La voce del silenzio

Forse c’è stato un momento in cui ci siamo chiesti in quale direzione stavamo andando, quale meta speravamo di raggiungere...incerti se liberarci o meno di certe zavorre che ognuno di noi si portava dietro, retaggio di un passato troppo presente per essere all’improvviso ceduto e troppo lontano per lasciare che potesse, in qualche modo, condizionare il futuro. E a ben guardare oggi, con occhi abbastanza consapevoli e cuore messo a dura prova, ogni giorno che è stato consumato alla fiamma di quell’iniziale proposito che ha animato, in maniera differente ma in fondo con il medesimo impeto tanto la mente quanto lo spirito, è stato una piccola conquista: attimi strappati e rubati al tempo e alle situazioni avverse; un rincorrersi di luci ed ombre in cui lo sguardo a volte si è perso, altre ha ritrovato il proprio orizzonte; un intreccio di volontà e di desideri dove i sogni si sono infranti allo scoglio dell’incertezza fino a rinascere più densi e concreti. E poi momenti cruciali per dare significato alle scelte che si sono avvicendate portandoci ad un passo in avanti verso quello che era e resta il confine fra cielo e terra, fra me e te, fra il vivere e il sopravvivere. Domani racconteremo la stessa storia, la stessa verità che abbiamo scritto, con caratteri e colori differenti, ma pur sempre sulle pareti dell’anima.