veli di tenebra

LA NEBBIA, LA MENTE, IL VUOTO.......


Cammino nella notte e nella foschia, cammino senza una direzione.......Indistinti in quel grigiore, intravedo figure sbiadite che avanzano come spettri nella nebbia verso me, ad ogni passo lo stupore di quella visione cede io posto alla malinconia.Si, riconosco ognuno di quei volti, fantasmi del mio passato, ombre dei miei ricordi....molti di loro nemmno danno peso alla mia presenza mentre altri hanno per me un saluto cordiale ed in pochi perfino una carezza pronta a cogliere una perla di tristezza dai miei occhi.Proseguo il mio cammino, convinto che ci sia un motivo, che qualcosa mi aspetti in fondo a quel limbo vuoto e opprimente. Sento il tuo richiamo antico messaggero, piccola guida tra i mondi dalle nere ali.....Mi volto e tu sei li, adagiato su di un ramo di salice e in un batter d'ali ti poggi sulla mia spalla pronto per indicarmi la via nella notte che prosegue la sua corsa verso l'alba.Arriviamo ad una radura e la mia guida abbandona il suo posto per posarsi su di una roccia e dal suo tetro trono incrocia freddamente il mio sguardo."Perché siamo qui? Vuoi forse condividere la tua conoscenza? Vuoi farmi partecipe del mio destino?"Senza ragione alcuna in un attimo m'è addosso, con furia mi ferisce ripetutamente per infine affondare il becco nel cuore e portarlo con se sul suo reale seggio ora adorno del mio sangue.Sofferente, m'inginocchio al cospetto del crudele carnefice e del suo trofeo lasciato con noncuranza sulla nuda terra e nella mente molte domande mi riecheggiano:"Perché questo? Perché adesso? Perché io?"..............Una pallida luce mi riporta alla realtà, distogliendomi dal dolore del corpo e della mente, lentamente alzo lo sguardo cercando conforto ed ecco apparire d'avanti a me l'ennesimo fantasma, diverso dagli altri quasi evanescente nel suo candore, il suo viso sereno allieva i miei affani, la vedo dapprima raccogliere il mio cuore e successivamente avanzare verso di me.Si china su di me, custodendo con una mano il vaso delle mie emozioni, mentre poggia l'altra sulla mia guancia solcata dal veleno di quella sofferenza, avvicina le sue labbra alle mie per dissolversi prima ancora di quel dolce incontro.L'alba l'ha portata via e con lei tutte le ferite del corpo, lasciando solo il dolore dell' animo, un vuoto incolmabile nel petto e quel desiderio di lei.......Ritornerà mai? Attenderò qui notte dopo notte, pronto ad cominciare nuovamente questo viaggio di dolore all'interno del mio animo, nella speranza di ritrovarla e questa volta sparire con lei nella luce di un nuovo giorno.