L'ENIGMISTA...

EPPOI....


Un corridoio, appare, sconosciuto; finalmente si apre la porta, la porta che, fino ad ora, sembrava sigillata, barriera inespugnabile che mi separava da tutto ciò che di interessante c'è da fare in questa forma che alcuni, molti, chiamano vita. Oggi, l'ho trovata aperta...spalancata, oggi! Eppoi un'onda mi avvolge e...scaldandomi, mi sussurra: ecco, guarda, ciò che cercavi, senza saperlo, è qui, ora, e non ti resta altro da fare che lasciarti andare, senza timore, perchè questo è un posto sicuro, dove non c'è ombra di tragedia, dove c'è solo da adagiarsi, comodamente, nella tensione creativa della vita che conosci, oggi, molto bene. Molto di più di così...Eliminerò tutte le umane, becere ambiguità che tanto mal sopporto, tutti i loschi pensieri che talvolta mi abitano, li dissolverò come la foschia mattutina...e sarà pura vida. Varca la porta del mio giardino ci sono tanti fiori a colorarlo. Io sarò lì, ad aspettarti, in fondo al viale con un calesse, e andremo oltre i cancelli del tempo. Oltre quel portone, imbrunito, laggiù, c'è una piccola cascata dove potremo toglierci questa sete: io sarò la tua acqua e tu la mia... e ci bagneremo i piedi di brina... e ce li sporcheremo di muschio. Sarà l'odore della terra ad accompagnarci lungo il ritorno e solo un piccolo sole che, tramontando all'orizzonte, ci farà l'occhiolino.