Via Palmieri

Mostra: Longinos a Lecce presso la Chiesa San Giovanni di Dio


 Il Grifone Arte Contemporanea PresentaLONGINOS: COLORI DELLA SPERANZA19/25 novembre 2009 h 18,30Chiesa San Giovanni di DioVia Palmieri, 43– LecceSi apre il 15 novembre presso la Chiesa San Giovanni di Dio (Ex Istituto Margherita) la mostra dell’artista africano Longinos. La mostra è organizzata dalla Galleria Il Grifone Arte Contemporanea con il Patrocinio e il sostegno della Provincia di Lecce. Phyllis McDowell sosteneva, nel suo libro Acrylics Workshop, che “I colori hanno un potente effetto sull’animo”. LONGINOS NAGILA parlando della sua arte spiega: “I miei quadri raccontano sempre le storie delle persone che ho incontrato, le loro lotte quotidiane, le emozioni e i sentimenti. Preferisco l’Impressionismo al Realismo perché il Realismo ha a che fare con la perfezione, mentre l’Impressionismo coi sentimenti, che per me sono piú importanti della perfezione. Scelgo soggetti umani nei miei quadri per via delle loro attività e dinamismo.Dipingo donne per le loro linee curve: movimento e dinamismo; gli uomini sono ‘lineari’ nella forma ed hanno poche attività che non sempre catturano l’attenzione. Uso colori complementari ed analoghi, per giocare con i sentimenti così che lo stato d’animo del dipinto venga poi trasmesso al pubblico che porto in modo differente attraverso l’uso delle trame sulle tele, aggiungendo motivi africani per dar loro il senso d’appartenenza all’Africa. Le mie opere sono il mio archivio storico”Scheda:LONGINOS NAGILA Nato a Budalangi, nel Busia District, nel 1986. Nel 1989 la famiglia si trasferisce, per cercare lavoro, a Nairobi. Durante l’infanzia si impegna a modellare bambole con l’argilla scura, abbondante nella stagione delle piogge. Frequenta la scuola elementare alla St. John Informal School, a Korogocho, dove l’interesse per l’arte cresce e frequenta le lezioni di disegno. Quando il governo decide di eliminare il disegno dal piano di studio non smette di disegnare, anche quando entra a Ruaraka High School, si esercita a casa. Successivamente frequenta l’istituto d’arte Buru Buru Institute, facendo come prime materie “disegno e pittura” e “Multi-Media Crafts”. Inizia a pensare ad una mostra vera e propria nel 2008 e decide di tenerne una in Korogocho – qualcosa che mai era stato fatto prima. La mostra, dal titolo Storie dal Ghetto, la Bellezza dalla Povertà, ha come obbiettivo creare un legame tra differenti generazioni di artisti in Korogocho, incoraggiandone la collaborazione. La mostra mette insieme quattro artisti e un gruppo di musicisti da Korogocho, la band The Hope Raisers Music Group. Sono apparsi in Art Scene, un programma sull’arte di KNT TV (Kenya Television Network, così che gli abitanti di Korogocho hanno avuto l’opportunità durante la mostra di vedere le loro vite su tela in stili diversi. Dopo la mostra LONGINOS è stato invitato dalla BBC World Service per essere uno dei cinque giovani da differenti parti del mondo per discutere in merito ai giovani ed alla loro responsabilità in Have Your Say, su BBC World. Con il tema Bellezza dalla Povertà, hanno dipinto la vita positiva del ghetto. oltre a creare una Consapevolezza dell’Arte nella comunità.  Dice Longinos: “Abbiamo avuto un’opportunità di mostrare alla gente che il Ghetto non è solo sede di criminali o cattivi, ma anche case della creatività che non si possono paragonare alle altre aree. Alla comunità è stata mostrata la bellezza che i Ghetto possiedono e quanta energia si può indirizzare in buoni canali. Questa mostra è stata una rivelazione degli artisti nei Ghetto e per la prima volta che i loro lavori sono stati raccolti e mostrati alla comunità che ha avuto tempo di interagire con gli artisti e che sta lentamente abbracciando l’arte, imparando ad apprezzare, e rispettare, gli artisti….”Abbiamo intervistato LONGINOS e questo è quello che dice: “A  Korogocho vivono 150.000 persone. Le famiglie abitano in case di 10 piedi per 10 piedi. Questo accade a Korogocho, ma pure in altri bassifondi come Kibera, Mathare e Mukuru. Quello che si può scorgere dall’esterno, guardando verso Korogocho, è povertà e depravazione.I giovani rappresentano la maggior parte della popolazione vivono da soli, o condividendo una stanza con il resto della famiglia, affrontando la sfida della disoccupazione, della sicurezza e della mancanza delle abilità di base per creare auto-occupazione. A causa dell’alto tasso di disoccupazione giovanile, alcuni si sono arresi ed hanno deciso di dedicarsi al crimine o alla prostituzione. Questo ha portato molti di loro sulla via del crimine e della prostituzione incrementando la morte per AIDS e sotto al fuoco della polizia, Tuttavia, come si dice, alla fine del tunnel c’è sempre la luceBenché siano dotati artisticamente in molti campi; questi talenti rimangono come tesori nascosti che se portati alla luce possono aiutare nel processo di trasformazione sia individuale che collettivo. Evidente è il problema della mancanza di risorse per assistere i giovani nella scoperta di differenti discipline artistiche da trasformare in fonti di introiti.Per combattere la mancanza di aiuti da parte delle istituzioni e delle realtà commerciali diversi artisti con vari background si sono uniti per una mostra d’arte di una settimana. Non essendosi mai tenute mostre d’arte a Korogocho l’episodio ha avuto tra gli abitanti la forza di una tempesta. Differenti opere di differenti stili sono state presentate alla mostra, e soprattutto una performance musicale dal vivo di un gruppo musicale di giovani da Korogocho.organizzazione: Ass. Le Ali di PandoraInfo: monica@galleriailgrifone.it - cell. 3209654542