Vera Castagna

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Pambieri perde l'identità a teatroA Milano in "La commedia degli errori"Giuseppe Pambieri torna al Manzoni di Milano dall'8 maggio al 3 giugno, con la "Commedia degli errori" di William Shakespeare. Racconta le alterne vicende di due gemelli, Antifolo di Efeso e Antifolo di Siracusa perfettamente uguali, ma diversi nel carattere cui capitano scambi di persona e situazioni surreali. "Un problema, quello dell'identità - spiega Pambieri a Tgcom - che tocca tutti. Soprattutto in tempi di clonazione".
 Il testo, tradotto e adattato da Luca Simonelli, porta sul palcoscenico accanto a Pambieri (attore e regista) la figlia Micol, Nino Bignamini e Vera Castagna. I costumi sono della moglie di Pambieri, Lia Tanzi, che per una volta ha preferito starsene nel dietro le quinte. Ispirata al modello plautino dei "Menecmi", la "Commedia degli errori" è una delle prima scritte dall'autore inglese, che amplifica il tema del doppio e dei gemelli, interpretati in questo caso da un solo, titanico Pambieri. Cosa significa per un attore scomporsi in due ruoli uguali e opposti? Significa grande istrionismo, grande divertimento, ma soprattutto una gran mole di lavoro. La difficoltà è riuscire a interpretare i due ruoli rendendoli entrambi plausibili. Quali escamotage ha ideato per differenziarli? Antifolo di Siracusa, nel plot, è un intellettuale colto, sussiegoso, con un "aplomb" quasi inglese. Mi è sembrato divertente appioppargli una voce nasale, alla David Niven, facendolo diventare un omino quasi schizzinoso. E l'altro Antifolo, quello di Efeso? Lui è un mercante, soldio, con le gambe piantate per terra a cui, per sorte o per disgrazia, arrivano solo cose negative, mentre all'altro, per contro, va tutto bene. Però come personaggio è stato per me più facile interpretarlo. Le è mai capitato che qualcuno, come nella commedia, le dicesse: "Scusi, ma io non la conosco..."?Personalmente no, ma l'attualità di queste commedie sta proprio nel problema dell'essere e dell'apparire, Nel conflitto d'identità che avvinghia l'uomo moderno e, in tempi di super-tecnologie, anche nella paura di trovarsi un giorno, un nostro clone di fronte. Lei recita spesso con sua figlia e sua moglie. Pro e contro di essere "casa e bottega"? Mia figlia Micol fa anche altre scelte, ma in questo caso le piaceva il ruolo. Lavorare con la famiglia permette di risparmiare tempo durante le prove, ma costringe a trasportare sul palco i piccoli problemi quotidiani: dalle tasse alle arrabbiature. Ha recitato in tutte le serie di "Incantestimo". Pensa di continuare la sua avventura in tv? Incantesimo? Forse finalmente me ne libero! Ci hanno madato in Brasile e adesso pare che per un po' non se ne parli più...Antonella Zugna