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Oggetto ed Alfabeto della Pedagogia

Post n°5 pubblicato il 28 Dicembre 2009 da val05

La pedagogia si configura in P. individuale e P. sociale.

L’oggetto di cui tratta è l’educazione ed il costitutivo della ricerca pedagogica è dato dalla relazione educazione-istruzione-formazione.

1)      L’educazione (dimensione socio-affettiva) si realizza prevalentemente in strutture non formali quali la famiglia e le libere associazioni, oltre che nella scuola. E’ un itinerario verso la perfettibilità del singolo uomo inseparabile dall’evoluzione sociale.

2)      L’istruzione (dimensione cognitivo-affettiva) si realizza prevalentemente nella scuola.

3)      La formazione ingloba il binomio educazione-istruzione.

 

L’Utopia: è una dimensione costitutiva del sapere pedagogico in quanto la P. è impegnata ad analizzare criticamente il presente ed a progettare un mondo migliore. Ciò anche attraverso la piena realizzazione dell’individualità (la singolarità e la creatività della persona).

 

 

 Nella P. possiamo distinguere 2 alfabeti: quello teorico e quello empirico.

 

L’alfabeto teorico poggia su 6 categorie: 1) Oggetto (formazione degli individui nella loro contestualizzazione storica). 2) Linguaggio (analitico-descrittivo di tipo esplicativo, narrativo che ricostruisce i processi di apprendimento, retorico-persuasivo di tipo argomentativo, L. della quotidianità e del senso comune che fa intendere come tutti siano investiti dal discorso pedagogico, L. dell’analogia e della metafora che consente di proporre soluzioni originali e creative. 3) Logica ermeneutica (criterio descrittivo della P. che si formalizza nella dialettica teoria-prassi-nuova teoria). 4) Dispositivo investigativo (riguarda i metodi di ricerca tra cui i piu’ importanti sono la ricerca storica che studia le trasformazioni e le evoluzioni della P., e quella teorica che indaga i processi di articolazione, disarticolazione e riaggregazione).

4)      Principio euristico che si occupa di interconnettere e ricomporre le antinomie strutturali della P. 6) Paradigma di legittimazione legittima la P. come sapere complesso, plurale, antinomico, dialettico, generativo e trasformativo, combattendo la P. dogmatica che non cambia e non si confronta con i suoi processi formativi.

 

L’alfabeto empirico poggia su 10 parole: 1) Sviluppo ( è discontinuo e non si interrompe in età adulta ma rimane aperto alle sollecitazioni sociali e culturali). 2) Gioco ( ha un ruolo fondamentale per la promozione dell’autonomia e dell’ampliamento degli scambi sociali, affettivi e relazionali. Implica l’intreccio delle dimensioni cognitiva ed emotiva della formazione. Valorizza: i bisogni primari comunicazione-socializzazione, il potenziale cognitivo con l’apprendere giocando, i linguaggi infantili. 3) Diversità (sollecitare l’esperienza del confronto e del rispetto delle differenze). 4) Autonomia (capacità degli adulti di assumere un atteggiamento non intrusivo ma, al contrario facilitante nei confronti dei tentativi di emancipazione del bambino). 5) Creatività che è una dimensione strutturale dell’intelligenza che consente di interconnettere elementi conflittuali quali pensiero logico e fantastico, conscio ed inconscio. Occorre che il bambino faccia esperienze di curiosità, impegno, ricerca ma abbia anche spazi di “silenzio” in cui possa esercitare attività immaginative, creative.

La cognitività creativa si divide in:

Formazione intellettuale: l’uso creativo dell’intelligenza consente di elaborare sapere e riflettere su di essi al fine di risolvere problemi individuali e collettivi.

Formazione estetica: la creatività estetica investe esperienze sensoriali,razionali e immaginative, attraverso cui il soggetto interagisce con l’esterno. L’educazione estetica, quindi,è molto importante perchè promuove l’integrazione di gioco e lavoro, vita fisica e affettiva, esercizio intellettuale ed immaginativo.

 

Formazione del corpo e del movimento: l’educazione fisica e motoria si connota come insegnamento all’uso intenzionale e creativo del corpo. Una corretta formazione corporea, quindi, contribuisce alla formazione intellettuale-affinando le capacità sensoriali, alla formazione etico/sociale acquisendo padronanza delle regole sociali, alla formazione affettiva insegnando a controllare forme di aggressività e a sviluppare forme di empatia, alla formazione estetica prestando attenzione all’armonia fisica.

 

Formazione affettiva e relazionale: una dimensione emotivo - affettiva equilibrata può contribuire alla costruzione di personalità in grado di fronteggiare le difficoltà, le delusioni e le angosce inevitabili nel corso della vita.

 

Formazione etica e sociale: L’educazione etico - sociale si impegna a far acquisire all’allievo,fin dai primi anni di vita, atteggiamenti di solidarietà e di rispetto dell’altro, di valorizzazione delle affinità e degli interessi comuni, di riconoscimento delle differenze e delle peculiarità individuali e culturali.

 
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