La Vergogna.continua

Shoà


Oskar Schindler (Svitavy, Moravia, Austria-Ungheria (oggi Repubblica Ceca) (ted.: Zwittau), 28 aprile 1908 - Hildesheim, Germania, 9 ottobre 1974) è stato un imprenditore tedesco, famoso per aver salvato durante la seconda guerra mondiale circa 1.200 ebrei dalla Shoah, con il pretesto di impiegarli come personale necessario allo sforzo bellico presso la sua Fabbrica di oggetti smaltati, la D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik) sita in via Lipowa n.4 nel villaggio industriale di Zablocie. Questa e' l'ultima notizia dal mondo dell'orrore: Per i musulmani inglesi ricordare la Shoà è offensivo, quindi bisogna cancellare la giornata che ricorda il genocidio degli ebrei.Il governo britannico  cosa ha risposto? Ha forse detto: "voi siete matti da legare"? No, tutt'altro, li giustifica e sta tergiversando, alla fine li accontenterà. E' bastato un attentato per mettere in ginocchio Londra, come era accaduto a Madrid. Dopo l'Inghilterra seguiranno altre nazioni schiave dell'Islam e sarà il primo passo importante verso la dhimmitudine e la fine della civiltà, perché Memoria é civiltà, Memoria é cultura. Senza di essa torneranno le scimitarre e la cultura islamica della morte, i kamikaze e il terrore.I milioni di musulmani in Europa hanno un enorme potere, il potere della paura, del terrorismo, della prepotenza. Hanno fame di tutto e tutto, vogliono distruggere, come è nel loro stile, per prendere in mano la situazione nel senso più completo e pericoloso del termine.L'Europa gli da da mangiare quello che desiderano, nel tentativo di saziarli, alle leggi  ai valori dell'occidente, e adesso l'Inghilterra si prepara per prima a dargli  in pasto la MEMORIA. Un bel boccone, un ruttino e via! Risolto il caso.Altro che "We are not afraid" , se la stanno facendo nei pantaloni!Forza, accontentiamoli, cancelliamo il ricordo della Shoà: Sei milioni di civili disarmati , famiglie, bambini, anziani, prelevati dalle loro case, messi sui treni bestiame e portati a morire nei campi della morte tedeschi e polacchi.