Creato da VegaLyrae il 15/07/2006

Mente e cuore

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Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da VegaLyrae

Forse non tutti sanno che...

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Dal 15 al 17 dicembre 2006 sulle reti rai si terrà l’annuale raccolta di fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare e le altre malattie genetiche sostenuta da Telethon.
Spesso chi fa delle offerte per beneficenza ha la sensazione che i soldi donati non vengano investiti nel giusto modo o non arrivino a destinazione.
Nel caso specifico invece la cosa paradossale è che in Italia gran parte della ricerca biomedica in campo genetico sia sostenuta dai fondi Telethon, cioè da fondi raccolti tramite la beneficenza dei privati e della gente comune, e che questi fondi siano spesso di gran lunga superiori a quelli stanziati dallo Stato, cioè dall’ente che per eccellenza dovrebbe essere preposto a sostenere la ricerca scientifica.
Con i fondi Telethon è stato possibile creare importanti istituti di ricerca come il Tigem a Milano prima e a Napoli poi, e inoltre il Dibit, sempre a Milano, in collaborazione con l’Ospedale S. Raffaele.
Fino a qualche tempo fa i fondi Telethon erano distribuiti ai vari gruppi di ricerca in base ai progetti presentati e alle dimensioni del gruppo stesso, ed era finanziata sia la ricerca di base che quella applicata.
Purtroppo i costi della ricerca sono sempre più alti e inoltre ogni giorno emergono evidenze di un coinvolgimento genetico sempre maggiore, anche per patologie tradizionalmente considerate ad eziologia diversa, pertanto i fondi  necessari sono sempre più cospicui. E in quest’ottica è scandaloso pensare al crescente disinteresse dello Stato in materia di salute pubblica e di ricerca.  Ed è scandaloso affidare il carico quasi esclusivamente ai fondi privati.
 
D’altro canto, chi fa beneficenza vuole – giustamente – vedere un riscontro del denaro investito. Ecco allora che da qualche anno a questa parte anche Telethon si vede contretto a finanziare solo i gruppi di ricerca più grossi e solo la ricerca applicata (no more basic research), in modo da avere una più rapida visibilità dei risultati. 
Ma la ricerca applicata fonda le sue radici sulla ricerca di base, senza la quale non è possibile passare agli studi pre-clinici e clinici, o fornire i presupposti teorici su cui fondare le ipotesi terapeutiche da sperimentare sul paziente.  Il suo limite è di non avere riscontri immediati e di avere tempi molto maggiori.  Allo stato attuale la ricerca di base invece si vede ridurre sia i fondi Statali, che sono sempre meno, sia quelli privati.
Vi invito allora senz’altro a fare una donazione a Telethon, tenendo presente che, tolta la ricerca sponsorizzata dalle Industrie Farmaceutiche - e come tale finalizzata e di parte -  e tolti i fondi che lo Stato dovrebbe investire nel settore, ma non fa, questa è una delle poche fonti di denaro che ormai è rimasta alla ricerca italiana.
Lo dico nella fiducia di trovare una cura per molte patologie che affliggono l’umanità, e per dare una speranza a chi come Welby, oggi si trova invece  costretto a chiedere l’eutanasia per porre fine alle proprie sofferenze. E lo dico anche nella speranza di una ricaduta pure sulla ricerca di base.

 

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>> italiani brava ggggente e ggggenerosa? su Relative
Ricevuto in data 15/12/06 @ 10:46
premessa: leggete l'interessantissimo post di Vega. l'anno scorso raccolsero ventinovemilioniemez...

