Vita

Storia di Cornuda


Cornuda sorge su un territorio di grande bellezza naturalistica: i colli digradano dolcemente verso la piana e rendono il panorama variato; il clima è mite, il terreno fertile ed ubertoso. Situato ad oriente rispetto ad Asolo, l'abitato si costituì al limite dell'agro centuriato romano lungo l'antica via Piovega, che univa il Piave al Brenta. Il toponimo è d'origine controversa e sarebbe da collegarsi ad una particolarità del territorio: secondo alcuni deriverebbe dal latino cornua (corna, estremità) e farebbe allusione alla posizione, all'estremo limite orientale della zona centuriata; secondo altri si legherebbe all'esistenza delle due colline che avrebbero delimitato il primo insediamento, simili, nell'immaginario popolare, a due corna ("cornuta"); altri, infine, intendono Cornuda come alterazione di un termine indicante "strada tagliata" o "crocicchio" e lo mettono in relazione alla presenza di due importanti vie, la Piovega e la strada che ancora oggi giunge fino a Feltre.La presenza dell'uomo a Cornuda risale all'epoca preistorica, come attestano i reperti recentemente venuti alla luce nella Valle di San Lorenzo ed il materiale litico che riaffiora un po' ovunque. Si ha inoltre notizia di ritrovamenti avvenuti durante lavori di escavo condotti verso la fine del secolo scorso (quelli compiuti per l'edificazione della Filanda, nel 1881), che fanno ipotizzare l'esistenza in loco di un importante centro paleoveneto prima e romano poi. Il periodo delle invasioni barbariche vide un grande incremento degli abitanti, giunti dai vicini villaggi della piana o dalle zone più esposte ad assalti ed incursioni.Cornuda fu ben presto sede di una pieve, divenuta arcipretato verso la fine dell'VIII secolo. Risalgono a quegli anni i primi documenti scritti che nominano "Cornuta" in riferimento a certi debiti contratti dalla popolazione con il monastero dei Santi Pietro e Teonisto di Casier. Sempre in periodo altomedievale fu edificata la fortezza della Rocca, mentre il Castello di Colle fu fatto costruire più tardi dal Vescovo di Treviso, che aveva ottenuto queste terre in dono dai sovrani Longobardi. Entrambi furono distrutti nella prima metà dei 1300 e mai più riedificati. Durante il periodo comunale Cornuda fu coinvolta nelle lotte che videro schierati il Comune di Treviso, i Vescovi, gli Ezzelini ed i Della Scala. Questi scontri ebbero fine solo con il sopraggiungere di un nuovo e più potente signore che impose agli altri la propria supremazia: la Repubblica di Venezia. Il dominio della Serenissima portò un lungo periodo di pace e la formazione di numerose proprietà terriere, abbellite da splendide ville patrizie. Alla fine del Settecento, con l'avvento dei francesi, Cornuda subì l'occupazione delle truppe di Napoleone. Ceduta all'Austria con tutto il Lombardo-Veneto assistette al memorabile scontro tra i Dragoni Pontifici e l'esercito Asburgico, a ricordo dei quale fu eretto il Monumento-Ossario sul colle della Rocca. Furono gli Asburgo a progettare l'arrivo a Cornuda della ferrovia, impresa realizzata però solo dopo l'Unità d'Italia: il collegamento ferroviario portò lo sviluppo economico, amplificato dalla funzione di nodo ferroviario assunta da Cornuda rispetto all'intera area pedemontana e completato dal realizzato collegamento "trasporti su strada-trasporti su rotaia".