FREEDOM

Riflessioni


Ieri sera ho guardato "Che tempo che fa" su rai3 ospite della puntata Roberto Saviano. Ammiro questo ragazzo, per la sua forza, per la sua volgia di dire la verità, perché nonostante le minacce non si sia fermato e continui a testimoniare l'orrore di una guerra che si sta combattendo da sempre nella "nostra terra". "Nostra Terra" sono parole che continuava a dire ieri sera quando raccontava i fatti che a molti di noi non sono nemmeno arrivati, di come i giornali e i quotidiani riportino le notizie con un determinato linguaggio, il linguaggio di quella terra...di come nessuno si indigna quando i quotidiani invece di raccontare il dolore di chi ha perso un figlio innocente che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato, titolano a prima pagina il dolore di uno dei boss che si trova in galera. "Che Paese è il nostro??" sono state queste le parole di Roberto che accompagnavano le immagini fotografiche di ragazzi uccisi in mezzo alla strada osservati da centinaia di occhi di bambini. Cosa può pensare un bambino che cresce in questo ambiente?? Ci scandalizziamo per le immagini che provengono da Gaza e dall'Africa, come è giusto che sia, e rimaniamo inermi, impassibili, quasi come se fosse normale, davanti a tutto ciò?? Non è allo stesso modo una guerra?? Come fanno le persone a dire che "era meglio se stava zitto!!" " è colpa sua se ora lo hanno minacciato di morte??" che cazzo di mentalità è questa...se continuiamo a vivere nell'omertà,nell'indifferenza, nell'ignoranza cadremo in un baratro dove nulla più ci indignerà, dove sarà normale che dei bambini vedano sangue e solo sangue, dove sarà normale farsi giustizia da soli..io non voglio vivere in un Paese così, non voglio crescere mia figlia in un Paese così! Roberto per me è uno scrittore, un grande scrittore, una ragazzo che crede nel suo lavoro e lo fa come deve essere fatto, crede soprattutto nella forza delle parole perché spera che queste possano cambiare le cose..e anche io ci credo. Tutti noi se non facessimo finta di niente, se ci indignassimo per le ingiustizie, per il troppo sangue versato, se ci impegnassimo a parlare nel modo giusto a dare un valore alle cose che diciamo tutto potrebbe cambiare... GRAZIE ROBERTO PER LA TUA LEZIONE DI VITA,  PER IL TUO CORAGGIO E PER LA TUA FORZA DI VOLONTA'. NON E' TUA LA COLPA, MA DI TUTTI NOI, DELLO STATO CHE PERMETTE LE INGIUSTIZIE E NON TUTELA ABBASTANZA LE PERSONE COME TE CHE AIUTANO IL MONDO A DIVENTARE MIGLIORE!