"Entusìasmì dì Vìta"

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"Ho ripensato a tutto. A tutti i particolari, a tutti i momenti, a tutte le cose dette e non dette. Ho immaginato inizi diversi, reazioni giuste, parole perfette, silenzi allegri, decisioni corrette, ritorni improvvisi, colpi di scena. Ho anche già immaginato un futuro ideale, un finale felice, con tutti noi al posto giusto, con la musica giusta, i tempi giusti, gli spazi giusti. Ho ripensato a tutto, l’ho trasformato, l’ho reso migliore. Nel tutto che ho ripensato e immaginato ogni cosa ha una soluzione. Mi fa bene pensarlo così, il tutto che non è stato e non sarà. Però, finché funzioni e mi consoli il pensiero quando torneranno i tempi bui, dovremmo lasciarlo lì, non toccarlo più, non parlarne più, non vederci, non cercarci, non sentirci, non piangere, non scriverci, non leggerci, non pensarci. Facciamo che ci inventiamo questo tutto perfetto e lo pensiamo così e lo conserviamo dentro e poi continuiamo a vivere, distanti. Facciamo che, per una volta, invece di essere razionali, siamo matti e ci teniamo dentro la versione migliore di quello che sarebbe potuto essere. Facciamo che l’immaginazione ci aiuta a non perderci anche se non ci rivedremo mai, mai, mai più. Facciamo che la testa aggiusta quello che il cuore distrugge. Facciamo che non ci frega più niente del vero e del falso, ma solo dello stare bene. La verità, quella vera, la sapremo solo noi, ma non la diremo a nessuno, nemmeno a noi stessi e poi ce ne dimenticheremo e alla fine sarà solo un ricordo confuso e non farà più male, come quei sogni violenti che sembra ci rimangano attaccati per sempre e poi, quando apriamo gli occhi, sono già spariti insieme alla notte."(dal web)