Creato da VegaLyrae il 15/07/2006

Mente e cuore

effetti collaterali

 

 

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Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da VegaLyrae

Traffico a Roncobilaccio...

immagine

...è solo che in certi momenti...
siamo umane anche noi razionali
e ci lasciamo scappare certe riflessioni
perchè vorremmo non avere ostacoli;
ci piacerebbe poter volare assieme senza limiti di velocità;

ma nonostante ciò, 
rispettiamo il codice della strada, 
e non ci siamo mai sentite imbottigliate 
nè senza  lo spazio di movimento.

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Commenti al Post:
pro_mos
pro_mos il 21/10/06 alle 08:00 via WEB
la vita è tutta questa, mia cara amica, e si dipana continuamente fra la voglia di raggiungere il limite per superarsi, magari, o di rimanere dentro la carregiata, fra volare, e guardare gli aerei partire, fra scorprie le americhe e salutar le navi, dal porto, con un fazzoletto.spero che ogni scelta ti giunga leggera senza che si bagni mai, neppure in un futuro remoto,del sapore caldo e salato del rimpianto...........
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 21/10/06 alle 15:02 via WEB
Lo spero tanto anch'io. Anche perchè il sapore caldo e salato delle lacrime ha rigato fin troppe volte il mio volto. A volte rimaniamo coi piedi testardamente ancorati a terra per la troppa paura; altre volte ci buttiamo a capofitto in cose di cui poi ci pentiamo: in fondo la vita è così. In alcuni casi però, sarebbe bello poter avere il navigatore satellitare per poter accompagnare i nostri giorni di infinite emozioni, ma senza un caro prezzo.
 
   
pro_mos
pro_mos il 22/10/06 alle 09:24 via WEB
è il prezzo pasgato, a volte, che rende più saldo il ricordo che, resosi soffice, si trasforma in esperienza e naviga, fra cuore e mente, a ricordarci per un futuro, o solo a tenerci un po' di compagnia.......
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 22/10/06 alle 14:56 via WEB
Il prezzo pagato è lì a ricordarci... ma la vita non è mai uguale a se stessa quindi nonostante le ossa rotte, continueremo a sentire forte l'attrazione a volerci sporgere dalla balaustra e tuffare nel vuoto.. Il fatto è che dall'alto non sempre riusciamo a capire cosa c'è sotto: se un pavimento di cemento, una piscina o un camion di materassi. Altre volte invece le precedenti ferite sono talmente profonde e dolorose, per cui non ci fidiamo più nemmeno a scendere con l'ascensore. L'esperienza c'e ma non sempre insegna, il più delle volte ci tiene compagnia, nel bene e nel male. :o)
 
magdalene57
magdalene57 il 21/10/06 alle 19:19 via WEB
a roncobilaccio c'è sempre traffico... non è che per caso lo usano come trampolino di lancio per le signorine e i signorini troppo razionali...? io ho provato a volrare senza limiti di velocità. rimasta senza fiato sono tornata al rispetto del codice della strada....(qualche volta si...e qualche volta no...!)
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 21/10/06 alle 22:31 via WEB
Una specie di salto nel vuoto da un cavalcavia, intendi? Mah...
Direi che piuttosto Roncobilaccio è una specie di linea dello spartiacque tra la ragione e il sentimento; il versante della ragione è quello che ti fa scendere con cautela, rispettando il codice della strada. Il versante del sentimento è quello che ti fa volare a rotta di collo con le gambe che tremano, il cuore che batte all'impazzata e l'adrenalina a mille. Diciamo che raramente si trova il coraggio di buttarsi in questa direzione... ma spesso vorremmo che ci fosse. :o)
 
amoildeserto
amoildeserto il 22/10/06 alle 00:04 via WEB
La mia parte razionale resta sempre vigile, ma è anche brava a lasciarsi andare ... solo se la situazione merita di essere vissuta, intendo dire che se c'è anche solo l'ipotesi che potrei star male ... no grazie, ho già dato :)
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 22/10/06 alle 00:13 via WEB
Sorrido perchè non so immaginare una sola situazione in cui non esista il rischio di poter star male. Se c'è la certezza di non stare male, allora significa anche che non si è coinvolti. Ma se c'è un coinvolgimento, allora è già la paura stessa di poter potere ciò che di bello ci è capitato a farci star male. A volte però bisognerebbe saper rischiare e non rispettare i limiti di velocità. Un rischio calcolato, certo, ma pur sempre rischio...
 
