La voce del silenzio

Tutti i nodi vengono al pettine

 Prima o poi doveva accadere. Prima o poi ci saremmo incontrate l'una di fronte all'altra. Pensavo in un altro momento, un momento ben preciso e delineato, probabilmente lo stesso che immaginavi tu; ma poi il destino è al di fuori di qualunque nostra previsione ed eccolo delinearci quell'attimo che ho gustato con tutta la sicurezza con cui hai tessuto la tua trama. Quella trama che poi è diventata la tua stessa trappola. Un incrocio improvvisato, una distanza adeguata e...hai voltato lo sguardo verso un'altra direzione. Perchè il coraggio di guardarmi negli occhi non lo hai avuto. Che poi non è tanto questione di coraggio, ma semplicemente e più gravemente di coscienza. Perchè, prima o poi, tutti i nodi vengono al pettine. Per te e per me, certo. Ma la cosa che mi fa in qualche modo amaramente sorridere, è che poi quel peso grave che facevi ricadere, secondo una tua infondata convinzione e personale convenienza, su di me, è, niente meno e niente più, lo stesso che ora ti porti addosso tu; però, io lo posso affermare con quella certezza che tu non hai mai avuto. Beffarda a volte la vita, vero!? All'inizio capivo quello che facevi, il perchè, poichè quando si vuole fortemente qualcosa o qualcuno si fanno cose di cui uno forse non si riteneva neppure capace. Ho compreso ed ho taciuto. Ma poi non potevo più tacere perchè il tuo costruire era conseguentemente il tuo demolire la mia persona e lo hai fatto di nascosto. Ma tutti i nodi vengono al pettine.            Niente coscienza. Niente vergogna. Niente giudizio. Niente ragione.