VITA DA PROF

Post N° 3


La mia è una scuola dei NON.Non tanto perché sia piena di divieti, tutt'altro, ma per le condizioni in cui siamo costretti a lavorare.NON ci sono aule sufficienti per le attività integrative e a volte perdiamo anche venti minuti a cercare una sistemazione decente per fare lezione con un piccolo gruppo. L'ultima volta ci siamo messi con un tavolo e qualche sedia davanti alla porta del bagno insegnanti. L'alternativa era scrivere sul materasso della palestra...NON c'è più carta per le fotocopie e presto finirà anche il toner. O facciamo una colletta tra insegnanti o utilizziamo la cartoleria in piazza. Sempre, ovviamente, a spese nostre.NON c'è sapone nei bagni. Ce lo portiamo a turno da casa. Vediamo il lato positivo: almeno ognuno di noi sceglie la marca e la profumazione preferita. NON c'è il computer della segreteria per scrivere le schede di valutazione. Come monaci amanuensi scriviamo tutto a mano, giudizio dopo giudizio. Fatto per pomeriggi interi significa rischiare di scrivere castronerie a iosa, ma non c'è altra scelta.NON abbiamo collegamento Internet. Fare ricerche per preparare una lezione multimediale, reperire immagini e informazioni, stimolare i ragazzi è impossibile. Del resto cosa pretendiamo, siamo solo nel 2007 :-)NON c'è una sala professori con sedie/cassetti per tutti. Chi primo arriva, al mattino, riesce a sedersi. Gli altri in piedi. Chi è di ruolo, di solito, ha un cassetto con serratura. Gli altri sistemano le loro cose dove trovano.Per stasera mi fermo qui. Ma i NON sono ancora moltissimi e NON si fermano qui, sarebbe troppo bello...