   
amoildeserto
amoildeserto il 22/10/06 alle 00:38 via WEB
Il rischio è implicito in ogni situazione, ma io intendevo dire di certezza o ampia possibilità. Vorremmo non ci fossero, ma a volte gli ostacoli sono fin troppo visibili e ... irremovibili. Beh, io cambio strada e questo non vuol dire non vivere le situazioni, ma scegliere di andare verso quelle che ci fanno star bene. Perchè dici che se c'è la certezza di non star male, non si è sufficientemente coinvolti? Perchè pensi forse ad una situazione di appiattimento? Il coinvolgimento e lo star bene possono convivere ed è proprio quello che io cerco ... e credo lo cerchino tutti. Ma non so se ho compreso bene il tuo post e se io e te stiamo pensando alle stese cose.
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 22/10/06 alle 15:09 via WEB
Il mio post in effetti è una contraddizione in termini: mi dico razionale e rispettosa del codice della strada e invece poi affermo che ciò che più vorrei sarebbe poter volare senza limiti di velocità.... Diciamo che il post si riassume in un: "se solo me lo consentissero, lo farei!" . Infatti rischio ogni giorno le multe per un discreto eccesso di velocità.
Comunque io non ho detto che "se c'è la certezza di non star male, non si è sufficientemente coinvolti"; ho detto che "se non si è sufficientemente coinvolti si ha la certezza di non star male": è leggermente diverso. Quanto più si è coinvolti, tanto più si ha paura di perdere l'altro, e tanto più si rischia di soffrire; se non si è coinvolti, anche questa paura sussiste molto meno. Ciò non toglie comunque, che come dici giustamente tu, esistono ostacoli che ragionevolmente vanno evitati per il proprio bene.
 
antonello_mi
antonello_mi il 22/10/06 alle 10:20 via WEB
E di notte, e di notte, per non sertirmi solo, ricorderai quelle note felici, ricorderai che in un solo momento cosa vuol dire, un anno d'amore; esco fuori dall'argomento per poi rientrarvi verso la fine; La canzone era un campo di battaglia della Mazzini nel rpogrammo Studio uno del 1965, una delle più belle (per me, ovvio) insieme a "se telefonando". Non solo belle le parole ma anche la base orchestrale allora condotta (credo) dall'Augusto martelli. Il vinile del 1965 riporta la figura della grande Mina in primo piano e contiene altre chicche. Valore abbastanza importante se ben tenuto. Dopo "il fuori argomento" discutiamo su quanto hai scritto: il codice della strada è una forzatura, perchè l'uomo saggio e libero non avrebbe bisogno di alcuna guida; Kant sosteneva che tutti abbiamo una legge morale dentro di noi. Il paradosso sai qual'è? che nel momento in cui subentra la privazione, la libertà e la coercizione subentra il gusto di trasgredire. Ma allora, mi chiederai, come mai se l'uomo è nato libero e giudizioso le regole sono state imposte? e da chi? Io partirei con la religione cristiana, chiara travisazione della torah ebraica; da lì sono partiti i primi "vincoli". Purtroppo oggi, ne portiamo le conseguenze, ineliminabili, che ci fanno confondere quelle che sono i nostri bisogni con la (falsa) moralità. Pertanto spesso non facciamo, non diciamo, non osiamo. La vita è bella perchè imprevedibile e come tale tutte le opportunità e novità che ci propone possono essere grande bagaglio di esperienze per noi...ma purtroppo c'è il freno a mano! Ti chiedo scusa se mi sono dilungato, ma hai visto cosa succede a contattarmi in pvt? Che poi mi lascio andare, argomentando! Affettuosissimi saluti, a presto. Antonello
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 22/10/06 alle 15:34 via WEB
Sono contenta che apprezzi le mie scelte musicali. Anche secondo me "Un anno d'amore" è una delle più belle canzoni di Mina. Qui ho scelto la versione in spagnolo perchè trovo che questa lingua abbia insita una maggiore sensualità.
Ma per tornare al tema del post: credo che in una società civile la convivenza di molti individui, tutti caratterialmente diversi l'uno dall'altro - alcuni più "tranquilli" e altri più "aggressivi"- richieda necessariamente la creazione di regole per un vivere comune, in cui vengano esplicitati i diritti e i doveri di ognuno. Altrimenti succederebbe ciò che dice Hobbes, ovvero: "Homo homini lupus". E per citare una frase fin troppo inflazionata: "la tua libertà inizia dove finisce la mia". Sono certa che ognuno di noi abbia una sua legge morale, come dice Kant, ma sono anche convinta che tra l'averla e il rispettarla possano correre delle grosse differenze. Che poi la Chiesa Cattolica abbia dato e continui a voler dare una certa impronta un pò forzata e spesso faziosa alla morale, anche qui sono d'accordo con te.
La vita è bella e imprevedibile e andrebbe vissuta con totalità e passione, ma come dici tu c'è il freno a mano, ecco allora perchè oltre al "Lo farei se me lo consentissero" va aggiunto anche il "Lo farei se io io stesso me lo consentissi!.
Considertato che il motivo per cui ti ho mandato un messaggio in privato è stato per chiederti come mai avevi chiuso il tuo blog, dilungati pure quanto vuoi, e se dovessero venirti delle crisi di astinenza da blog, usufruisci pure del mio per argomentare ciò che vuoi. Buona domenica.
 
