TEMPO & AMORE

Appena pubblicato (letto) su "LIBERO DONNA"


"Quei bastardi ve li meritate"in Lifestyle Care donne incasinate, sapete che c’è? Voi gli uomini normali non li volete, perché la normalità vi annoia. Molto meglio uno stronzo che vi fa soffrire, per cui piangere e lamentarsi: è la provocazione lanciata da un nostro lettore. È la verità? Care lettrici, cari lettori, grazie per le vostre lettere che continuano ad arrivarci numerose. Questa volta abbiamo deciso di pubblicare le storie e le richieste di consigli d'amore scritte dagli uomini . Prima però invitiamo donne e ragazze a leggere questa mail scritta da Michele: «Care le mie donne incasinate... sono contento per voi... spero che continuiate a prendere dei "metaforici" calci nei denti e continuiate a soffrire per amore... maledicendo noi uomini perchè siamo solo dei gran bastardi e voi, poveri verginelle impaurite, non riuscite a trovare un uomo che vi vada bene... Peccato che voi vi siete fatte riempire la testa da un mucchio di cazzate... dalla società di adesso, basata solo sull'apparire, sul fatto di avere tutto e subito.... adesso volete un uomo... e quando l'avete raggiunto, vi stufate... oppure acciuffate il più bastardo, quello che vi fa penare... l'irraggiungibile perchè attorniato da tante donne adoranti... e poi alla fine lui vi mette le corna.... Io sono veramente contento di tutto questo.... Perchè io sono un uomo normale (eh, le primavere sono 39...)... capace di innamorarsi di una donna e rimanere accanto a lei tutta una vita... ma questa mia normalità è vista come noia e quindi non attizzo... La mia normalità consiste nell'essere 1,75, fisicamente normale (sono anche bagnino, per cui...), laureato... ma ancora single... perchè, evidentemente le donne di adesso cercano altro... Care le mie donne... continuate a lamentarvi e continuate ad aspettare il principe azzurro....» UN UOMO CHE NON HA PAURA DI NULLACiao Dolores, sono un uomo di 39 anni ed ho appena finito di leggere le varie lettere e...mi sono sentito un po’ offeso. Non giudicarmi e non giudicatemi subito un maschilista. Vi racconto una piccola storia che nel suo crudo e struggente epilogo, racchiude un qualcosa di immensamente bello: l'amore! Circa quattro anni fa iniziai una relazione con una mia collega di lavoro con la quale, di solito, scambiavamo poche parole però sempre all'insegna dell'allegria. Non so il come o il perchè, un giorno cominciammo ad approfondire la nostra pseudo amicizia , fino al momento in cui l'attrazione fisica e psichica ci coinvolse inaspettatamente. La nostra è stata una storia fantastica: andavamo a pescare assieme, adorando il mare in tutte le sue forme e stagioni e...insomma era la donna della mia vita. Cosi, un giorno, dopo meno di un anno, si affaccia nella sua vita un problema di salute non meglio definito. Tutto nasce da un linfonodo ingrossato all'inguine. Questa cosa non mi è piaciuta dall'inizio. Dopo varie visite mediche e anche interventi chirurgici esce fuori l'esistenza di un cancro assai aggressivo. Sin dall'inizio i medici non hanno dato via di scampo. Non convivevamo ancora perchè per varie ragioni era giusto cosi, soprattutto per il fatto che quella era la volta giusta e non si doveva correre e rovinare tutto. Insomma avevamo delle cose da mettere a posto nella nostra vita... eravamo entrambi single. Cosi ho deciso di non lasciarla sola in questa triste avventura e di accompagnarla, con la morte nel cuore verso la fine, rendendo i suoi giorni quanto più sereni possibili. Non vi è stato un solo momento in cui l'ho lasciata sola: ad ogni terapia, accertamento (tac-pet etc) ero con lei. Trovai su internet una nuova terapia, seppur in via sperimentale, praticata a Siena. Ogni 15 gg ci mettevamo in auto e in 2 gg consumavamo 1000 km. Sono stato al suo fianco fino a quando, 5 mesi fa, ha chiuso gli occhi per