Creato da VegaLyrae il 15/07/2006

Mente e cuore

effetti collaterali

 

 

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Post N° 95

Post n°95 pubblicato il 20 Luglio 2007 da VegaLyrae

Deep space...

Diario di bordo, data astrale 07-20-2007.
Mentre stavamo viaggiando alla volta di Vega, negli abissi profondi della  Lyra, un black-out ci ha colpiti, come inghiottiti da un buco nero. Eppure le mappe  non  segnalavano alcun buco nero in questo tratto del nostro cammino;  è stato del tutto inaspettato e ne siamo rimasti completamente sopraffatti.  I motori sono in avaria e  noi navighiamo a vista, senza la minima idea di dove andare né di cosa fare.
Sarà  per la mancanza di gravità o per la  fredda radiazione di fondo, ma il gelo cosmico ci invade come una sorta di depressione che proietta sulla nostra mente immagini alla rinfusa,  con un effetto simile ad un anestetico.  Ci manca la forza di reagire, mentre i fotogrammi ci appaiono veloci in un incubo senza fine da cui siamo soggiogati.
Così mi è apparsa 
Lucy ed un mio vecchio post, mentre mi scorrevano davanti  le immagini di  una vita.
Relatività: spazio e tempo  nella mia mente si confondono alla velocità della luce. Ciò che una volta era importante  per me, ora non lo è più e ciò che pareva irrilevante diviene ora fondamentale.  Quarant’anni sarebbero stati ben oltre le più rosee aspettative di Lucy, invece oggi io mi sento ancora  giovane e ho anche la presunzione di fare progetti per il futuro.  Ma ho capito che ogni occasione a cui si rinuncia, ogni cosa che viene rimandata, probabilmente non ci si ripresenterà più; ecco perché negli ultimi anni ho imparato a vivere la vita fino in fondo.
E ora sono qui,  aggrappata ad un ammasso roccioso di polveri e ghiaccio che va alla deriva negli spazi sconfinati; abbandonata su questo corpo celeste senza tempo.
Eppure le tre Parche continuano a tèssere, e tirano il loro filo incuranti di me, dei miei dolori e delle mie paure; ma io quel filo vorrei poterlo riavvolgere. Quantomeno ad un attimo prima del black-out; quantomeno per il tempo necessario a mettere in salvo l’astronave ed il suo equipaggio. Invece viaggio alla deriva, come Ulisse nella speranza di ritrovare  la sua Itaca.
Apro i cassetti alla ricerca di un appiglio e ne escono fantasmi. Ricordi distorti sotto l’effetto di uno specchio deformante: i momenti felici, le parole incoraggianti di mia madre; i sorrisi, gli incubi e i dolori….
Mi appaiono gli spettri ingigantiti di qualcosa che forse non sarà ma che io continuo a vedere, o percepisco o temo. E gli errori maggiori li ho sempre fatti nel tentativo di salvare qualcosa ed ho invece peggiorato la situazione.
Sarà l’effetto Doppler, ma su questa luna nera mi sento anche daltonica e non capisco se il mio universo vira verso il blu oppure  inesorabile verso il rosso.  Inizio o fine. Nascita o morte.  Gioia o dolore. Paura.  Delle cose che ancora non sono accadute e delle cose che invece ci sono, ma finiranno. Eppure mi avevano allenato per bene  a  non temere e a non credere alle cose che finiscono.
Poi penso che son passati  solo pochi mesi da quando ero io quella che doveva fare  le autopsie e non aveva mai voluto affondare  il bisturi nelle carni. Ma ora tremo al solo pensiero  di quel bisturi che affonderà nelle mie. E allora, per non morire faccio sesso sfrenato col bel cinese della sezione meccanica, nel tentativo di scaldarmi il cuore, ma so già che non funzionerà, perché troppo grande  è  il gelo cosmico.
Questo  vecchio ritornello dei Beatles:
Lucy in the Sky with Diamonds”, su un vecchio giradischi è l’unica cosa che ancora funzioni qui, e io non capisco se questa confusione che avverto è  solo l’effetto della mancanza di gravità oppure è  l’effetto dell’LSD.

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Commenti al Post:
westindias
westindias il 22/07/07 alle 18:45 via WEB
I quaranta sono brutti per tutti, hai la mia totale solidarietà. Ma non sono le cose che si avvicinano od allontanano da noi, siamo noi che lo facciamo e, d'altronde...il viaggio è più importante della meta! Con amicizia.
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 23/07/07 alle 01:01 via WEB
No, non sono d'accordo. Per me i 40 finora sono stati tra i più belli, proprio per le cose che ho scritto sotto a magdalene. Però sono d'accordo con te che non è tanto importante la meta, quanto il come abbiamo percorso il cammino per raggiungerla. Ed è quel viaggio che avrà dato un senso alla nostra vita. E' durante quel viaggio che dimostriamo di aver avuto il coraggio di vivere, oppure se abbiamo preferito rinunciare a priori, senza nemmeno voler sapere come sarebbe potuto essere vivere certe esperienze. Ricambio l'amicizia. ciao. :o)
 
