AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Fairground
- SPRINGFREESIA
- jazzando
- Liberante
- Katartica
- Odio via col vento
- Abissi
- Arcobaleno
- Lady Juliette
- Sole d'argento
- tere2011
- ASCOLTA LA TUA ANIMA
- IO CON ME
- Tarocchi
- viaggiando... meno
- profumato e fragile
- granelli di parole
- Il cuore muove tutto
- SINCERAMENTE
- a proposito di elliy
- Stupore
- Come la Paprika
- Odile
- lightdew
- Logout
- In Apnea
- il_fiume_di_susi
- IoPerTe
- Consapevolezze
- IL MIO LATO OMBRA
- odori di muse
- Scatti dAutore
- Un angelo a nudo
- erotica
- Paradigmi
- ...STREGATA...
- Incanto e poesia
- Una stella cadente
- Oltre
- ...la voglia
- Altromondo17
- Pettino Pensieri
- Lettere dal delirio
- Raccontami
- unconventional moods
- Umiltà e Dignità
- sottilMente
- la stanza accanto
ANIMA DEL CINEMA
Post n°155 pubblicato il 25 Ottobre 2012 da ventodamare
Sono vivo, tornerò. (Forse.) |
Post n°154 pubblicato il 07 Ottobre 2012 da ventodamare
Tornera' il colore sulle pareti di quelle stanze grigie dove hai lasciato morire ricordi, amori e dove c'e' solo la polvere di vecchi pensieri. Tornera' il vento a muovere tra i capelli quei sogni che non sei riuscito mai a sognare. Tornera' il sapore di quei baci inaspettati e quel pudore che e' solo dei sentimenti puri, immacolati, come un respiro che trattieni fino a farti male nel Cuore come un segreto dolceamaro. Tornera', chi non hai mai dimenticato perche' era parte di quello che eri tu. E ricorderemo ancora i giorni di maggio, ed i fiori di ciliegio che cadono come neve rosa sui prati e sul cemento. Quando e' sera e senti il mare cantare perche' ogni cosa resta tra le onde di silenzi che parlano degli amori vissuti tra stagioni che scorrono appena piu' lente. Quando la luna e' piena e l'odore della salsedine arriva a colorare i pensieri innamorati tra stelle che danzano su di noi mentre le mani sentono le carezze e sfiorano le superfici ruvide dell'anima. Tornera', ed io ci saro', e ti sorridero'. Take me out tonight.. . |
Post n°152 pubblicato il 30 Settembre 2012 da ventodamare
Toccami dentro, nel profondo, légami di sospiri, mordi quella croce che marchia le mie carni sul collo. Fatti rapire dal mio sguardo, che rimbalza dal bicchiere colmo di Sole rosso, ai tuoi occhi di seta. Sfiorami l’anima con la tua voglia di vita, scivola sul mio corpo come cera calda, insinuati sotto la mia pelle, leggera, e lasciami affondare nella tua carne. Mescola il tuo sangue con il mio, mentre mangi le mie labbra, mentre bevo le tue lacrime. Libera il tuo cielo dalle nubi nere, fra le mie braccia congiungi la tua anima alla mia, in un abbraccio che sciolga dal tuo cuore i canapi oscuri dell’inquietudine. Lovely Head . |
Post n°151 pubblicato il 20 Settembre 2012 da ventodamare
|
Post n°150 pubblicato il 17 Settembre 2012 da ventodamare
|
Post n°149 pubblicato il 14 Settembre 2012 da ventodamare
Nelle orecchie i Blind Melon, negli occhi un sole freddo nascente. In fondo all'anima una speranza, la solita. |
|
Post n°147 pubblicato il 09 Settembre 2012 da ventodamare
Antica Masseria "Le Fabriche" a Maruggio La parola vino deriva dall'antico verbo sanscrito "vena", che vuol dire amare.Ed anche il nome latino "Venus" della dea dell'amore, Venere, deriva da quell'antica parola. E non ci puo' essere genesi migliore per la parola che definisce un prodotto che si puo' solo amare. Il vino e' la bevanda piu' nobile, complessa e suggestiva. Il Vino se degustato, e non semplicemente bevuto, riesce a trasmettere sensazioni di felicita' intense. E' un viaggio, un gioco, una scoperta continua di cantine, di vitigni, di gusti, di sapori, di storie di gente appassionata che lavora e combatte ogni giorno per quel sorso di felicita' in bottiglia. Il vino e' un elemento vivo, in continua evoluzione, anche rinchiuso nella bottiglia. Racconta la storia del territorio in cui e' nato, della terra dove le radici della vite hanno tratto nutrimento. Avete mai visto un ulivo di duemila anni? Eccolo. E cosi' ad agosto a pochi chilometri da Manduria, sono stato ospite di Alessia, una donna del sud bellissima e forte che ha creato un'eccellenza tutta femminile in un mondo maschilista e chiuso come quello del vino in quelle terre e parlando con lei si percepisce la passione