sempre, prendendomi materialmente cura di lei e della casa senza esitare per un istante. Allora vi faccio io una domanda: cosa mi ha spinto a fare tutto ciò? Spero che qualcuno leggendo queste parole possa riflettere un po' e cercare il vero amore invece di perdere tempo a convincersi di averlo incontrato. Un abbraccio a tutti! Michele Caro Michele, grazie per averci raccontato la tua storia. Sei un uomo che non ha avuto paura dell’amore, che ha affrontato con coraggio il dolore più grande: la perdita della persona amata. Sai che ti dico? Hai perfettamente ragione a sentirti offeso. Perché a volte si corre dietro a quello che dentro di noi sappiamo non essere il vero amore. E ci lasciamo inutilmente vessare da esso per poi lamentarci e piangerci addosso. Un abbraccio a te Michele, e buone cose di cuore. VIVERE IN SIMBIOSI NON E' SANOBuongiorno Dolores, ho letto la sua posta e sinceramente apprezzo molto la sua spontaneità e la sua sincerità, quindi eccomi qua a scriverle per un problema che mi sta "rovinando la vita".. Sono insieme da 5 anni e 3 mesi con una ragazza abbiamo passato i primi 4 anni da sogno, lei mi aveva regalato le chiavi di casa sua per stare insieme, condividevamo tutto passioni, amicizie ma alla fine eravamo sole io e lei, premetto quando mi ha conosciuto ha lasciato il calcio, le sue passioni, amici, tutto per dedicarsi totalmente a me.. ora è da giugno che è cambiata, si è riscritta a calcio, mi ha detto che ha bisogno di ritrovare se stessa, ha chiesto un periodo di riflessione ed ora ci vediamo 1 volta alla settimana, lei mi dice che mi ama, mi pensa le manco.. Ma non mi basta, purtroppo sto soffrendo e non riesco ad accettare il suo cambiamento sto andando anche da un psicoanalista ma purtroppo ripeto sempre la stessa cosa non riesco a sopportare il suo cambiamento in quanto la vorrei attaccata a me come prima… premetto che io la Amo veramente tanto e non capisco perché non riesco ad accettare tutto questo per amor suo… la ringrazio cordialmenteAborro tutte le coppie che vivono in simbiosi, attaccate manco fossero dei gemelli siamesi. Nella fase iniziale di una relazione è facile finire così, ma sono i primi tempi e passi questa appiccicosaggine. Alla lunga però questo è veramente veramente soffocante. Stare insieme significa condividere. E nella condivisione c’è lo scambio. Che razza di scambio ci può essere se si vive come un mostro a due teste? Ricordati che anche tu dovresti avere una vita. Se non ce l’hai fattene una.LEI E' SPOSATA E NON LASCIA QUEL PESO DEL MARITOBuona sera, frequento una donna sposata da circa 7 anni, lei era venuta in cerca di me perchè il suo matrimonio non andava molto bene e vuole lasciare tutto per stare con me, ma io non ero ancora pronto, adesso che sono pronto per questo passo mi dice che vuole restare vicina a sua marito che non ha più intenzione di lasciarlo perchè si sente in colpa quando stiamo assieme, però dice di essere innamorata di me, che quando stà con me si sente realizzata mentre con suo marito dice che è un bambino non un uomo e quando lo fanno le dice sempre parolacce e va subito al sodo senza mezzi termini.. Gli voglio bene a questa donna ma cosa devo fare? Lascito tutto? o....Caro amico, non sei te che deve lasciare tutto ma lei. Però, ahimè, ci sono donne che pur lamentandosi amano stare immerse nella loro infelicità, e non saprebbero vivere in nessun altro modo se non vicino a uno stronzo immaturo che le insulta e che a letto non vale zero. E già, ci sono donne che alla felicità sono allergiche. Lascia che si pianga addosso e trovatene un’altra. UNO CHE HA AVUTO LE PALLE DI DIRE BASTACiao Dolores. Leggo spesso la tua posta anche se sono un maschietto. Ma vedo che altri miei simili ti hanno scritto e tu hai risposto loro. Spero che tu abbia voglia e tempo di rispondere anche a me. Anche se la mia è una storia "come tante". Ma