ventididestra

Nucleare? no grazie (2)


Riprendo un "vecchio" post sul nucleare, tanto gli argomenti sono sempre gli stessi...Atomo sì atomo noPost n°13 pubblicato il 23 Aprile 2008 da ventididestraIl "messaggero" di questa mattina presenta un articolo di fondo a favore dell'energia nucleare, citando datI, prospettando maggiori costi del petrolio, ecc.io ho molte perplessità a riguardo.Negli ultimi tempi molte voci, anche autorevoli, hanno ribadito la necessità anche per l’Italia di dotarsi di centrali ad energia nucleare. Illustri scienziati, quali l’astrofisica Margherita Hack ed il fisico Tullio Regge si sono dimostrati possibilisti sull’impianto di nuove centrali nucleari in Italia. Ma anche molti esponenti politici dei due schieramenti hanno ribadito questa necessità, tanto da far ritenere che vi sia un vero e proprio partito trasversale pro-centrali (per un quadro chiaro sulle posizioni dei partiti si invita a  vedere il sito www.openpolis.it). Queste centrali sono davvero così necessarie? Le diverse opinioni sono spesso espresse nei media con affermazioni che, anziché chiarire, finiscono per disinformare. La corretta informazione, secondo noi,  dovrebbe illustrare  con semplice esposizione gli elementi che possono influenzare i giudizi delle persone. In pratica maggiore informazione significa maggiore democrazia. In particolare molto pochi tra noi conoscono il funzionamento di una centrale nucleare: il rischio è che si rimanga influenzati da abili oratori che sembrano vendere mercanzia.Atomo deriva dal greco antico e significa non-divisibile. Con questa parola gli antichi definivano la più piccola particella che compone la materia. In realtà oggi sappiamo che l’atomo è composto da particelle più piccole. Il nucleo, gli elettroni che gli ruotano attorno, e ancora i neutrini, il quark…Il fatto è che l’energia che tiene assieme tutte queste particelle è elevatissima: Einstein l’ha riassunta nella nota formula E=MC2, ovvero l’energia sprigionata dal legame è uguale alla massa per l’elevatissima velocità della luce al quadrato. Alcuni atomi poi tendono a far decadere il proprio nucleo, ovvero a romperlo, in un processo naturale che sviluppa radioattività.  Se questo fenomeno è ottenuto artificialmente, otteniamo la liberazione di una energia molto elevata. In pratica, eccitando alcuni elementi naturali, si crea una reazione a catena, che sarebbe esplosiva  e distruttiva se non fosse controllata da altri elementi che tendono a smorzare la reazione. L’elevatissimo calore sviluppato viene imbrigliato da un sofisticato impianto di raffreddamento e trasformato in energia elettrica. Una centrale nucleare pertanto garantisce energia svincolando, di fatto, la dipendenza da prodotti petroliferi, con emissioni di smog bassissime se non nulle.Il rovescio della medaglia sta nelle scorie, ovvero nella materia prima utilizzata, che presenta elevatissimi livelli di radioattività, e che potrebbe contaminare le acque sia dolci che marine, provocando un pericoloso inquinamento, che, nei casi più gravi, provoca nell’uomo la morte immediata, altrimenti può provocare tumori e malformazioni nei feti. La radioattività delle  scorie, tra l’altro, richiede molte decine di migliaia di anni per esaurirsi, l’inquinamento prodotto pertanto ricadrebbe sui nostri figli, ma anche sui nostri….pro-pro-pronipoti. L’uranio arricchito, per esempio, che è un residuo di centrali nucleari ed ha un elevato peso specifico, viene utilizzato per appesantire i proiettili di artiglieria, in modo che abbiano un maggiore effetto perforante e dirompente. Purtroppo la vaporizzazione di questo elemento a seguito dell’esplosione inquina i campi di battaglia, tanto che è stato ritenuto responsabile di molte malattie e decessi di militari ritornati da missioni “di pace”.Un altro