lui che con un semplice "benvenuto" rompe l' innaturale silenzio che si era creato e dicendo ciò si toglie l'elmo scoprendo il suo, anzi il mio volto.......Nei suoi occhi vi è ne luce ne emozione alcuna e dai suoi movimenti potresti percepire solo il peso della tristezza e del dolore che si porta dietro, un fardello più pesante delle sue stesse vesti.Si prepara e io con lui.Rubo pochi ma infiniti attimi al tempo per unultimo appello al mio cuore, che valga comepreghiera ad un dio marziale che sembra non volgermi più il suo sguardo benevolo, recupero tutto quello che rimane del mio animo e sprezzante della folla e del mio avversario urlo al cielo:_"Che questo giorno rosso si compia.......!"