mi premerebbe comunque fare chiarezza. Mi son visto per più di tre anni con una ragazza che, in un primo momento, era perfetta. Aveva tutto ciò che io desidero da una ragazza. Purtroppo aveva anche di più...un ragazzo. Diceva di non amarlo più e prometteva che l'avrebbe lasciato presto perchè la cosa la faceva stare male dato il suo immenso amore per me. Con me progettava casa e figli ed io ero al settimo cielo. E' andata a finire che casa l'ha fatta con lui e, solo dopo un giorno di convivenza, si rifece sentire in lacrime dicendo di avere fatto la cavolata più grossa della sua vita. Mi chiese se le potevo stare vicino nella risoluzione di quella cosa ed io non l'abbandonai. E così, dopo qualche mese tornò dai suoi per poi ritornare con lui dopo due mesi. E da li è ricominciata la lamentela. Dice che sta male, che ha un carattere insicuro che male le permette di prendere decisioni importanti. Dice che non ci dorme la notte, che non fa sesso da tantissimo (e non ci credo), mi cerca di continuo e quando lo fa è dolcissima. Il suo pianto è reale. Lo vedo. L'ho accompagnata anche da una psicologa che, dopo solo 3 sedute, le ha detto che, senza figli, senza matrimonio e con una famiglia natale che le vuole bene ed un'altro ragazzo che la ama, non ha mezza giustificazione per rimanere ancora li. Dopo tanto tempo passato a soffrire mi sono distaccato, anche perchè la vedo e la sento così inconcludente che mi fa rabbia e basta. Lei non accetta il mio allontanamento ma io non posso fare altrimenti. Mi ha veramente deluso e mi sono deluso da solo ad aver accettato così tardi la realtà delle cose. Quindi, come vedi, molti progressi li ho fatti da solo. Tra mille sofferenze. Perchè io l'amavo davvero. Le avevo anche detto che sarei stato a comprare la metà della casa appartenente a lui, in caso di divisione. Tanto per non farle avere troppo sconvolgimento. A questo punto, vorrei solo sapere come mai, secondo te, una persona di soli trent'anni si deve ridurre a comportarsi così, dato che è la prima a non esser serena e a rimetterci la reputazione? Insomma, mi piacerebbe capire quale perverso meccanismo mentale muove una persona in questo modo. A tradire, inventare balle a tutti,compresa se stessa, per poi avere sempre la solita minestra riscaldata con uno che ha la vitalità di un estintore dei pompieri. Scusa se sono stato prolisso ma la sintesi non è la mia principale dote! Spero proprio che tu mi voglia rispondere. Un saluto ed un abbraccio...SimoCaro Simo, il dono della sintesi è una dote che apprezzo particolarmente ma devo dire che il tuo essere prolisso non mi ha arrecato fastidio alcuno, poiché hai raccontato la tua storia in modo molto avvincente e con una punta di ironia finale. Innanzitutto ti voglio fare i miei complimenti, perché sei uno di quello che cadono e sanno rialzarsi da soli: sei stato molto bravo a dire stop e riprenderti in mano la tua vita. Anche a me fa una gran rabbia vedere la situazione in cui si è cacciata con le sue stesse mani la tua ex. Ma, come scrivevo a un altro lettore, ci sono donne che amano vivere nell’infelicità. Se non si lamentassero sarebbe un grande sollievo per l’umanità intera, il punto invece è che preferiscono piangere addosso a se stesse e agli altri piuttosto che alzare le chiappe e darsi una mossa. Lei, poi, a quanto mi racconti aveva anche la strada spianata: l’appoggio della famiglia, un altro che l’amava e che era disposto a sostenerla anche economicamente (mi riferisco alla metà della casa), e di questi tempi non è poco. Il colmo è che ora che tu ti sei allontanato non accetta la cosa. Sai che ti dico? È solo una grande egoista che non faceva altro che ammorbarti della sua stessa infelicità. Meriti di meglio, non ho dubbi! Dolores http://donna.libero.it/lifestyle/quei-bastardi-li-meritate-posta-del-cuore-consigli-dolores-amore-sofferenza-ne2326.phtml