Nadia

FAVOLA


C’era una volta una bambina di nome Luna. Luna viveva in una casetta nel bosco insieme ai suoi genitori.Era triste perché la mamma e il papà parlavano e dicevano molte cose,invece lei non riusciva a parlare.Un giorno pensò “Io non sono come gli uomini perché non so parlare.Si vede che sono uno degli animali del bosco.Andrò a chiedere a loro chi è la mia mamma”.Gli animali del bosco infatti comunicano non con le parole ma col pensiero.Luna uscì dalla casetta e andò dalla Volpe. Le chiese col pensiero “Volpe, sei tu la mia mamma?”La Volpe le rispose: “Non vedi come siamo diverse? Tu hai lunghi capelli,io la pelliccia.Io sono guidata dall’istinto,tu dai sentimenti”.Luna non capì bene questo pensiero della VolpeAllora andò dall’Orsa:“Orsa,sei tu la mia mamma?”L’Orsa le rispose:“Non vedi come siamo diverse? Tu hai i denti piccoli e rotondi,io lunghi e affilati.Io seguo l’istinto,tu il cuore”.Luna non capì molto questa risposta dell’OrsaAllora andò dalla Lepre:“Lepre,sei tu la mia mamma?”La Lepre le rispose:“Non vedi come siamo diverse?Tu hai le orecchie graziose come due conchiglie,io lunghe lunghe.Io vivo grazie all’istinto,tu ti nutri d’amore”.Luna non capì bene il sussurro della LepreAllora andò dalla Lupa:“Lupa,sei tu la mia mamma?”La Lupa le rispose:“Non vedi come siamo diverse?Tu sei alta e cammini su due piedi,io devo stare su quattro.Io non ho che l’istinto,ma tu le emozioni”.Luna non capì molto il messaggio della LupaAllora andò dalla Trota del fiume:“Trota,sei tu la mia mamma?”La Trota le rispose:“Non vedi come siamo diverse?Tu hai la pelle morbida e rosa, io il corpo coperto di scaglie.Io mi muovo nel fiume grazie all’istinto,tu ti muovi nella vita grazie a ciò che senti e provi”.Luna non capì molto bene ciò che le voleva dire la TrotaSi stava facendo buio e si sentiva il vento fra i rami degli alberi,il verso del gufo e lo scricchiolio dei rami spezzati da qualche animaletto di passaggio,quando un’ombra si avvicinò a Luna:era alta e camminava su due piedi,alla Luce Della Luna i Suoi capelli sembravano fili d’Argento,il Suo sorriso un filo di perle,le Sue orecchie due conchiglie del mare.Luna tremante provò a chiedere col pensiero “Sei tu la mia mamma?”L’ombra le corse incontro,l’abbracciò e la tenne stretta.Luna,a contatto con quella pelle morbida e profumata sentì il calore,la gioia,la tranquillità di essere fra le braccia della Mamma. Non c’era bisogno di altro.L’ombra era la donna che viveva con lei nella casetta.Le disse:“Figlia mia,non cercare lontano chi sei:tu sei la mia bambina,anche se non parli come faccio io.Se ascoltiamo i nostri sentimenti possiamo parlare anche senza le parole.Il bene che ti voglio infatti è racchiuso nel tuo cuore ed è proprio lì che devi cercarlo”)O(