Io e Vasco

CAMBIA-MENTI ON THE ROCK


Vasco abbraccia l'ultimo dei Fans, in coda per la foto e l'autografo davanti alla sua scrivania, inforca gli occhiali da sole e se ne va sorridente.Si, lo so, ho cominciato dalla fine, anche se non è esattamente questa la fine.Capitemi. Avevo voglia di cambia-menti anche io. Almeno, nell'ordine della stesura.Perché, quando Vasco arriva in via Emilia Levante 41 a Bologna, quando gli apro la porta e lui entra nella sala gremita di Fans felici e composti, quando scorro alle sue spalle e vado a prendere posto in fondo, la pelle è già troppo alta e l'anima sta pompando un'emozione così sottile da riuscire a invadere ogni singolo vaso sanguigno.Si siede, approcia al microfono, confessa la sua eterna timidezza, rivela che sul palco è tutto molto più facile, sorride, si guarda intorno, cerca ogni paia d'occhi presente e lo scruta con delicatezza, volando da cuore a cuore, e sentendo ogni cuore colmo della gioia che la sua sola presenza è capace di portare, anche nei momenti più difficili.Poi trova la lavagna con lo sguardo. La lavagna con il testo di "Cambia-menti". E tutto gli diventa più immediato, più consono, quasi più "palco".Racconta il suo ultimo singolo con la freschezza e l'entusiasmo di un ragazzino, inserisce brevi aneddoti, piccole chicche di filosofia "appresa dalla strada che ha calpestato nel suo percorso", mantenendo e sottolineando il taglio sarcastico e a tratti irriverente del brano.Scorre On The Rock, camminando sulle anime presenti e facendo sentire il peso specifico del suo passo su ognuno. La sua voce è una carezza e le sue carezze sono vere fino in fondo.E, proprio lì in fondo, al termine del sarcasmo, oltre l'ironia, definisce l'unico tratto possibile."Si può cambiare solo se stessi, sembra poco ma se ci riuscissi faresti la rivoluzione".Ed è qui che succede il Vasco che non ti aspetti.Alla fine della canzone."E pensare che sarà difficile cavarsela da questa situazione", sottolinea come dalla vita non sia possibile uscirne senza passare per la morte.E tutto il sarcasmo precedente, tutta l'allegria del brano si chiude in un pugno introspettivo che ti spacca lo stomaco. Un attimo... E riparte la musica, allegra, scanzonata, ricominci a respirare ma hai trovato un'altra dimensione artistica dell'Uomo-Vasco.Che apre alle domande, alle foto e agli autografi come se quel pugno non lo avesse mai tirato.Le persone presenti, però, l'hanno preso in pieno e in parola. E le domande che seguono sono di grande spessore e di ottimo intimismo.Poi scorrono davanti a lui, ordinate quanto emozionate, e si congedano con delicatezza.Quindi... Vasco abbraccia l'ultimo dei Fans, in coda per la foto e l'autografo davanti alla sua scrivania, inforca gli occhiali da sole e se ne va sorridente.Dopo aver parlato della differenza del cambiare macchina, donna, vita, di favole d'amore, di morte e di esistenza...che va vissuta quando c'è, con pienezza, consapevolezza, e nella totale libertà di essere in evoluzione.Perché si può cambiare solo se stessi... E lo si può fare anche senza tradirsi. Questa lezione, però, è sempre l'ultima che si impara.Fuori, nel freddo di gennaio, resta il calore di ogni sguardo, di ogni sorriso, di ogni parola.E di ogni possibile Cambia-Mento