 
Commenti al Post:
odisseando
odisseando il 12/12/06 alle 22:30 via WEB
ou... yeah. bel post. as usual.
sull'afasia (e ricadute negative) dei fondi per la ricerca di base avevo letto e la cosa mi aveva colpito.
un forse non tutti sanno che più che necessario...
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 13/12/06 alle 18:05 via WEB
Beh sai.. di fatto è così. Oggi come oggi gli investimenti vogliono un riscontro a breve termine, mentre la ricerca di base raramente ottiene risultati eclatanti e altisonanti, e inoltre ha tempi decisamente molto più lunghi della ricerca applicata. Le industrie farmaceutiche difficilmente investono in ricerca di base e se lo fanno, sono solo le grosse aziende a poterselo permettere.
Inoltre la ricerca di base dovrebbe essere imparziale e libera da strumentalizzazioni, e questo è possibile solo se è pubblica e fatta in libere università. Però questo richiede anche che lo Stato investa di più nella ricerca e noi stiamo andando esattamente nella direzione opposta.
 
Ruggineblu
Ruggineblu il 12/12/06 alle 22:51 via WEB
wow... bel post. grazie per le indicazioni..io ero tra quelli che mai nella vita avrebbe creduto alle cose della tv.
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 13/12/06 alle 18:08 via WEB
In genere nemmeno io dò molta fiducia a quello che viene fatto per iniziativa della TV. Ma in questo caso l'iniziativa e di un gruppo di ricercatori e la TV è solo il mezzo più capillare per raggiungere il grande pubblico. :o)
 
lupopezzato
lupopezzato il 13/12/06 alle 00:41 via WEB
Forse non tutti sanno che...
... la missione italiana in Iraq è durata tre anni, non è servita a un cazzo ed è costata, oltre alle vite umane, 1,5 miliardi di euro che tradotti in lire significano 3000 miliardi di lire in tre anni ovvero 1000 miliarducci-ucci-ucci all’anno e, intanto, come giustamente fai notare tu, la ricerca medica vive ormai solo di solidarietà ovvero di elemosina ovvero dei vari Telethon, SMS, azalee ed arance e, questo, grazie soprattutto al gentile contributo silenzioso del gregge.
 
 
odisseando
odisseando il 13/12/06 alle 14:56 via WEB
oddddiooo proprio nulla nulla la missione in irak non è che sia stata completamente inutile: in quale altra maniera il nanoridens avrebbe potuto farsi fotografare col cappellone da cauboi nel ranch di georgdableiu?
 
