IL VOLO DEL FALCO

E dal dolore… io RITORNO


Talvolta la vita ti appare come un vetro appannato… riesci a vedere oltre, solo quando rimuovi quel velo di umidità che lo offusca. Tutto allora d’incanto t’appare chiaro e nitido, limpido e cristallino.Si, anch’io provengo dalla vita terrena... fatta di realtà e pochi sogni. Una vita in cui ho camminato a lungo, con sacrificio per giungere a mète prefissate, agognate e… che ritenevo sufficienti per conquistare quantomeno la serenità. Frammenti passati, come biglie che rotolano... e ognuna custodisce in sé luci ed ombre. Troppo ho camminato per immaginare anche solo lontanamente i luoghi visitati, gli ostacoli superati, le cime conquistate.Fintanto che ho scoperto che vivevo in luoghi dove "la vera felicità" non è più di casa... l'attaccamento alla realtà e la negazione del trascendente, tipica dei giorni nostri, non si confaceva più al mio essere ed è così che ho deciso di fermarmi di fronte a strade che non mi appartengono... ed è per questo che ho deciso di intraprendere la via stellata... il cielo... il VOLARE.Ora che il dolore mi ha temprato caratterizzando gli istanti della mia ultima vita, guardo oltre questo vetro finalmente ripulito e rivedo il cielo, le stelle, il profumo di un mattino soleggiato… ritorna in me il desiderio di riprovare… di ritrovare la rotta smarrita che conduce alla felicità.Sì, RITORNO… più forte e maestoso di prima, ebbro di bellezza e di un cuore che ha voglia di ritrovare LEI, la mia prediletta… la musa ispiratrice delle mie inconfondibili emozioni. Sono tornato Falco Reale in un questo mondo che ha cercato di cacciarmi… senza riuscirci.
Un caro saluto alla CUCCIOLA che mi ha sostenuto con molto affetto in questi ultimi mesi, un forte abbraccio a mia madre che una malattia tenta di debilitarne il proseguo, un’ultima lacrima versata a chi, il Cielo, ha deciso di non far soffrire più: un uomo umile ma che fece dell’onestà, l’altruismo e il rispetto i suoi ideali; un uomo che fece del lavoro la sua vita e della famiglia il suo affetto… un uomo che ha composto di proprio pugno semplici parole che io ora trascrivo come piccola testimonianza della sua memoria e di ciò che mi ha trasmesso nel sangue… la passione per quella forma d’arte chiamata poesia, lo scrivere emozioni nella pelle e nel cuore.Un uomo… che io chiamavo PAPÁ.Non affannartia cercare vane paroleper descrivere l’aurorache gioca con i raggi del sole,il rombo spumeggiantedi una cascata,la perfezione cromaticadi un arcobaleno,il placido ritmodi un ruscello,l’incessante gracidiodi uno stagno,la melodia del ventoche soffia tra il canneto,la spettacolare magiadi un tramonto,l’infinito misterodel firmamento.Lascia che il tuo CUOREsi impregni di tanta armoniae si commuovaal cospetto del CREATO.