Uno dei temi più importanti ce è venuto a galla ultimamente soprattutto in merito alla posizione che la CHiesa di Roma ha da sempre espresso in merito è il tema dell'aborto... ovvero l'interruzione volontaria della gravidanza...in Italia esiste già da tempo una legge che legalizza tale atto che non sto qui a giudicare in quanto non spetta a me dire se è lecito o meno.. ma purtroppo devo comunque farmi questa domanda perchè il mestiere che mi accingo a fare e la carriera che voglio intraprendere per fortuna o purtroppo (data la mia fede cattolica)...mi mettono innanzi questo atroce interrogativo... ma esaminiamo la questione nel dettaglio...la Chiesa di Roma ovviamente direi è contro l'aborto cosi come lo è nei confronti della pillola del giorno del dopo o di tutte quelle misure contraccettive che sono finalizzate alla "negazione della vita", in quanto il frutto dell'amore di due persone si compendia proprio con la procreazione ... certo non dobbiamo dimenticare che viviamo nel 2008 e sappiamo bene come alcune misure come il preservativo sono fondamenteli anche per la prevenzione di malattie molto gravi come l'aids, gonorrea,epatiti e altre malattie sessualmente trasmissibili, ma non è questo il punto della situazione...ciò che dobbiamo chiederci alla fine dei conti è: quell'"ammasso di cellule" che si formano in seguito all'unione dello spermatozoo e della cellula uovo può considerarsi individuo a tutti gli effetti? secondo le associazioni cattoliche e il movimento per la vita si, per cui la sua vita va tutelata sin dal principio...e fino a qui sono pienamente daccordo... ma il problema che mi pongo è... e se la vita di quell'"individuo" (chiedo scusa per le virgolette ma sono d'obbligo non essendo chiara ancora la mia posizione in merito alla questione) mettesse a rischio e in serio pericolo la vita stessa della madre o ancora, se il tutto fosse il frutto non di amore tra due persone ma solo di una violenza da parte di un uomo privo di qualsiasi coscienza nei confronti di una donna innoncente e sconosciuta?? può ancora chiamarsi frutto dell'amore??? e se si come si ci deve compotare???questi sono gli interrogativi principali che mi pongo e che penso sia giusto si ponga qualsiasi individuo su questa questioni che sono delicate ma allos tesso tempo poco conosciute da parte dell'opinione pubblica...aspetto una vostra risposta riguardo la vostra opinione...VIncenzo
ABORTO... VOI CHE NE PENSATE??'
Uno dei temi più importanti ce è venuto a galla ultimamente soprattutto in merito alla posizione che la CHiesa di Roma ha da sempre espresso in merito è il tema dell'aborto... ovvero l'interruzione volontaria della gravidanza...in Italia esiste già da tempo una legge che legalizza tale atto che non sto qui a giudicare in quanto non spetta a me dire se è lecito o meno.. ma purtroppo devo comunque farmi questa domanda perchè il mestiere che mi accingo a fare e la carriera che voglio intraprendere per fortuna o purtroppo (data la mia fede cattolica)...mi mettono innanzi questo atroce interrogativo... ma esaminiamo la questione nel dettaglio...la Chiesa di Roma ovviamente direi è contro l'aborto cosi come lo è nei confronti della pillola del giorno del dopo o di tutte quelle misure contraccettive che sono finalizzate alla "negazione della vita", in quanto il frutto dell'amore di due persone si compendia proprio con la procreazione ... certo non dobbiamo dimenticare che viviamo nel 2008 e sappiamo bene come alcune misure come il preservativo sono fondamenteli anche per la prevenzione di malattie molto gravi come l'aids, gonorrea,epatiti e altre malattie sessualmente trasmissibili, ma non è questo il punto della situazione...ciò che dobbiamo chiederci alla fine dei conti è: quell'"ammasso di cellule" che si formano in seguito all'unione dello spermatozoo e della cellula uovo può considerarsi individuo a tutti gli effetti? secondo le associazioni cattoliche e il movimento per la vita si, per cui la sua vita va tutelata sin dal principio...e fino a qui sono pienamente daccordo... ma il problema che mi pongo è... e se la vita di quell'"individuo" (chiedo scusa per le virgolette ma sono d'obbligo non essendo chiara ancora la mia posizione in merito alla questione) mettesse a rischio e in serio pericolo la vita stessa della madre o ancora, se il tutto fosse il frutto non di amore tra due persone ma solo di una violenza da parte di un uomo privo di qualsiasi coscienza nei confronti di una donna innoncente e sconosciuta?? può ancora chiamarsi frutto dell'amore??? e se si come si ci deve compotare???questi sono gli interrogativi principali che mi pongo e che penso sia giusto si ponga qualsiasi individuo su questa questioni che sono delicate ma allos tesso tempo poco conosciute da parte dell'opinione pubblica...aspetto una vostra risposta riguardo la vostra opinione...VIncenzo