GALATEO E SALENTO

IMPROVVISI


Il vezzo tutto burocratico e istituzionale di ammassare tutte insieme, in un unico menù, come Galatone in Corte, lo scorso sabato 20 dicembre, una serie di eventi tutti rispettabili, è quanto meno stupido e odioso. Crea guerricciuole tra i vari interessati.la presentazione di un libro straordinario e la commemorazione di un grande intellettuale del Salento,Nicola De Donno, il ripristino di una mastodontica stella metallica,una mostra fotografica dell'artigianato, il memento di un parroco caro a tantissimi. A riprova che occorre essere programmatori intelligenti ed equi, e non seguire le mode,l'anarchia delle richieste,la voglia di saluti istituzionali e di passerelle.Crea anche inquietudini, e intolleranze, come quelle di chi ti rimprovera il server a te fornito e non a lui, di chi si permette di intromettersi nello spazio che tu stai occupando per dirti di far presto chè diventa tardi per il suo evento.Disperde la gente, la disorienta.Incoraggia chi privilegia lo stomaco. Fa sorridere con i mega manifesti, dovve ti mostrano un prete che accarezza la propria città, e sembra una promozione del celebre film di Rosi,Le Mani sulla Città.Bisogna pensarci su. Serve certo più riflessione e meno improvvisazione.