L'ENIGMISTA...

PRIGIONI


Se qui c'è la metà del mio cuore, dottore, l'altra metà sta in Cina nella lunga marcia verso il Fiume Giallo. E poi ogni mattina, dottore, ogni mattina all'alba il mio cuore lo fucilano in Grecia. E poi, quando i prigionieri cadono nel sonno quando gli ultimi passi si allontanano dall'infermeria il mio cuore se ne va, dottore, va in una vecchia casa a Istanbul. E poi sono dieci anni, dottore, che non ho niente in mano da offrire a nessuno niente altro che una mela una mela rossa, il mio cuore. E' per tutto questo, dottore, non per la nicotina, per la prigione, che il mio cuore soffre. Guardo la notte attraverso le sbarre e malgrado tutti questi muri che mi pesano sul petto il mio cuore batte con la stella più lontana.