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Post n°100 pubblicato il 02 Settembre 2007 da VegaLyrae
Scirocco... Non conoscevo il significato profondo e vero della parola “Scirocco” fino a quest’estate-quando, durante la mia vacanza in Sicilia, ho avuto modo di vivere questo vento caldo che ti toglie le forze e rende l’aria spessa e densa. Ed ho anche compreso cosa significhi essere “sciroccati” perché questo effetto di stordimento non l’ho subito solo io ma anche altri. Alcuni hanno addirittura perso il lume della ragione: non c’è altra spiegazione che giustifichi coloro che intenzionalmente appiccano incendi, mandando a fuoco buona parte della macchia mediterranea. Ma nemmeno avere la mente obnubilata dal caldo è una giustificazione sufficiente. Ho anche provato a mettermi nei loro panni e cercare di capirne le motivazioni. Dicono si possa trattare di pastori che vogliono ricreare terreno fertile per il pascolo e questo potrei in parte capirlo, è una questione di sopravvivenza. Oppure dicono si possa trattare di lavoratori stagionali assunti dalla forestale per ripulire la macchia che, per aumentare la probabilità di assunzione, si cerano il lavoro ad hoc. E già questo lo capisco un po’ meno e la considero un’azione deprecabile, ma qualcuno potrebbe obiettarmi che si tratta anche in questo caso di sopravvivenza. Infine dicono si possa trattare di speculatori che vogliono creare aree edificabili nelle zone devastate dal fuoco. E questo – giuro - non lo capisco per niente, anzi lo considero un delitto e un’azione che non merita commenti. Quindi bisogna essere dei veri e propri incoscienti e dei delinquenti ad appiccare il fuoco quando soffia lo scirocco e ci sono temperature prossime ai 40°C perché è sufficiente innescare una scintilla e il vento fa il resto, con la situazione che sfugge inevitabilmente di mano anche al più presuntuoso di questi individui. Mi trovavo a pochi chilometri dall’agriturismo “Il rifugio del Falco” in cui sono morte quattro persone e ne sono rimasta profondamente impressionata. |
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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Anch'io amo molto la macchia mediterranea, per i suoi colori, ma anche e soprattutto per i suoi profumi. Un abbraccio anche a te. :o))
Davvero brutto...ovunque succeda...
Qualcuno dice che con il suo comportamento l'uomo non fa che distruggere se stesso mentre la natura, liberata dalle azioni di questo distruttore, continuerà a sopravvivere in un nuovo equilibrio. Forse è vero o forse no - perchè io temo che il potere distruttivo dell'uomo coinvolgerà anche parte della natura - in ogni caso, se anche fosse, nessuna specie come quella umana sa infliggere tanto disequilibrio all'univero!
Oggi qui brezzolina leggera e aria frizzantina, di quelle settembrine che non posso più uscire scollacciata ed esibire l'abbronzatura come vorrei.
Ieri invece aria di tempesta: tuoni, lampi, fulmini e saette metaforiche. :o))
Mi dicono che lo scirocco, poichè spira da sud-est, ha effetti diversi a seconda delle coste che lambisce; così ad esempio il moto ondoso porta al largo sulle coste tirreniche della Sicilia, mentre porta verso la costa su quelle ioniche. E anche gli effetti sulla temperatura sembrano essere diversi.
Purtroppo io non ho potuto beneficiare degli effetti benefici di una notte di scirocco perchè, a dispetto della mente offuscata che avrebbe anche potuto far cadere i miei freni inibitori, il caldo era tale da impedirmi anche solo di pensare ad un eventuale contatto fisico con qualcuno ehehe!
A parte questo, sono d'accordo con te che questi individui avrebbero potuto trovare di meglio da fare, anche solo prendere a testate un muro! Un sorriso. :o))
Fa piacere anche a me venirti a trovare, almeno quanto trovarti qui. Un sorriso. :o)