fortissima che le ha permesso di non arrendersi e lottare per realizzare questo miracolo.E quando si parla di vino in quelle terre, si parla di Primitivo, Negramaro e Malvasia. Nei suoi stupendi vigneti ai piedi di un'antica masseria del seicento, fra enormi ulivi millenari a due chilometri dal mare, la vite assorbe il profumo e l'aroma delle piante aromatiche che crescono ai bordi della vigna. E cosi' il timo, il rosmarino, il ginepro e l'olivo sono presenti nel bouquet di odori che sprigiona il meraviglioso vino che produce Alessia. Fra gli altri, Alessia produce il Syduri, un primitivo dolce fatto da uve appena appassite sulla pianta e poi affinato per 12 mesi in barrique di rovere francese. Questo vino prende il nome della donna della vigna incontrata da Gilgamesh nel giardino degli dei, ed e' davvero un vino straordinario, con un sapore ancestrale e divino. Primitivo . |
Post n°146 pubblicato il 06 Settembre 2012 da ventodamare
Pulire il casco e' un'arte. Come vivere, dopotutto. Attraversare il quotidiano, con la dose necessaria d'ironia che serve a rendere la vita godibile, o piu' accettabile. E' come pulire la visiera, su cui si schiantano decine di moscerini, api, calabroni ed ogni sorta di insetti volanti. Bisogna rimuovere le incrostazioni, senza rigare od opacizzare la visiera. E' una vera e propria arte, come neutralizzare i moscerini che incontriamo ogni giorno nella vita, senza che questi ci opacizzino la gioia di vivere. E se qualche calabrone ci costringe a sistemi piu' drastici, rimarra' il segno dell'esperienza,che ci ricordera' l'arte dell'ironia paziente. Elementi per attraversare il quotidiano: Acqua, uno straccio di puro cotone e paziente ironia. Imparare dal Vento . |
Post n°145 pubblicato il 04 Settembre 2012 da ventodamare
. |
Si, alla fine sono tornato. All’ultimo momento utile. E sono pronto a ricominciare l’anno nuovo con l’anima colma di tutta l’energia che il Mare puo’ dare. Si, l’anno nuovo, perche’ non lo sapete? Per me il vero capodanno e’ il primo di settembre. E se ci pensate bene anche voi, capirete che in fondo e’ proprio cosi’. E per l’anno nuovo ho un solo buon proposito: Vivere. Buon anno a tutti.
|
Ci sono giorni che scorrono lenti e placidi come un fiume dalla corrente lentissima, una volta li avrei definiti noiosi. In questa estate di giorni cosi’ non ne ho ancora avuti. Giorni in cui basta incontrare qualcuno che ti sorride e non conoscerai mai, per renderti felice. Come quando sono in giro in moto ed un bambino mi saluta sorridendo con la mano da dietro il finestrino di un’auto. Sono quei gesti che mi commuovono, le gentilezze gratuite, senza secondi fini. Ed io quel bimbo lo saluto, tiro su il dito indice e lampeggio con l’abbagliante come si fa fra motociclisti quando ci si incrocia. Forse quel bimbo sogna gia’ di guidare una moto da grande, e non e’ detto che un giorno non ci incroceremo entrambi in moto e lampeggera’ per salutarmi. Parto, vado a cercare qualcuno di quei giorni placidi, in mountain bike in un parco del WWF in Romagna e poi nel mio amato Salento, a salutare un anno dopo, l’ultima dimora di mia sorella sulle colline che guardano il mare, ed a ritrovare il mio mare, mia linfa vitale e richiamo insopprimibile. A presto. Ad esempio a me piace il Sud . |
Post n°142 pubblicato il 09 Agosto 2012 da ventodamare
|
Post n°141 pubblicato il 02 Agosto 2012 da ventodamare
"Una donna vestita di rosso"
|
Post n°140 pubblicato il 30 Luglio 2012 da ventodamare
|
Sorrido al Mare, allo sbiancarsi dell'acqua in spuma impetuosa sugli scogli, al Vento che arriva, portando parole lontane, parole che credevo perdute, dimenticate, in un anfratto dell'anima. Quel Vento scompiglia i pensieri, toglie lo sguardo dallo specchio del presente, apre l'orizzonte del sentire interiore, mi sfiora, s’insinua, mi riempie inarcandomi al cielo, incolla nuvole morbide al viso. E' caldo nel cuore, e' fresco sulla pelle, mi respira, travolge e abbraccia. E' polvere, e' sale. Il Vento e’ la voce del Mare. Neanche il mare . |
Post n°138 pubblicato il 26 Luglio 2012 da ventodamare
