Non siate pecore

cheppalle

Un urlo che non riesce a venir fuori dalla mia interiorità. E' tutto così confuso... Qualsiasi cosa è confusa. La notte riserva consigli? Mah, nel mio caso non credo proprio... Mi sento come un uccello rinchiuso in una gabbia. Non riesco a volare, vorrei ma non riesco. E mentre scrivo su questo cazzo di computer l'unica cosa che provo è angoscia e disperazione.

stanca...

Anche se non è passato molto tempo, la mia testa è andata avanti col pensiero.Sento che qualcosa è cambiato.La mia insonnia purtroppo continua a persistere. Ho vissuto questa notte come un incubo. Contemporaneamente paura e voglia di far sorgere il sole. Paura di non riuscire ad addormentarmi, paura forse dell'abbandono. Paura dell'avvenire. Voglia di vivere il mattino seguente, di non essere fiacca e di camminare erettamente su strade sterrate. Voglia di evadere da qui e di immergermi nella ricerca di qualcosa di ignoto. Conoscere l'ignoto, aprire la mente, guardare e osservare quello che mi circonda. Ma c'è qualcosa di indefinito che mi blocca : una sagoma magabra e infinitamente monumentale che mi assale, mi perseguita con il suo ruggire inquietante...Non riesco ad assumergli un'identità, un significato per cui non riesca a liberarmi dalla sua presenza ingannevole. Vivere...è quello che mi dicono...vivere vivere e ancora vivere, affrontare il presente come se fosse l'ultimo giorno ma io mi sto fermando e non riesco ad andare avanti, a superare anche i momenti privi di grandi difficoltà. E così me ne sto qui a scrivere parole cercando di creare una sorta di reminiscenza per quando sarò gande, sperando che tutto si risolva, malgrado sia ora coscientemente sicura di non riuscire a sconfiggere la forza brutale di questo fantasma che si aggira nella mia essenza e si ripercuote e si impone e si diverte ad uccidere la mia innocente psiche, la mia dedizione-ambizione. Lei/lui si immerge nella mia più profonda filosofia e la disintegra, lei/lui riesce a spegnere la mia fiamma fraudolenta di vivere. Un incubo che viene a tratti. Un tormento, un'ossessione, una fobia, un demonio per me improrogabilmente non facile da sconfiggere, anzi quasi impossibile. Mi sento comunque sola, nonostante mi sia fidanzata, continuo a sentirmi sola. Non ne conosco la ragione, cerco di avvicinarmici ma lui/lei riesce ad allontanarmi da ogni mio tentativo di risolvere qualunque incertezza e perplessità. Sono innamorata persa, non lo sono mai stata prima d'ora e a tutte le mie terribili fobie si aggiunge anche questa : la paura del futuro, dell'abbandono. Paura che si possa stancare della mia personalità apparentemente menefreghista, squallida e superficiale. Paura che le mie ansie prendano il sopravvento su di me. Cerco di affrontare giorno per giorno ogni mia piccola insicurezza ma come ho già scritto, quella sagoma, quel fantasma scuro mi porta via ogni capacità di ragionamento, ogni capacità di andare a fondo e di usare la testa. Vivo nella freneticità dei modi di fare, velocità maniacale commettendo errori idioti. Cascare per poi chiedermi "perchè correvo così veloce?" E la cosa che più mi chiedo in questo istante è questa : per quale motivo scrivo su questo blog se so che mai nessun mio conoscente potrà leggerlo?" Forse inconsciamente sento il desiderio di urlare e di mettere a conoscenza qualcuno che casualmente possa leggere il mio dolore, la mia disperazione di fronte al mostro perverso e assatanato che domina il mio corpo. Stanca di tutto....sono STANCA

I know what i like and i like what i know

Post N° 4

Genesis... Niente a che fare con la musica che ci circonda al giorno d'oggi.

Genesis....Una poesia racchiusa in 7 lettere

Genesis....Quella che darei per nascere in quegli anni e sposarmi PeTeR GabRiEl

Madonna che tristezza....