   
antonello_mi
antonello_mi il 22/10/06 alle 16:23 via WEB
Grandi del passato (de sade) e del presente (Natoli) hanno argomentato il gusto del trasgredire proprio perchè vietato..anche se talvolta si resta vittime di sè stessi. Passo a leggere in alcuni blog anche se non lascio passaggio (discreto), ma è grazie al tuo pvt che stimola mia riflessione il motivo che mi porta a entrare (talvolta senza bussare, come ho scritto in un altro blog). Grazie infinitamente e un mondo di belle cose! Anto
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 22/10/06 alle 17:02 via WEB
Che ci sia il gusto del proibito non c'è dubbio. E in fondo è qualcosa che ci portiamo dietro fin dall'infanzia quando ci facciamo sorprendere con le dita nella marmellata... e continua poi durante tutta la nostra vita. Non mi metto certo a disquisire con De Sade o Natoli sulle forme di trasgressione più spinta, ma faccio una considerazione molto semplice: spesso ci incaponiamo proprio sulle persone che non possiamo avere...basti pensare a Romeo e Giulietta: forse proprio perchè è nato come amore impossiblie è divenuto così grande che li ha portati a morire l'uno per l'altra.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 22/10/06 alle 17:30 via WEB
"spesso ci incaponiamo proprio sulle persone che non possiamo avere", a chi lo dici? Io per Sharon Stone aprirei anche un mutuo e gliel'ho anche scritto.
Mi ha risposto: "Non ce n'è bisogno che lo apri amore, ne ho almeno un paio già aperti. Basta che mi paghi quelli".
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 22/10/06 alle 17:34 via WEB
Beh.. allora ti ha dato una chance. Coraggio, datti da fare, cosa aspetti! Ma leggi bene le clausule, prima! ;-P
 
     
antonello_mi
antonello_mi il 22/10/06 alle 18:07 via WEB
Si ama chi ci sfugge e si fugge da chi ci ama; ne avevo fatto un post. Ciao splendida!
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 24/10/06 alle 00:02 via WEB
a volte incaponirsi sulle persone che non possiamo avere può essere un espediente, anche inconscio,per essere sicuri che non resteremo 'imbrigliati' nel rapporto: come Ulisse che volle ascoltare il canto delle sirene, ma per non morirne si fece legare all'albero della nave, cosi ci leghiamo all'albero della irraggiungibilità, per poter sentire il canto senza restarne prigionieri :)
 
     
sylent911
sylent911 il 24/10/06 alle 00:42 via WEB
non possiamo raggiungere ciò che desideriamo pochè sono solo aspettative che ci allontanano dal presente
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 24/10/06 alle 15:47 via WEB
Implicitamente, Anna, stai dicendo che nel canto delle sirene c'è sempre qualcosa di distruttivo. Io non penso che ciò che non possiamo avere sia automaticamente distruttivo. A volte è solo irraggiungibile.
 
