GALATEO E SALENTO

IL FURTO è ORMAI IL MEZZO DI AUTOFINANZIAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI. A DANNO DEL CITTADINO


All'improvviso ti propongono di vedere il film su Leopardi, Il giovane favoloso di Martone, col mattatore Elio Germano. Bisogna darsi da fare perché è l'ultimo giorno di programmazione al cinema Italia di Gallipoli, Sala 3. Ci andiamo, il mio amico Giorgio ed io,parcheggiamo  alle 17,23 di fronte al cinema; tariffa 0,75 per 30 minuti, ossia Euro 1,5 ad ora. Cerchiamo la minutaglia, raccogliamo Euro 3, ,ci garantiamo due ore di tranquillità(cos' pensiamo)  fino alle 19,23. D'altra parte chi sa la durata del film ?  Ci accomodiamo : proiezione senza intervalli fino alle 19,40, senza tregua. Usciamo e, sorpesa,sul  parabrezza della Panda ci accoglie una sanzione di Euro 44, che tradotta in orario e relativi  soldoni, comporta  la differenza di 17 minuti, e 42,5 centesimi. Questo modesto sforamento si trasforma d'incanto in una penalità di Euro 44. che sono ridotti a 28, ove tu accetti di pagare subito.  Breve riflessione: se non paghi ed apri un contenzioso, senza saperne i tempi, devi supportare la pratica di una  marca da bollo da 40 euro in su, altro deterrente atto a convincerti di desistere dal portare molestie ai padri della patria.  Non c'è che dire, un criminale sistema di autofinanziamento dato in appalto, con una serie di machiavelli per indurti comunque a sborsare. Che si sarebbe dovuto fare per evitare l'odioso balzello? Uscire dal piano sotterraneo della Sala 3, informare la maschera di dover correre a integrare il ticket del parcheggio, poi rientare nella sala 3, per terminare di vedere l'ultimo scampolo del film?  Quanti dei 17 minuti sarebbero occorsi? non meno di una decina. Ma ne valeva la pena? Si poteva anche fare così, atteso quello che era stato programmato dagli avvoltoi gallipolini del parcheggio, appostati per sorpendere l'incauto parcheggiatore, stregato da Leopardi, e per piazzare sul parabrezza il cazzinculo degli euro 44. Col quale certo la comunal organisation allestisce i posteggi, compensa i posteggiatori, e, se ce n'è ancora, dota di qualcosina altra i propri sventurati sudditi.I quali, di solito si limitano a protestare contro questi aguzzini, forti in aritmetica, e così tanto spilorci da sottrarsi  a qualsiasi taglio d'unghia, o rinuncia a proprio privilegio,  ma capaci di derubare disinvoltamente i propri amministrati, di scipparli, per il cosidetto interesse pubblico,  a servizio della cosidetta "città bella". DI QUESTO PASSO LI ATTENDE  LA GUERRA.