Creato da VegaLyrae il 15/07/2006

Mente e cuore

effetti collaterali

 

 

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Post N° 74

Post n°74 pubblicato il 26 Marzo 2007 da VegaLyrae

This kind of daughter... 

Sono sempre stata molto "figlia".
Figlia di papà, figlia di mamma, figlia unica.
Fortunata. La vita mi aveva dato molto sotto questo aspetto.
Ma mi ha anche tolto molto sotto altri.
E ciò non ha fatto che acuire la mia condizione di figlia.
Troppo.
Perfino per lui ero figlia, e almeno nei suoi propositi, intendeva prendersi cura di me.
Avrei potuto avere tutto, se solo...
…ma anche le esperienze negative servono.
Se non altro a dare spessore e sensibilità alle persone.  

Poi la situazione è cambiata.
Improvvisamente.
Ed è stato come cadere a peso morto dal bordo di un precipizio.
Ho realizzato all’istante di non poter più essere figlia.
Ma ero impreparata e sola; senza la possibilità di confronto con nessuno.
Unica a dover prendere certe decisioni.
E, disorientata,  non ho avuto la determinazione di prenderle.
Così oggi, domani e sempre, porterò questo peso sul cuore
 come unico compagno fedele del mio viaggio futuro.

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Commenti al Post:
lilith_0404
lilith_0404 il 27/03/07 alle 01:27 via WEB
Non so se la cosa potrà consolarti, probabilmente no, ma te lo voglio raccontare ugualmente. A differenza di te non mi sono mai sentita molto 'figlia'. Ero la figlia più grande, la sorella maggiore, e avendo scelto di dedicarmi ad un lavoro di tipo 'amministrativo', é stato del tutto naturale diventare il punto di riferimento a cui tutti in famiglia si rivolgevano per consiglio e per ogni genere di pratica o adempimento burocratico. Ma al momento di fare determinate scelte, non é stato possibile evitare lo stesso sentimento di inadeguatezza di cui parli tu, e accettare di convivere con lo stesso senso di colpa per non essere stata all'altezza della situazione...
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 02/04/07 alle 15:13 via WEB
...nel destino di qualcuno c'è scritto anche questo e forse la cosa in assoluto più difficile nella vita è riuscire ad assolvere se stessi.
 
pro_mos
pro_mos il 27/03/07 alle 23:17 via WEB
si porterà per sempre quel suo sasso nel cuore, ma sarà quel dolore fattosi fastidio a poco a poco...a ricordarle, col suo turbamento, che anche le stelle in cielo, sono di sasso e sono i sassi dunque, a formar ...firmamento
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 02/04/07 alle 15:17 via WEB
Sono i sassi a formare il firmamento. Sono i pesi sul cuore a dare un senso alle persone; è la consapevolezza di aver sofferto a dare profondità all'umanità...
L'importante però è sapere che nel tempo quel dolore si trasformerà veramente solo in un fastidio..
Bentornato pro_mos; avevi detto che ci saremmo "rivisti" dopo capodanno, ma ormai si è fatta pasqua. Spero che ora resterai. :o)
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 28/03/07 alle 23:54 via WEB
Sai, il senso di inadeguatezza ti coglie all'improvviso e non sai mai come farvi fronte. e ti trovi davvero sola con tutti i tuoi limiti che mai come in quesi momenti ti sembrano insormontabili. Scusa, ma l'inadeguatezza è un tema forte per me. Un abbraccio
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 02/04/07 alle 15:21 via WEB
Grazie Miti. A volte forse pretendiamo troppo da noi stessi e ci dimentichiamo che non siamo macchine, ma solo esseri umani e come tali abbiamo le nostre debolezze e siamo soggetti a fallire. Il mondo oggi pretende da noi performance sempre all'altezza delle situazioni più diverse, anche se noi continuiamo a restare sempre e solo umani.
 
cinico_nick
cinico_nick il 29/03/07 alle 08:34 via WEB
... per quello che ho letto di te, e quel poco che conosco di te, ti vedo molto più "donna" che "figlia"...
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 02/04/07 alle 15:24 via WEB
Questo è l'altro lato di me stessa, l'altra faccia della medaglia, "The dark side of the moon". Ognuno di noi ha diversi aspetti e il nostro fascino forse sta proprio in questa dualità e schizofrenia. :o)
 
upmarine
upmarine il 30/03/07 alle 22:39 via WEB
Non esiste, secondo me, una distanza euclidea nella propria solitudine. E' una condizione mentale che può essere riempita con tanto o con poco. Spesso è l'essere severi con se stessi che comporta la sensazioe di vuoto o di inadeguatezza. I momenti di sconforto li ho anch'io ma, per un "cuorcontento" come sono, io li supero velocemente (non facilmente). Si fa presto a dire "non essere così, ma fai come me"! E' stupido ma il mio augurio sarebbe: non essere come me, l'importante è che tu stia bene come me! Ciao.
P.S. Non è nemmeno l'assenza di una compagna ad aver determinato disagio. Sono stato bene solo e in compagnia.
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 02/04/07 alle 15:35 via WEB
L'importante è stare bene con se stessi... e io credo di stare bene con me stessa e non ho difficoltà a stare da sola; ma pretendo molto sia da me che dagli altri quindi non mi assolvo, non mi perdono per le mie inadeguatezze e per i miei errori. Ci sono infatti decisioni di cui sarebbe meglio poter suddividere il peso su più spalle, perchè richiedono un confronto. Ed è questo che mi manca. Non parlo di piccole cose o di quel senso di solitudine che ti pervade in certi momenti. Parlo di grosse decisioni in momenti eccezionali.
 
marea14
marea14 il 31/03/07 alle 00:57 via WEB
Mi ritrovo molto in quello che hai scritto ...
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 02/04/07 alle 15:36 via WEB
Mi dispiace. Non è un bel ritrovarsi...
 
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