Mente e cuore

Post N° 135


Metamorfosi...
Di quei due fantasmi, era lo smilzo a farmi più paura. Tutto pelle e ossa, con le scapole di fuori e quel ghigno mefistofelico che faceva  ridendo. Me lo trovavo ovunque: compariva da dietro un angolo nascosto facendomi trasalire, oppure usciva dalle pagine di un libro che richiudevo di scatto stringendo gli occhi per non vederlo. Altre volte usciva dagli armadi o dai cassetti  della biancheria. O lo trovavo nel sacchetto della spesa.Ma era durante la notte che mi perseguitava e si prendeva più gioco di me; e mentre io piangevo, per mesi ha continuato a segnare pazientemente col suo pennino profondi solchi sul mio viso e intorno ai miei occhi. Quel viso e quegli occhi che oggi stento a riconoscere.E adesso lo smilzo è morto. Ho finalmente trovato il coraggio di ucciderlo. Ho dovuto drogarmi, violentarmi, annebbiarmi la mente per affrontarlo. Tremante, a mani nude, e con gli occhi allagati di lacrime, ma con la forza graffiante della disperazione ho sfidato Golia, affondando i miei artigli spuntati nelle sue carni evanescenti. E lui è morto. Inaspettatamente morto: ombra cinese si è sgonfiato ed è svanito nel nulla. E io sono viva.E ora che mi guardo le ferite, con le spalle dolenti per la lotta e le gambe molli, stento ancora a credere che non mi perseguiterà più e continuo ad ascoltare il silenzio intorno a me, nel timore di sentirlo arrivare. Ma so che non c’è più.Guido piano con la testa appoggiata al poggiatesta, una mano sul cambio e due dita sul volante; c’è una strana atmosfera di nebbia che attutisce i rumori rallentando il mondo. Mozart in sottofondo si diluisce nei coni di luce soffusa che scende dai lampioni. E il rosso e il verde dei semafori in lontananza si alternano anche loro, lenti e discreti. E' la quiete dopo la tempesta. Non vedo quasi nulla intorno a me, ma sento che ci può essere un orizzonte laggiù e penso che dev'essere proprio bello.L’altro? Quello me lo porterò dentro per sempre. Ma intanto lo smilzo è morto.….e io vado a sbronzarmi.