siddhal
siddhal il 22/10/06 alle 11:15 via WEB
mentre leggo, sorridendo, mi vengono in mentre tre cose: umana-sempre (qualche volta è una condanna...); razionale-mai (qualche volta è una benedizione...); rispetto le regole (qualche volta ne vado fiera, qualche volta mi mangerei le mani!) ma...vado a piedi e corro in tutte le duemila direzioni del mio cuore! Buona domenica!
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 22/10/06 alle 15:41 via WEB
Bellissimo siddhal. Io invece: "Umana sempre" (troppo spesso è una condanna). Razionale spesso (quasi mai è una condanna); tendenzialmente recalcitrante alle regole, soprattutto nel codice della strada (rido). E corro in tutte le duemila direzioni del mio cuore contro ogni buon senso. Buona domenica a te e grazie per avermi linkata.
 
elettricomonofase
elettricomonofase il 22/10/06 alle 17:35 via WEB
Vorrei non vorrei, siamo soltanto un riflesso dei nostri reconditi e malfamati desideri
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 22/10/06 alle 17:42 via WEB
...già! Un continuo braccio di ferro tra il cuore che vorrebbe e la mente che frena. Un sorriso :o)
 
   
elettricomonofase
elettricomonofase il 23/10/06 alle 22:30 via WEB
No non c'è lotta, perchè essa comporterebbe una crescita o almeno una consapevolezza, è soltanto semplice assoggettazione.
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 24/10/06 alle 15:38 via WEB
Tu dici che non c'è lotta? Io invece dico che la lotta c'è, eccome. A volte, almeno in apparenza vince la mente, ma nella maggior parte dei casi vince il cuore. Perchè se anche in apparenza ha vinto la mente, il cuore dentro di noi continua ad urlare..
 
     
elettricomonofase
elettricomonofase il 05/11/06 alle 22:42 via WEB
Quello che tu dici alla fine comporterebbe una scelta, ma non c'è scelta,comporterebbe un cambiamento ma non c'è cambiamento
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 06/11/06 alle 01:01 via WEB
Dici che non c'è scelta nè cambiamento? Quindi secondo te non esiste il libero arbitrio, ma siamo solo in balia della nostra natura, con tutto ciò che questo comporta? Non ho ancora deciso se ha più vantaggi o svantaggi pensarla così..
 
     
elettricomonofase
elettricomonofase il 07/11/06 alle 22:24 via WEB
Siamo in balia dei nostri desideri. Mi chiedo siamo veramente consapevoli delle nostre scelte? O siamo semplicemente omologati, tutti uguali, ma fieri della nostra apparente soggettività, singolarità. Non ci sono vantaggi nei pensieri, ci sono soltanto domande e poche risposte
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 08/11/06 alle 16:02 via WEB
Essere in balia della propria natura è una cosa, essere omologati da un condizionamento esterno è un'altra, secondo me. Rispondere in un modo del tutto "personale", cioè in base alla propria natura, alle stimolazioni che ci provengono dal mondo esterno può, in ultima analisi, dipendere dalla quantità e dal rapporto relativo dei diversi neurotrasmettitori ed endorfine che le nostre cellule nervose producono in quel contesto. E già così, a ben vedere, ci resta ben poco libero arbitrio; ma ci resta molta differenza inter-individuale, però! Vederla invece in termini di omologazione di massa e di una solo apparente soggettività ed individualità, mi sembra molto più triste.
...che poi l'uomo si faccia molte domande esistenziali a cui difficilmente durante il suo cammino di vita trova risposte, è un'altra questione ancora.
Mi hai posto tre spunti di riflessione in sole quattro righe di commento.. ci penserò. Un sorriso :o)
 
