IL VOLO DEL FALCO

La scatola


Ho chiuso il dolore in una scatola che vorrei gettare via.  Ho alzato il coperchio ancora una volta,   per controllare    di non aver dimenticato nulla,     per essere certo che tutto vi sia contenuto.Rivedo vecchie figure, consigli ormai sciupati,  oggetti e forme di un estinto passato.   Osservo le immagini,    rileggo le parole,     ma tutto fa ancor più male.Ho smesso da tempo quelle comode scarpe  sulla strada d’asfalto.   Ora cammino su strade sterrate    con la testa china     e nudi piedi che dolgono.Accompagnato dal dolore, nel malinconico umore,  rifletto;   ogni espressione    ed ogni sillaba     sono intrisi dal rimorso.Troppi sorrisi non spesi, mille parole non dette,  emozioni non trasmesse,   che rinchiudo nel silenzio,    di questi giorni     che ancora odorano di morte.Ho racchiuso il mio cuore in una gelida prigione,  con sbarre di sofferenza   e lucernari di incomprensione.    Sono colmo di infinito vuoto     e abbandonato al certo destino.Una lacrima scorre sul viso, mentre ripongo  la scatola al suo posto,   conscio di non poterla gettare.    La forza per liberare il cuore     solo in me la devo trovare. E mentre il nuovo anno ormai è iniziato,  mi rincuoro di averci provato   e di esser stato capace    ad essere     un uomo migliore.Per i miei 43 anni... a mio padre e a tutti i padri (come me) di questo mondo.