Creato da GCPCValeraFratta il 18/01/2008
Gruppo Comunale Protezione Civile di Valera Fratta (Lo)
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Con "protezione civile" si intendono tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato per tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.
Con la legge del 24 febbraio 1992, n.225 l'Italia ha organizzato la protezione civile come "Servizio nazionale", coordinato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composto, come dice il primo articolo della legge, dalle amministrazioni d ello Stato, centrali e periferiche, dalle regioni, dalle province, dai comuni, dagli enti pubblici nazionali e territoriali e da ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale. Al coordinamento del Servizio nazionale e alla promozione delle attività di protezione civile, provvede il Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso il Dipartimento della Protezione civile.
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Il volontariato di Protezione civile, divenuto negli ultimi anni un fenomeno nazionale che ha assunto caratteri di partecipazione e di organizzazione particolarmente significativi, è fenomeno nato sotto la spinta delle grandi emergenze verificatesi in Italia a partire dall'alluvione di Firenze del 1966 fino ai terremoti del Friuli e dell'Irpinia. In occasione di questi eventi si verificò, per la prima volta nel dopo guerra, una grande mobilitazione spontanea di cittadini di ogni età e condizione, affluiti a migliaia da ogni parte del paese nelle zone disastrate per mettersi a disposizione e "dare una mano". Si scoprì in quelle occasioni che ciò che mancava non era la solidarietà della gente, bensì un sistema pubblico organizzato che sapesse impiegarla e valorizzarla. In tal senso, si mossero le accuse del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, il quale, proprio in occasione del terremoto dell'Irpinia, denunciò, rivolgendosi alla Nazione, l'irresponsabilità, l'inerzia, i ritardi di una Pubblica Amministrazione disorganizzata ed incapace di portare soccorsi con l'immediatezza che quella sciagura richiedeva.
Lo stesso Presidente rivolgeva un appello agli italiani, con queste parole:
"Voglio rivolgere anche a voi Italiane e Italiani un appello, senza
retorica, che sorge dal mio cuore..., qui non c'entra la politica, qui
c'entra la solidarietà umana, tutti gli Italiani e le Italiane devono
sentirsi mobilitati per andare in aiuto di questi fratelli colpiti da
questa sciagura".
Da allora è iniziata l'ascesa del volontariato
di Protezione civile, espressione di una moderna coscienza collettiva
del dovere di solidarietà, nella quale confluiscono spinte di natura
religiosa e laica, unite dal comune senso dell'urgenza di soccorrere
chi ha bisogno e di affermare, nella più ampia condivisione dei disagi
e delle fatiche, il diritto di essere soccorso con la professionalità
di cui ciascun volontario è portatore e con l'amore che tutti i
volontari dimostrano scegliendo, spontaneamente e gratuitamente di
correre in aiuto di chiunque abbia bisogno di loro.
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