   
VegaLyrae
VegaLyrae il 13/12/06 alle 17:47 via WEB
Mah... a dire il vero sono convinta che il soggetto a cui ti riferisci avrebbe trovato senz'altro qualche altra occasione per una simile mascherata in compagnia di georgedabloliu...
Ma se sarebbe stato capace di spendere miliardi di miliardi e di deturpare un intero bacino, pur di mettere una targa con il suo nome da tramandare alla storia su un ponte.., cosa vuoi che sia una normale pagliacciata, che per lui è ordinaria amministrazione?
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 13/12/06 alle 17:59 via WEB
Questione di miopia o di lungimiranza. Di priorità politiche e di giochi di potere...
Cosa vuoi che sia la salute pubblica rispetto al presunto prestigio internazionale? In fondo la prima è una spesa a fondo perduto, il secondo invece.. ehehe...vuoi mettere?!
E chissenefrega se poi il costo in vite umane o in termini economici è esorbitante; sono solo inconvenienti di percorso, no?
Il contributo silenzioso del gregge, dici? Il problema è che ognuno singolarmente, dopo aver espresso un voto, si sente impotente. L'unica cosa che resterebbe da fare al gregge, sarebbe compattarsi e fare una rivoluzione. Ma come ci insegna la storia, ad un regime ne fa seguito un altro e i giochi di potere hanno sempre avuto il sopravvento su tutte le altre priorità, una volta che una classe politica è giunta a governare e i governi illuminati sono solo il frutto di congiunture astrali positive.
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 13/12/06 alle 21:52 via WEB
Hai detto: "Il problema è che ognuno singolarmente, dopo aver espresso un voto, si sente impotente". Non sono d’accordo. Io non sono contrario alla carità individuale. Essa appartiene alla sensibilità di ognuno, punto.
Il problema è un altro. Quando la carità individuale viene canalizzata e raccolta in modo strutturato significa che si è creata un’organizzazione che può chiamarsi Chiesa oppure CRI oppure Telethon o altro.
L’elemosina è vecchia come il mondo e quelli che raccolgono elemosine, le distribuiscono anche, ma al netto delle spese ovviamente.
Organizzazioni come la Chiesa o la Croce Rossa o Telethon hanno costi di struttura, hanno impiegati, dirigenti e mezzi. Trasferte e spese. Sul 100 che raccolgono, devolvono il 100 detratto delle spese.
Tralasciamo domande tipo "quanto costano queste strutture?", "chi controlla i loro bilanci?", "sono pubblici i dati relativi alla raccolta lorda ed alla distribuzione netta?" e chiediamoci invece "se il gregge silenzioso decidesse di colpo di non fare più elemosina cosa succederebbe"?
La prima conseguenza, molto trasparente ed ovvia, sarebbe che verrebbero meno grandi masse di capitali freschi. La seconda conseguenza, molto meno visibile, sarebbe che tutte queste belle organizzazioni chiuderebbero.
Ora ipotizziamo che lo Stato appuri che alla ricerca medica ogni anno arrivano in media 40 miliardi di euro netti a fronte di una raccolta lorda di 100 miliardi.
A questo punto se lo Stato dichiarasse illegale elemosinare fondi e tassasse i cittadini per 50 miliardi di euro all’anno da destinare alla ricerca medica:
- la ricerca medica quanto riceverebbe in più all’anno?
- il cittadino risparmierebbe o sarebbe penalizzato?
E’ aritmetica.
Così non ci sarebbero più elemosine così bravamente sceneggiate in televisione o SMS o azalee nelle piazze ovvero si restituirebbe al malato la dignità che gli compete da cittadino piuttosto che la vergogna di una speranza affidata alla carità.
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 13/12/06 alle 22:14 via WEB
Convengo con te. Infatti io ho detto che dovrebbe essere lo Stato l'ente preposto a finanziare la ricerca, e non le raccolte di fondi da parte dei cittadini; questo anche perchè la ricerca pubblica è l'unica che in via teorica dovrebbe/potrebbe essere libera da strumentalizzazioni. La questione non è tanto per i costi di gestione delle diverse Organizzazioni (CRI, Caritas, Telethon o chi per loro), che certamente ci sono, ma la ben precisa volontà politica da parte dello Stato di finanziare alcuni settori (i.e. la ricerca) a scapito di altri (i.e. missioni militari in teatro di guerra). E inoltre da parte dell'Ente Centrale bisognerebbe che fosse garantito il rigore morale e l'imparzialità nella gestione e ridistribuzione dei fondi (anche see questo vale sia per i fondi pubblici che privati). Il problema al momento, secondo me, è che il cittadino preferisce avere la sensazione di fare una beneficienza spontanea e volontaria, piuttosto che subire un prelievo fiscale da parte dello Stato. Guarda cosa sta succedendo con l'attuale finanziaria, e immaginati cosa succederebbe se domattina comparisse un'ulteriore tassazione da destinare alla ricerca...
 
santaguero
santaguero il 13/12/06 alle 20:30 via WEB
in un paese civile non dovrebbe essere il buon cuore dei cittadini a dare una mano alla ricerca... comunque sia... bacio e... grazie per gli auguri
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 13/12/06 alle 21:48 via WEB
Infatti! ... e meno male che c'è almeno quello, altrimenti sarebbe ancora peggio, vista l'aria che tira! Un abbraccio. :o)
 
cinico_nick
cinico_nick il 14/12/06 alle 11:22 via WEB
... solo una cosa mi fa girare le palle... che i presentatori chiedano, chiedano, chiedano, ma poi... //kiss
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 14/12/06 alle 14:03 via WEB
Ehehehehe..... mi sa che non l'hai letto con troppa attenzione questo mio post.. ;-))
 
   
cinico_nick
cinico_nick il 15/12/06 alle 11:28 via WEB
possibile..... hahahahah //kiss
 
Jndiah
Jndiah il 11/08/07 alle 15:09 via WEB
i soldi destinati a telethon, dai un occhio: http://www.ricercasenzaanimali.org/ric_telethon.htm
 
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