Sulle tracce di Laetoli.
Con la schiena appoggiata alla stufa di maiolica guardo la libreria.
Passo in rassegna ad uno ad uno tutti quei libri, mentre la mia mente vola lontano.
Quante volte ho pensato che, anche se mi mettessi d’impegno, non mi basterebbe una vita intera per leggerli tutti.
Sono alla rinfusa: alcuni in doppia serie, altri accastellati o sovrapposti.
Ho sempre avuto la convinzione che i veri lettori non potessero avere delle librerie ordinate.
Solo chi non legge mai può mantenere un certo ordine, non avendo la necessità di togliere o aggiungere pezzi nuovi. La tua no, la tua era molto disordinata.
Scorro i titoli passando dalle copertine in brossura dei tuoi primi risparmi a quelle rigide, fino ai romanzi di Camilleri che avevo comperato per te.
E ritrovo i classici russi; Lorca e poi l’Ulisse di Joyce… “solo tu potevi aver avuto la costanza di leggerlo fino in fondo”, penso.
A un certo punto il mio sguardo si sofferma su un volume; non so perché, ma mi torna in mente una lezione che un paio di mesi fa dovetti preparare sull’evoluzione dell’uomo.
Ho sempre trovato noiosa la paleontologia, per cui portai a termine quell’impegno col massimo disinteresse e senza alcun approfondimento particolare.
Pochi istanti, e metto a fuoco anche l’autore di quel libro: Richard Leakey; ed è in quel preciso momento che risento la tua voce parlarmi di Lucy. Adesso ricordo anche quando lo leggesti.
“Perché me ne ricordavo solo ora, mentre era proprio quello che mi sarebbe servito per la mia lezione?”.
Benché ormai non mi servisse più, decido di sfilarlo dalla libreria e inizio a sfogliarne le pagine.
Strane coincidenze mi avevano portato sulle tracce di quel volume: dentro, come segnalibro, ci ho trovato una cartolina del 1980 e una mia fotografia di quando avevo sette mesi; sul retro la tua calligrafia che - con tutto l’orgoglio di una madre - ci aveva scritto:
“E’ mia figlia!”
Scusami per la seriosità ma non ti conosco. So che sei una persona scientificamente colta, oppure hai lavorato di taglia&incolla. Ma anche in questo caso l'hai fatto con cognizione. ;-)
P.S. Nessun copia&incolla. ;-))
Dici che questo racconto sarebbe stato adatto per qualche altro blog? Eh, ma se tu mi vai a Praga per il Capodanno, come faccio ad inviarti il post?? E poi - a parte gli scherzi - il contenuto era troppo personale per poterlo pubblicare in un blog diverso dal mio. Un sorriso :o))
La cosa che qui mi ha stupita è stata che fra tutti i libri sugli scaffali ne ho estratto solo uno, proprio quello con dentro la mia foto e quella scritta... ed è stato un pò come dirsi ti voglio bene
Arrivo tardi per augurarti un buon martedì, quindi non resta anche a me che augurarti una felice notte con tutto ciò che desideri. .o))
E a volte è proprio perchè si presentano in modo casuale che ci viene da considerarle delle scoperte un pò speciali. Ricambio l'abbraccio e ti ringrazio. :o))