ITALY: SHAME !

Il silenzio interrotto


Ieri sera sul tardi, abbastanza tardi, verso le 23.45, ho ricevuto l’inaspettata telefonata di Thomas Cacioski. Era quasi un mese che non riuscivo a rintracciarlo ed ero giunto alla conclusione che non volendo farsi trovare si fosse rifugiato da qualche parte, nel mondo. Eravamo rimasti d’accordo che mi avrebbe permesso la pubblicazione del suo ultimo libro ma prima di farlo aspettavo una sua definitiva conferma. Ieri sera non abbiamo parlato di questo, è stata una telefonata voluta ma non molto lunga. L’amicizia che ci lega è profonda e quindi non c’è stato assolutamente bisogno che lui mi desse spiegazioni, ero già a conoscenza di tutto, è bastato sentirsi per consolidare il nostro rapporto. Ho solamente chiesto come stava e la sua risposta che in quel momento mi è parsa o normale o strana o solita o incomprensibile, l’ho elaborata questa notte ed è di una profondità e di una verità che sconvolgono se si riesce a farla propria:“” tutti noi viviamo, coscienti o non coscienti, nella speranza di quel momento ultimo di pace che permette di giudicare tutta la propria vita, accettarla, perdonarsi e perdonare, cancellando completamente il dolore con un sorriso sereno che riempie il cuore di un amore più grande e sconosciuto””.