     
elettricomonofase
elettricomonofase il 08/11/06 alle 17:31 via WEB
Non amo gli scritti molto lunghi mi perdo. Parlavo di libertà interiore, siamo veramente liberi o crediamo di esserlo?E' innegabile comunque che la natura così come il sistema ti omologa. Nascere crescere morire. Studiare possedere consumare. Ma tu in cosa sei diversa?
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 08/11/06 alle 18:22 via WEB
Nascere crescere morire.
Meglio Nascere riprodursi morire.
Studiare possedere consumare.
Meglio studiare condividere consumare.
Non mi ricordo chi disse che i comunisti si dividono in fascisti ed antifascisti. Mi pare che fu Flajano ma non ci giurerei.
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 08/11/06 alle 22:25 via WEB
La tua versione Gigi, mi sembra decisamente più edificante e ottimistica di quella di elettricomonofase. Trovare qualcuno con cui condividere una comune visione della vita credo sia oggi tra le cose più difficili, e nello stesso tempo tra le più ambite. Senza condivisione non c'è nascita , nè riproduzione , nè crescita della persona in senso lato; senza condivisione non si può neanche volare assieme senza limiti di velocità e il tutto si riduce ad una misera vita di solitudine. Pur essendo uniformati al Sistema quindi, io credo che si possa comunque scegliere con chi condividere ideali, sogni, progetti, utopie e chimere. L'apparenza spesso inganna e la ricerca non è per niente facile.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 08/11/06 alle 23:12 via WEB
No, nessun ottimismo ma semplicemente realismo. Quel "meglio" non è una preferenza ma una precisazione. Ogni "vita" esiste sul pianeta solo per "nutrire" altre vite e "riprodursi" è una missione.
Nascere, scopare, riprodurci e toglierci dalle palle non è altro che la reazione nucleare che rende infinito il processo chiamato "vita".
Senza "riproduzione" e senza "condivisione" la reazione si spegnerebbe.
L’amore? Ce lo siamo inventati solo per rendere meno noioso il processo.
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 08/11/06 alle 23:27 via WEB
Vero, concordo pienamente. Lo scopo della vita è la riproduzione e la trasmissione alle generazioni successive dei caratteri genetici, in un'eterna scommessa alla combinazione vincente o comunque migliore. E' tutto qui: la vita che perpetra se stessa. E l'amore ce lo siamo inventati perchè i cuccioli dei primati richiedono lunghe cure parentali che devono - almeno nei disegni della natura - essere perpetrate da una coppia. Ma visto che c'è, e che quando c'è, rende - almeno temporaneamente - felici, perchè non prenderne i lati positivi?
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 08/11/06 alle 22:00 via WEB
In effetti , elettrico, vista sotto questo aspetto io non sono diversa da tutti gli altri. Siamo tutti soggetti appartenenti ad una stessa specie ed inseriti in un'organizzazione sociale. Pertanto - ti dò ragione - non ci resta che uniformarci al Sistema . Però se guardi bene, ognuno di noi è diverso dall'altro per indole, gusti e attitudini; ci sono artisti e scienziati; c'è chi si realizza ed ha successo e chi invece non ha nemmeno la forza si superare il male di vivere, e questo è innegabile. Quindi, pur inseriti nel Sistema , non credo che siamo paragonabili alle api di un alveare; penso che ognuno di noi, nonostante tutto mantenga una sua individualità e libertà; o almeno mi illudo che sia così. :o)
 
ragazzacciodlg1
ragazzacciodlg1 il 23/10/06 alle 00:32 via WEB
Beh io parte dei punti sulla patente li ho persi........ Però credo che oggettivamente chi non è coinvolto non soffre.
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 23/10/06 alle 13:23 via WEB
Io credo di non averne ancora persi, di punti.. ma solo per una questione di fortuna, non di mancata infrazione. Comunque concordo con te che si soffre quando si è coinvolti perchè è in quel momento che la posta in palio ha per noi un grande valore; se invece non lo siamo, ce ne possiamo tranquillamente fregare di come vanno le cose.
 
cinico_nick
cinico_nick il 23/10/06 alle 09:17 via WEB
... forse siamo UMANI piu spesso di quanto crediamo, e la razionalità è solo un modo per nascondere la nostra umanità...
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 23/10/06 alle 13:26 via WEB
Condivido. Almeno per quanto mi riguarda la raionalità è spesso una forma di difesa e uno strumento per far fronte alla debolezza. :o)
 
   
cinico_nick
cinico_nick il 24/10/06 alle 08:59 via WEB
...così come, ad esempio, la sfacciataggine è spesso una forma di difesa per l'eccessiva timidezza, giusto? ...
 
     
sylent911
sylent911 il 24/10/06 alle 13:23 via WEB
sono d'accordo le forme di difesa sono tante e diverse ma per restare integri serve esserne consapevoli
 
UnBimboaCavallo
UnBimboaCavallo il 24/10/06 alle 15:30 via WEB
...dice che nella variante di valico si potrà andare più veloci...
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 24/10/06 alle 15:44 via WEB
Confido nella variante di valico, allora...! Sarà la soluzione che spiana la strada a tutte le difficoltà. Ma chissà se allora il percorso sarà ugualmente divertente e accattivante, oppure si darà tutto per scontato..
 
   
cinico_nick
cinico_nick il 25/10/06 alle 11:32 via WEB
... un giorno scrivero' un post sulla differenza tra viaggiare e spostarsi...
 
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