Verbena odorosa

HERE WE GO


Oggi parlo di DISOCCUPAZIONE. La mia, non quella astratta di cui scrivono i giornali.Sono disoccupata da un mese. Prima ero occupata part time. Prima ancora ero occupata con contratto a tempo determinato di 6 mesi. Prima ancora non avevo nessun contratto, solo collaborazione per due anni. SOno passata per tutte le sfumature della flessibilità. In mezzo a co.co.co, contratti a progetto e a tempo determianto, vari intervalli di disoccupazione.Questo per dire che la disoccupazione la conosco bene, ne conosco gli aspetti positivi e quelli negativi. Perché quando sei disoccupato c'è l'ansia perché non hai più un' entrata fissa ma anche la gioia di non essere più obbligato a un lavoro che si prende tutta la tua giornata, la sensazione di avere fallito e l'euforia per un nuovo inizio, la felicità del tempo ritrovato che puoi occupare facendo le cose che ti piacciono.L'euforia: mi sveglio la prima mattina da disoccupata e faccio colazione guardando La storia siamo noi su Rai3, e finalmente posso vedere la fine della puntata. Mi sento così bene. Penso che perdere il lavoro sia la cosa migliore che poteva capitarmi, che ora potrò riprendere dei ritmi di vita normali, avrò il tempo per andare a correre nel parco, vedere un museo di mattina, leggere, ascoltare musica, scrivere. Mi verranno idee ed energia e troverò un lavoro molto più gratificante del vecchio. Sorrido.Lo stato di euforia dura solo qualche giorno però, nella migliore delle ipotesi una settimana e in genere termina di colpo all'arrivo della prima bolletta.Segue: l'ansia.