I giudici hanno chiuso per disastro ambientale sei reparti dell'Ilva, il mostro siderurgico che si stende sulle colline a nord di Taranto, attaccato alla citta', una propaggine metifica e angosciante. Subito migliaia di operai hanno occupato strade e ponti della citta' per protestare contro questa chiusura. Io quegli operai che protestano, quei dirigenti ed i padroni del vapore che guadagnano sul sangue di questa citta' disperata, la famiglia Riva di Brescia, li porterei all'Ospedale Nord di Taranto, al settimo piano di quella fabbrica di dolore e disperazione che guarda il Mostro da lontano, che invece appare indifferente fra le sue alte ciminiere che spargono diossina e morte su questa terra selvaggia e bellissima. Anni fa dovettero uccidere migliaia di pecore e capre che pascolavano li vicino. Tutto il latte ed i formaggi che si ricavava da loro, erano saturi di diossina. Guardo quegli operai e penso a mia sorella, che nella camera bianca, isolata dai batteri esterni e dalla sua vita da un vetro, al settimo piano fra altre donne calve, bambini smunti e lacrime seccate sulle gote, ha vissuto gli ultimi giorni della sua giovane vita lo scorso agosto. Vorrei fargli guardare quegli occhi, con nel fondo il luccichio dell'animale spaventato che sa di essere in trappola e cerca disperatamente una via di fuga che non c'e'. Vorrei fargli vedere come funziona qui, dentro il reparto c'è gente allegra, di quell'allegria forzata, di plastica, malsana. I bambini hanno i giochi più belli del mondo, i più grandi computer e cellulari sempre accesi, a cercare contatti col mondo. Ma nei corridoi, sulle scale, nel giardino di terra rossa piena delle piante meravigliose della macchia mediterranea del Salento, scorrono lacrime silenziose da volti curvi verso il suolo. Che la speranza e' in una provetta e troppe volte e' solo l'ennesima amara illusione. Il Mostro ha cresciuto questa città, dando ai suoi figli lavoro e morte in maniera crudele e sincopata. Ed ancora oggi che tutti sanno da anni che e' il Mostro, chi si arricchisce con il Mostro nega la sua natura. Ed anche i figli di questa città si chiedono se e' meglio il lavoro con la diossina oppure la fame in questa natura meravigliosa. Pazzi, sono dei pazzi. E' una domanda che non bisognerebbe nemmeno fare. Chi difende il posto di lavoro che fa di questa città una delle città con un'incidenza di tumori più alte al mondo, e' solo un pazzo, egoista e cieco. Andate a guardare negli occhi un bambino di otto anni come Tommasino che ha capito che non diventerà mai un calciatore, che non diventerà nulla. Solo un numero nella statistica dei morti di tumore offerti in sacrificio al Mostro di Taranto, in cambio di uno stipendio che gocciola sangue. Eppure.. . |
I due lupi s'incontrarono nella grande radura attraversata dal fiume. Si erano "sentiti" subito, riconosciuti prima ancora di vedersi in mezzo a tutti gli altri. Erano della stessa specie, ma non dello stesso branco. Orsacchiotti, coniglietti, cagnolini fedeli e bastardini del bosco, si ritrassero lasciando spazio fra loro ed i lupi. La lupa viveva sulla sponda a sud del fiume, il lupo su quella nord, ed ora erano li' nella terra di nessuno. Si piantarono gli occhi addosso fin dal primo passo, ma non li attendevano carezze e svenevolezze, ma un sordo ringhio soffocato in gola, preludio di unghiate, graffi e zanne piantate nel collo nel gioco dell'amore dei lupi. Non sapevano ancora se si sarebbero azzuffati, fondato un nuovo branco, oppure se avrebbero solo ululato un po' insieme alla Luna, prima di tornare ognuno sulla propria sponda. Intanto si godevano il momento bevendo allo stesso fiume, uno affianco all'altro. La lupa sottovento con le narici piene dell'odore aspro e forte di lui, ed il lupo a valle di lei, beveva acqua fresca e la saliva di lei, dolce e speziata nella gola, sulla lingua. Un momento selvaggio e bellissimo che i due lupi assaporarono senza fretta, lentamente, avvicinandosi piano l'un l'altro, senza mai staccare gli occhi dagli occhi. E poi, che sia quel che sia. Licantropi . |
|
ULTIMI COMMENTI
CINEMA DELL'ANIMA
ANGELO DEL FANGO
I MIEI LINK PREFERITI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
TOOLS
Inviato da: lightdew
il 12/02/2017 alle 00:34
Inviato da: Katartica_3000
il 11/01/2015 alle 19:56
Inviato da: blanche.f
il 11/01/2015 alle 13:49
Inviato da: Katartica_3000
il 28/12/2014 alle 18:34
Inviato da: gitana100
il 22/12/2014 alle 14:50