magdalene57
magdalene57 il 22/07/07 alle 21:51 via WEB
hai compiuto quarant'anni? beh, sono una bellissima età, siamo nel pieno della femminilità, ne troppo avanti ne troppo indietro. però ci sono i problemi, grandi. di tutti i generi. ma pure quelli son fatti per essere risolti e superati. qualunque cosa sia. se sei una che va nello spazio, non puoi aver paura del resto....:-)) (il tuo post era un pochino difficiletto da decifrare... micaz le so leggere io le stelle...ehehehehhh...) un abbraccio
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 23/07/07 alle 00:55 via WEB
Quarant'anni li ho compiuti un anno e mezzo fa e sono d'accordo con te che tutto sommato per una donna è l'età più bella perchè ha maturità, consapevolezza ed indipendenza sotto tutti i punti di vista; inoltre è nel massimo della sua femminilità....
Una come me che va nello spazio forse ha proprio paura della sua inseparabile ombra, come Giovannin senza paura. Eheheh
Ricambio l'abbraccio e ci aggiungo un sorriso. :o)
 
lilith_0404
lilith_0404 il 23/07/07 alle 07:29 via WEB
ci sono momenti così nella vita, dove ti sembra di andare alla deriva. Ma son momenti che passano, e quando poi son passati ti accorgi che era necessario che ci fossero, per permettere ad una situazione di assestarsi, per darti modo di raccogliere le forze prima di un nuovo periodo di turbolenza... io mentalmente mi rappresento la vita come un fiume da dover discendere in canoa... ci son rapide, dove devi faticare per non far rovesciare l'imbarcazione, e tratti tranquilli, dove ti basta lasciarti portare dalla corrente...sembra di non andare da nessuna parte, ma la corrente c'é e ti porta comunque avanti. Dici che gli errori peggiori li hai fatti nel tentativo di salvare qualcosa, ma hai invece peggiorato la situazione... se si conoscessero tutte le variabili, e tutte le connessioni tra le cose, potremmo agire senza fare errori, ma questa conoscenza non ce l'abbiamo... e tuttavia, sai, io credo che sia come in quella storiella del napoletano che prega San Gennaro di fargli vincere la schedina... ogni settimana la stessa preghiera, finché un giorno San Gennaro gli risponde e dice: ok, io ti faccio vincere, ma tu la schedina la devi giocare... :) la fortuna non dipende solo da noi, ma un minimo di collaborazione gliela dobbiamo dare...
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 23/07/07 alle 15:53 via WEB
I miei peggiori errori sono stati dovuti all'eccesso... Al aver voluto fare troppo, o di più, o alla paura di non aver fatto abbastanza. Comunque, come dici tu, se noi potessimo vedere a priori tutti i nessi e connessi di un problema, non faremmo mai errori.
Hai anche ragione a dire che in gran parte siamo fautori noi del nostro destino, però talvolta ci capitano delle tegole che non dipendono da noi. In quel caso non basta aver giocato la schedina, bisogna anche affidarsi a S. Gennaro, per chi ci crede. :o)
 
cinico_nick
cinico_nick il 23/07/07 alle 08:09 via WEB
... me ne manca ancora qualcuno ai 40 (non tantissimi), e anch'io navigo a vista; un giorno con mille obiettivi, sogni, speranze, il giorno dopo, invece, mi sento di essere giutno alla fine del viaggio... per adesso, continuo a navigare a vista, senza pormi troppe domande...... kiss
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 23/07/07 alle 16:24 via WEB
eheheh.. e quando non sei tu a porti le domande, ma è la vita stessa che ti mette di fronte alle situazoni e ti chiede di prendere una direzione, ma tu sei senza navigatore satellitare, che fai??
Baci. :o)
 
   
cinico_nick
cinico_nick il 24/07/07 alle 08:10 via WEB
... di primo acchitto seguo l'istinto, poi la mia razionalità prevale sempre, quindi mi siedo da solo, accendo un sigaro, analizzo, valuto e scelgo... dici che è triste!??... forse si, ma non posso cambiare a quest'età... kiss :)
 
marea14
marea14 il 23/07/07 alle 18:49 via WEB
Ha ragione magdalene: i quaranta anni sono una bellissima età :-)
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 24/07/07 alle 07:04 via WEB
Navigare a vista, credo lo si faccia un po' tutti, ormai. figli dell'incertezza e di incertezza avvinti, abbiamo - quando li abbiamo - i nostri principi ai quali ancorarci. il resto è un giro di ruota. e quel che più colpisce è l'imprevedibilità del nostro stesso agire. vorremmo [vogliamo] costruire, spesso non sappiamo cosa. questo potrebbe essere buffo, se non fosse che i costruttori siamo noi stessi e quel muro potrebbe crollarci addosso. ma perchè dovrebbe crollare? :)
 
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