VOMITO SUBITO

Il CORPO FANTASMATICO

( " le mie dita sinistre " - skattoparkodarko1 )

Questa è la prima foto di 1 serie (MIA) che prenderà,
senza troppo chiasso e fretta,
piede su questo blog.
Nel film " American Beauty" c'è 1 ragazzo che filma 1 busta di plastica che gira nel vento: stupore per pochi sulla faccia della terra.

Cuscino. Avevo bussato per entrare: casa del custode del mio vecchio mondo.
Quello che ogni notte cambia scenario.
Quello che in simboli e assurdo ogni notte parla di tutte le possibilità possibili della propria esistenza come anima.Vivente.
Il piede s'infila già nel caldo del morbido; il braccio dx va nella solita area riservata all'unica disfatta sciolta dei muscoli.
1 occhio soldato mi resta per guardare l'ora.
Mi spavento.

...La mensola sulla mia testa ha 1 cliente fisso: 1 lampadina ristretta per leggere comunque, ovunque. Il suo occhio si posa
su 1 estraneo.
1 ombra bagnata, in movimento.
Fatta di tanti pezzettini mobili.
Cazzo sono io.

Ogni volta che la propria carne dà corpo all' alterità, anche solo per 1 bugiardo istante, arriviamo all' inconoscibile altrimenti.
E' quello 1 momento di rivelazione.
L'inconscio si affaccia e ci spiattella sul muso 1 suo segreto.
Ciò che guardiamo non è 1 distorsione. Ma 1 pezzo di noi
che non abbiamo mai visto negli occhi per quello che è .
E' quello il momento del: "Piacere, parkodarko".
Del  poter fare legame, qualche domanda.

                      E magari scattare 1 foto per ricordo .

                                                                                [ parkodarko ]

MATEMATICAMENTE

VAI a Roma e conti i buchi del Colosseo. 
TI PARLO e non so piazzarti la gioia.

Le misure che non si debordano
non creano, infinito, il 2.

                                                    [ parkodarko ]

Post N° 14

- INTERRUZIONE DEL SOLITO ANDAZZO 
                                            SU QUESTO BLOG -

 
Finora in questo spazio mi sono permessa il non senso, la libertà, l'espressione completa senza troppo compromesso, anche a costo di non risultare chiara.
Ma ci sono cose semplici e quotidiane nel reale che sono le più disordinate e strabilianti del mondo.Le più artistiche e imprevedibili.
Caos che generano ancora più vita, contemporaneamente per più di 1 persona alla volta.
Poesie assolutamente senza senso e comprensibili in 1000 modi diversi a tutti.
Quelle saranno le parole di oggi.Perciò è ora di dirlo:

 " TI AMO.
            ( fanculo... ) "

                      [ parkodarko ]

ARREDAMENTI promotional

geloni assurdi mentre scrivi:
ma dov'è Babbo Natale?

paralisi scansata.ricordi:
"I termosifoni sono già accesi".

Fuori li cercavi, normalmente di scatto.

La finestra.
L'inconscio trova dove tu non 6
1 albero dove le luci parlano alle tue, tante
spine arzille che non ce l'hanno fatta
a piantarla di rompere il cazzo
con la dolcezza di 1 boia eccitante spiacente 
richiamato a vita per vederti
morire dentro la carne
senza avere la sua.

Le dita nella presa
gettano corrente ovunque,
senza parsimonia.

[ parkodarko ]

PRESO

Stai seduta vicino al mio. Sgranocchi: davanti hai 1 show.
Non vedi se ne manderanno 1 altro. E' ovvio
che il sole ti risponda
nella tua lingua di bellezza e innocente
sicurezza di pensiero pulito,
consumato.
Forse sei come me
prima che trovassi
i graffi e i viaggi in bottiglia
a ondulare infinitamente,
poco dopo la scuola.
Rozzo è il mio,
incantevole censore
che si firma:
"Fermati!" al fuoco
troppo vicino al colore
di 1 vecchio malore. 

