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Post n°101 pubblicato il 10 Settembre 2007 da VegaLyrae
Bla bla bla… Sono stanca. Non so cosa mi stia succedendo, ma non ho più voglia di parlare. Mi annoio. Mi stanca persino l’esercizio fisico di aprire la bocca per far uscire una serie di bla bla bla di cui io stessa non sono convinta. E mi annoia ascoltare i bla bla bla altrui. Ultimamente sto frequentando diverse persone che brillano di bla bla bla gratuiti, aggressivi e nevrotici; credo sia questa la causa del mio frequente mal di testa. O forse sono io ad essere troppo concentrata su me stessa e il resto del mondo è solo un’interferenza, un brusio di fondo che disturba la comunicazione tra il mio cervello ed il mio corpo, tra i miei pensieri e le mie necessità. E gli altri nemmeno li vedo. Chiunque io conosca mi annoia dopo mezz’ora e non riesco più a provare interesse per nessuno. A volte vorrei essere di quelle persone che riescono a parlare del nulla e condire di sapori speziati e gustosi perfino l’aria fritta che respirano. Io non sono mai stata così. Da questo punto di vista sono sempre stata essenziale; fin troppo. Sono sempre andata al sodo delle cose senza tanti fronzoli o giri di parole, e infatti non avrei mai potuto fare la venditrice ambulante nè l’imbonitrice. Invece c’è chi del parlare ne fa un’arte. Chissà se è una cosa genetica che fa parte del proprio Io, oppure se si può anche acquistare con la pratica, perché talvolta mi farebbe davvero comodo essere un po’ più parolaia. Riflettevo proprio su questo mentre ero a cena con il logorroico di turno. Per la verità con lo stesso logorroico del settembre di un anno fa che, periodicamente, m’incastra in questi ritrovi. Per carità, una persona squisita ma il problema è che condisce i suoi discorsi con una serie di particolari talmente ridondanti ed è talmente didascalico nelle descrizioni che io stento a seguirne il filo logico. Mentre parlava lo guardavo intorpidita dai suoi bla bla bla e, nel tentativo disperato di tenere gli occhi aperti, mi tornavano in mente le lezioni di fisiopatologia: “Uno dei sintomi dell’ipertiroidismo è che la parola è più veloce del pensiero”. – “Esoftalmo? Sì, forse un po’, ma nemmeno troppo. E non è nemmeno tanto magro…” Non riuscivo a esimermi da questa inutile diagnosi da pizzeria, quando uno sbadiglio mi ha fatto tornare al presente e capire che il discorso era già saltato ad un nuovo argomento. Nemmeno ci ho provato a dire “ma…”, che tanto sarebbe stato uno sforzo vano. E allora mi sono affidata allo scorrere del tempo, sapendo che di lì a poco sarei tornata nel silenzio di casa mia, anche se non mi piace affatto questo mio “bastarmi da sola” né la noia che mi prende a scambiare anche solo tre parole di circostanza con chicchessia. Ma confido si tratti solo della sindrome da rientro. |
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A parte gli scherzi, credo di essere io poco disponibile ai compromessi in questo periodo: ho un'intolleranza latente (ma neanche troppo) verso una certa acidità femminile e una certa problematicità pregressa maschile, che inspiegabilemnte colpisce le persone sulla 40ina. Vorrei rimanere il più possibile lontana da entrambe.
Hai ragione in quello che dici ma il mio dubbio è: chi decide se un bla bla bla è un vero bla bla bla? Ciò che è un bla bla bla per me potrebbe non esserlo per te e viceversa. E' molto soggettivo. E anche la soglia di sopportazione del blableggio varia per una stessa persona da momento a momento a seconda del suo stato d'animo. Io sono notoriamente una persona molto paziente, forse per questo attiro i blableggiatori, ma in questo periodo la mia soglia di sopportazione è bassissima e non sopporto niente e nessuno, nemmeno chi dice cose sensate o interessanti. Sono pochissime le persone o gli argomenti che catturano una mia reale attenzione: alla terza parola scatta il tedio e inserisco l'ascoltatore automatico mentre io, sbadigliando, penso ai fatti miei. Che poi sono sempre gli stessi.
Ti assicuro che tutto questo non mi piace affatto, ma evidentemente è destino che io non possa incontrare la persona capace di non farmi annoiare.
saluto!
Comunque sono d'accordo con te, le persone logorroiche non sono sinceramente interessate ad uno scambio, bensì a parlare loro, perchè quando parli tu sono le prime a chiudere la comunicazione e ti chiedi se ciò che hai detto è davvero arrivato a destinazione. :o)
Ciao, buona domenica :-)
io in genere sono molto più brutale e schietta e mi limito allo "Scusa ma sono di fretta!" (ho fatto anche la rima). Però quando ti trovi fuori a cena è un pò difficile mettere in atto la tua strategia e allora lo sbadiglio regna sovrano.
Ma la cosa che mi preoccupa, come dicevo a marea14 qui sopra, è che in questo periodo non riesco a trovare nessuno che non mi risulti tedioso, o ancor peggio, fastidioso. Quindi evidentemente il problema ce l'ho io: credo si chiami sindrome settembrina!
Il tuo libro? Lo terrò senz'altro presente. :o)
In effetti la prima versione del mio post era esattamente così come l'hai scritta tu, e infatti ci ho messo ben 8 giorni per riuscire ad aggiungerci qualcosa!! :o)