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Carnage di Roman Polanski


Carnage di Roman Polanski Il soggetto parte da un’idea interessante: riunire, come in una pièce pinteriana, in un unico ambiente, due coppie borghesi di New York. Durante l'incontro per ricomporre una banale lite dei figli, uno stupido pretesto rinvia la tregua, sbriciolando la facciata di persone civili, apparentemente consapevoli e mature, ben asservite ai dogmi della società borghese. In un corpo a corpo di inaudita violenza verbale e fisica, lasceranno emergere ogni sorta di contraddizioni, frustrazioni, ipocrisie e risentimenti.  Qua e là condita di stereotipi (l’avvocato senza scrupoli che parla in continuazione al telefono, la passione un po’ fanatica per le cause civili ed i diritti dell’Africa della padrona di casa, il suo amore ossessivo per tutti gli animali e l'umanità, uomini esclusi, naturalmente), il regista ci racconta cose risapute e, aggiungo, in maniera piuttosto convenzionale.Da parte mia, nessun coinvolgimento emotivo e curiosità estetica, forse anche per via della narrazione costruita su modelli piuttosto ovvi.Bravi, comunque, gli attori. Ed efficace  l’idea finale, grazie alla quale i ragazzini, figli dei protagonisti, risolvono la lite con assoluta naturalezza, rivelando di possedere più buon senso dei genitori.