                                               [ parkodarko ]

Carillon

La siringa ha bucato il cucchiaio.
Ora gocciola tutto il fluido sul tappeto che beve di corsa, malato.
Lo tormentano i passi di tante donne che avevano amato
uomini come altri, dall'università al lavoro, la tomba.

Le risate: l'orologio le batte
come palle rabbioso
contro il letto 
da mesi sfatto
scrivendo, piangendo.Anche coi capelli.

Le ragazze son grigie eppure belle
in compagnia dei diari da tè,
mentre il giardino si spoglia: son sedute.
Inzia a piovere, devono fuggire:
le righe in testa non tengono.

                                                 [ parkodarko ]

Non c'è studio

Non trovo il segno,
proprio quello a cui dovevo tornare a leggere e chiudere le tende
per sentire meglio.
Desidero forte 1 po' di vino ma alla veglia spenta
i pesci non vengono.
I colori miei sono sparsi e l'osso è nero,
non come questo libro a parole
che usano il bianco per staccarsi dal tempo
fermo di chi le ha riunite
e affidate a macchine nuove che distribuissero ragionamenti.
Tra il dire e il fare non c'è niente
perchè non lo vedo nelle stanze
immense tra il dire prima e quello dopo
ché non si può guardare
dritto dove
ancora devo arrivare:
prodursi è 1 lumaca in viaggio
tra questi due padroni
che si guardano istantanei amanti schiavi.

                                         [ parkodarko ]

LA VITA dei LUTTI

parlo a TE. ai tuoi capelli.
 alla tua pancia.Ti vedo incinta.
Sono 1 estraneo.Mi sei estranea.
Siamo amici nuovi nella morte:
1 stretta fredda è strana a credersi.

E' bello vederti immobile
e io giro e ti vedo per la prima volta
per intero.
Ora che il sangue non ti è fedele
la verità urta,
parla tutto
con seduzioni benigne
e mi toccano lente,
finalmente.

Da te
solo giorni escono
da questo giorno,
scricchiolato rapido su me
solo:
piangono e non prendono
l' istantanea in vita della
liberazione...

                                              [ parkodarko ]

Tutto quello di 1 lago, la casa, il tempo...

Mi trovo il perchè non ho atteso.Scritto.Porto.
No gote in piedi, suggerite e un ballo
per cercare i nomi della strada delle cose.
Nostri fiori, anche soli : saltati.
Preso tutto e perso gli occhi del cielo alzato, bambino.
La stesura,la mediazione,i dischi.Le travi di idee che mi scaldano
la sedia, ogni giorno, quando non c'è stato mai nessuno in casa.
Il foglio,le corde,lo zucchero sul naso e i libri che fischiano sotto
le coperte, quando 1 torcia veemente ruba sogni già pronti ma respinti ancora dallo squallore:
non li conosce.Non li immagina nemmeno.Non c'è spazio ma
per poco ancora.
Tornerò alle mie gonne gonfie e ai riccioli.Al mio sospiro unico 
nel vento.
Sbufferò su quei soliti fiori che si disfano, a palla vuota, se solo parli loro.
Non è così vuoto, il mio castello di me.

                                                                   [ parkodarko ]

BRINDISI

Si alzano coperte. S'infilano lì i miei a quell'ora in cui si svegliano
i sogni peggiori.
I miei compagni sfigurati vanno in cucina e io con loro.
Ci troviamo affamati e il "click" viene senza lampadina.
Il cellulare è l'ultima generazione delle candele.
Caratteri, ci vogliono caratteri. Messi sù da qualsiasi dito a schiacciare.
Ricordo pagine: io non ci sono.
Rido per profumi: se li dividono loro e li dissolvono rotti.
Le ginocchia sono tonde da baciare ma sotto, l'osso non mi fa entrare
dove vedo c'è la mia storia e dove loro
non noteranno. Mi illudo. Ormai puzzo delle nostre chiacchiere
precise e totalmente sbucciate, isolate, violente:
loro sono gli unici che dopo le 3.00 accettano Bayles in fiale.

                                                               [ parkodarko ]