Lugano (Lügann in lombardo), è un Comune del Canton Ticino di 56.719 abitanti (130.000 abitanti nell'agglomerato), nona città svizzera per popolazione e principale centro urbano del Canton Ticino.
Situata nella Svizzera meridionale, al confine con l'Italia, si estende su circa 31,2 km2 ad un'altezza di 273 m s.l.m sulla sponda settentrionale del lago di Lugano.Località turistica molto frequentata, Lugano si è inoltre affermata mondialmente come piazza bancaria internazionale di primo piano, al terzo rango in Svizzera dopo Zurigo e Ginevra.Sull'origine del toponimo Lugano vi sono diverse teorie: dal nome del dio celtico "Lug", protettore delle acquedal latino "lucus", bosco, selva dall'acronimo della "Legio V (quinta) Gaunica Auxiliares", una legione ausiliaria dell'impero romano, da cui sarebbe derivato poi anche lo stemma della città, tuttavia la ricerca filologica più aggiornata la ritiene cervellotica e destituita di ogni fondamento.Lugano, oltre che sul turismo, basa le sue risorse sulle numerose banche e sul settore finanziario in generale che non cessa di accrescersi. La capitale finanziaria luganese ospita anche altre industrie quali, ad esempio, le fabbriche di macchinari, l'industria tessile, i resti di quella che era una florida industria di lavorazione del tabacco, la fabbricazione di cioccolata. Merita di essere segnalata anche la produzione di carta. Lugano è inoltre azionista di maggioranza del Casinò cittadino, sala da grandi giochi con ristorante.
Le origini e il medioevoI primi documenti indicanti l'esistenza della città sono datati 875. Già nel 724 però il borgo di Lugano veniva nominato nella donazione che re Liutprando fece a San Carpoforo di Como.
Nel medioevo, per secoli, Lugano come le altre terre dell'attuale Cantone Ticino seguirono le vicende dei vicini Comuni lombardi di Como e Milano, i cui conflitti ebbero spesso come campo di battaglia proprio la regione che costituisce ora la Svizzera italiana.
Del secolo XIV sono i primi Statuti, a noi solo in parte noti, redatti sulla falsariga di quelli di Como del 1335. Ci sono invece pervenuti integralmente gli statutari luganesi del 1441 basati su quelli anteriori. Nel 1449, quando il borgo ricadde per breve tempo sotto la signoria di Como, quest'ultima si affrettò tuttavia ad imporre nuovamente la propria legislazione particolare .
Tali contese si chiusero con l'avvento del definitivo predominio di Milano, sotto la signoria dei Visconti, attorno alla seconda metà del secolo XIV. La città fu occupata prima dai soldati francesi del Mondragon, poi dagli Svizzeri nel 1512. Dunque, dopo più di cento anni di dominio da parte della potente città lombarda, in concomitanza con la perdita dell'indipendenza del Ducato di Milano e con le invasioni straniere in Italia, s'instaurò il quasi trisecolare governo dei Confederati (1521-1798).
La città era fortificata e dove oggi sorge il "Palacongressi" si poteva scorgere un castello definitivamente abbattuto dagli svizzeri (prevalentemente per motivi di costi di manutenzione) dopo la conquista del territorio luganese.
La dominazione svizzera e l'epoca napoleonicaA tale lungo periodo, durante il quale la città di Lugano era un baliaggio dei 13 Cantoni dell'allora Confederazione elvetica pose fine l'invasione napoleonica, in particolare fu significativa per il Ticino l'entrata di Napoleone Bonaparte in Lombardia nel maggio del 1796 e la creazione nella vicina Lombardia della Repubblica Cisalpina.
La mattina del 15 febbraio 1798, infatti, i Cisalpini sbarcarono a Lugano. Essi incontrarono però la resistenza dei Volontari del Borgo, una guardia costituita fra la popolazione locale su iniziativa dei rappresentanti dei Cantoni Sovrani. Seguì una convulsa giornata di scontri, al termine della quale i Cisalpini, malgrado un iniziale successo, furono respinti. Gli elementi più aperti della borghesia luganese approfittarono tuttavia degli eventi per realizzare la sospirata indipendenza del borgo al motto di "liberi e svizzeri".
A determinare la svolta verso l'adesione alla Repubblica Elvetica piuttosto che alla Repubblica Cisalpina contribuirono sia l'affrancazione dei baliaggi decretata dal Canton Basilea, rapidamente imitato da altri Cantoni, sia la nuova costituzione della Repubblica Elvetica. Quest'ultima, costituendo sull'intero territorio dell'attuale Canton Ticino i due Cantoni di Lugano e Bellinzona, troncò le resistenze dei Cantoni confederati meno disposti a concedere la libertà ai territori d'oltralpe.
Il periodo della Repubblica Elvetica fu per Lugano, come per il resto del paese, un'epoca di continui rivolgimenti e sommosse popolari, causati principalmente dal malcontento delle popolazioni rurali per la politica del nuovo Stato unitario.
Lo stesso Napoleone dovette prenderne atto e con l'Atto di Mediazione del 1803 sanzionò la nascita del Canton Ticino come Repubblica formalmente sovrana e indipendente all'interno della riformata Confederazione Svizzera.
Con la caduta di Napoleone nel 1815 il Congresso di Vienna confermò l'indipendenza dei nuovi Cantoni e nacque così la Svizzera dei 22 Cantoni. Per il Canton Ticino la nuova Costituzione - di tendenza restauratrice - risolse in modo salomonico la questione del capoluogo cantonale con l'alternanza ogni sei anni dei borghi di Bellinzona, Locarno e Lugano; quest'ultima, quindi, nel XIX secolo funse anche da capitale cantonale.
Risorgimento italiano e LuganoNel XIX secolo Lugano svolse un ruolo rilevante nelle vicende del Risorgimento italiano, in quanto sulle rive del Ceresio soggiornarono molti e importanti esuli italiani.
Vi ha vissuto Carlo Cattaneo, precisamente a Castagnola, dove si era ritirato dopo il fallimento della rivolta delle Cinque Giornate di Milano. Qui morì il 16 febbraio 1869.
A Villa Tanzina ha soggiornato Giuseppe Mazzini per diversi anni, ospite di Sara Nathan, amica carissima anche del Cattaneo. Qui si era trasferito anche il patriota Abbondio Chialiva dopo aver fatto fortuna nelle Americhe, e qui aveva acquistato la villa dove ospitava patrioti italiani e intratteneva rapporti con diversi intellettuali italiani.
A Lugano aveva riparato anche Maurizio Quadrio che aveva qui organizzato l'insurrezione della Val d'Intelvi insieme al Mazzini nel 1848.