Lascia un'impronta.

Declawing : cos'è?


E l' intervento chirurgico che prevede l’asportazione della prima falange di tutte le dita dei gatti  che si esegue di routine in USA.Contrariamente a quanto supposto dalla maggior parte delle persone, la deungulazione non consiste nell’amputare unicamente l’artiglio, bensì l’intera falange, incluso ossa, legamenti e tendini.Al fine di rimuovere l’artiglio, le ossa, i nervi, il legamento capsulare, il legamento collaterale, il tendine estensore e quello flessore, devono essere amputati completamente.La deungulazione, quindi, non è un unico “semplice” intervento chirurgico, ma consiste in dieci dolorose amputazioni separate che partono dalla terza falange fino all’ultima di ogni dito.Tra le più frequenti<span> complicazioni </span>dovute alla deungulazione, che possono diventare delle vere e proprie torture fatte di sofferenze atroci, troviamo emorragie, danni al nervo radiale, schegge ossee che impediscono la guarigione, dolorosa e deformata ricrescita dell’artiglio all’interno della zampa e quindi non visibile ad occhio nudo, dolori di natura cronica al dorso ed alle giunture di spalle, gambe e dorso, nonché l’indebolimento dei muscoli stessi.<span>Altre complicazioni</span>, incluse emorragie post operatorie immediatamente dopo l’operazione o al momento della rimozione del bendaggio, sono un avvenimento abbastanza frequente, così come ischemie della zampa, claudicazioni dovute all’infezione o alla lacerazione della ferita o del cuscinetto, esposizione alla necrosi della seconda falange e possibili ascessi dovuti alla ritenzione di una porzione della terza falange.Gli ascessi dovuti alla ricrescita devono essere trattati chirurgicamente e consistono nella rimozione dell’avanzo della terza falange.Alcuni gatti rimangono così traumatizzati dalla deungulazione, che anche la loro personalità ne risente. Mici sempre stati affettuosi e docili diventano improvvisamente introversi e riservati. Altri invece, privati della loro maggiore fonte di difesa, diventano nervosi, spaventati, persino aggressivi e ricorrono per questo alla loro unica di difesa rimasta, i denti.In alcuni casi, quando i gatti che hanno subito l’amputazione usano la lettiera dopo l’intervento, il nuovo inaspettato dolore dovuto alla delicatezza delle loro zampe a contatto con la sabbia, viene da loro associato alla lettiera in modo permanente sfociando in un’avversione per l’intera vita alla lettiera.Altri gatti, invece, privati della possibilità di marcare il territorio attraverso l’uso degli artigli, sfogano i loro istinti urinando permanentemente per la casa. Molti altri, invece, traumatizzati da questa terrificante e dolorosa mutilazione, finiscono con il passare tutta la loro vita appollaiati in luoghi difficilmente accessibili, cercando riparo da immaginari predatori da cui sentono di non avere più alcuna adeguata difesa.