aspetto inquietante dell’utilizzo delle centrali nucleari è il fatto che, praticamente, vi avviene una reazione a catena controllata. Se, per un qualche guasto, tale reazione nucleare non potesse essere spenta, potrebbe avvenire la fusione del nocciolo, ovvero lo sviluppo di un calore talmente elevato che….fonderebbe qualsiasi contenitore, fino, probabilmente, a bucare la terra per rispuntare agli antipodi. Ricordate il film “La sindrome cinese”? nella fiction veniva appunto ipotizzata una situazione del genere.Situazione che stava quasi per avverarsi a Chernobyl nel 1986, quando, a seguito di un incendio, la temperatura del nocciolo raggiunse livelli elevatissimi, liberando una enorme quantità di radioattività, tanto da far vietare in Italia, per parecchio tempo, il consumo di verdura e latte.Per fortuna in quell’occasione la disperata soluzione di scaricare cemento sull’impianto danneggiato con elicotteri servì a contenere l’incidente, ma non è per niente rassicurante sapere che….il fuoco cova sotto la cenere, anzi il cemento.Una centrale nucleare richiede quindi tecnologie complesse e accurati controlli, si pensi che tutte le saldature dell’impianto di raffreddamento devono essere radiografate per trovare eventuali bolle d’aria o cricche che potrebbero indebolire o rompere la struttura. In effetti, nel citato film, proprio la malafede nel controllo delle saldature, per avere maggiori margini di guadagno, ha comportato la rottura dei tubi……E poi anche il popolare e sarcastico cartone animato della famiglia Simpson sottolinea a suo modo l’angoscia di chi convive con le centrali, infatti Omer, il capofamiglia, è lo sprovveduto e incosciente addetto alla sicurezza di una di queste ( e intanto rende la centrale familiare....).In Italia, dopo il referendum del 1987 che, di fatto, ha bloccato la creazione delle centrali nucleari, il discorso è stato ripreso a volte con convegni scientifici o dichiarazioni, generalmente favorevoli all’energia atomica, che sottolineano come i nostri vicini (Francia e Slovenia) abbiano centrali nucleari vicino al nostro confine, e che noi importiamo molta energia derivante da queste centrali, pagandola profumatamente. Bisogna inoltre considerare l’interesse di molti alla costruzione degli impianti, che richiedono investimenti ingentissimi. A questo punto dobbiamo effettuare alcune considerazioni: il Governo italiano è in grado di garantire la massima correttezza e serietà per affrontare un’opera così complessa e così pericolosa? Cosa accadrebbe se l’appalto per la costruzione finisse in mano ad imprese controllate dalla delinquenza organizzata? Ed ancora, visto che mafia e camorra sembra abbiano ormai in gestione gran parte del settore dei rifiuti, in quale modo e dove si potrebbe tentare di   trovare dei siti idonei per lo stoccaggio dei contenitori con le scorie radioattive? Purtroppo la soluzione della costruzione di nuove centrali nucleari appare, ad un primo esame, come la più facile, immediata (e lucrosa) per cercare di risolvere l’emergenza energetica e la futura diminuzione delle quantità di petrolio disponibili. Bisognerebbe considerare seriamente, per esempio, il risparmio energetico, che poi significa modificare lo stile di vita di ciascuno di noi, e ridefinire una seria e corretta politica energetica per il nostro paese, per evitare scorciatoie frettolose e perpetrare gli errori e le facilonerie.io pertanto ribadisco il mio pensiero.NO AL NUCLEARE! SI AI CONSUMI ENERGETICI INTELLIGENTI Aggiungo che le centrali nucleari sono state tirate fuori dal cassetto e applaudite dagli industriali, che temono le crisi energetiche future ritenendo che minore produzione significa minori guadagni. In parole povere dell'energia nucleare al popolo arriverà solo qualche briciola, pagata poi carissima....