VIOLA BASKET

Ricordando Sojourner


Il 20 ottobre 2005 Sojourner si schiantò con l’auto contro un albero della Terminillese (Rieti).19 ottobre: Domenico Zampolini va a cena da amici e porta con se una splendida sorpresa, Zio Willie Sojourner. La serata va avanti. Lo Zio tiene banco come sempre e verso mezzanotte la compagnia si separa. Prima di tornare a casa, l’ex pivot della Sebastiani dal 1976 al 1982 fa il rituale salto dall’amico Giancarlo al Bar Crosby, beve un caffè, compra dei cioccolatini, saluta tutti e sale sulla Bmw fornitagli dalla società. E’ da poco scoccata la mezzanotte ed è ormai il 20 ottobre. Piove da giorni: è un vero autunno. Nulla a che fare con la lunga e prolungata estate che abbiamo appena vissuto. Il che fa riflettere sulla fatalità. La casa di Sojourner è sulla Terminillese, in direzione Vazia. Una strada che Willie conosce benissimo avendola percorsa migliaia di volte nella sua prima permanenza a Rieti: la prima casa era solo un chilometro più indietro rispetto al punto in cui la sua esistenza terrena sta inaspettatamente per concludersi, proprio all’apice di un periodo di grande gioia, dopo ben ventitré anni trascorsi andando su e giù per gli Stati Uniti a cambiare diversi lavori. Piove molto, dicevamo. Dopo una curva a sinistra c’è un rettilineo con un leggero dosso.
Però l’auto, che procede a discreta velocità su una strada conosciuta a menadito, sbanda. Sojourner perde il controllo e il veicolo va verso il lato sinistro. Anche qui il fato ci mette qualcosa di suo. Ci sono solo due alberi in quel punto, distanti alcune decine di metri l’uno dall’altro. Oltre, dopo un leggero dislivello, c’è solo l’aperta campagna. Il fato, per un incredibile scherzo del destino che forse capiremo solo quando tutti, prima o poi, andremo a incontrare Willie, ci ha voluto mettere in mezzo quel dannato albero.